Test MotoGP Losail, Giorno 1: Rins nella grande doppietta Suzuki
Le due GSX-RR monopolizzano le prime due posizioni separate da 2 millesimi, ma anche Vinales è vicino. La Ducati lavora sull'holeshot e Petrucci è quarto. Cresce Marquez, sesto davanti a Rossi. Cade Dovizioso, 11esimo.

La Suzuki ora inizia a fare paura veramente. Dopo aver brillato in Malesia, dove Alex Rins ha mostrato un ottimo passo gara, le GSX-RR hanno addirittura monopolizzato le prime due posizioni nella giornata inaugurale dei test in Qatar, su una pista come quella di Losail che non è mai stata troppo congeniale alle moto della grande S.
Alex Rins ha preso le redini della classifica a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, realizzando un crono di 1'54"462, grazie al quale ha beffato per appena due millesimi il compagno di squadra Joan Mir. Tra le altre cose, nel box della Suzuki oggi si è visto anche un nuovo telaio, sul quale si poteva vedere chiaramente un rinforzo in carbonio.
Il primo degli inseguitori comunque è un altro pilota che a sua volta si era messo in evidenza a Sepang, ovvero Maverick Vinales. Il pilota della Yamaha è stato al comando per buona parte della giornata e alla fine si è arreso alle due GSX-RR per appena 32 millesimi.
Su una pista dove ha vinto negli ultimi due anni, anche la Ducati si è riaffacciata nelle posizioni di vertice, almeno con Danilo Petrucci. Il pilota di Terni è quarto, staccato di 172 millesimi. Andrea Dovizioso invece è più attardato, in 11esima posizione, ma nel finale è anche incappato in una scivolata.
Entrambi i piloti della Casa di Borgo Panigale oggi hanno lavorato sulla possibilità di utilizzare durante la guida il sistema holeshot che abbassa il posteriore della moto. E' probabilmente questa l'arma in più su cui puntano gli uomini in Rosso.
A completare la top 5 c'è Franco Morbidelli con la Yamaha Spec A del Team Petronas. Il pilota italiano ha lavorato con il forcellone in carbonio, mentre le altre M1 hanno proseguito con quelle in alluminio. Continuando a parlare della Casa di Iwata, Valentino Rossi e Fabio Quartararo sono in settima ed ottava posizione, distanziati rispettivamente di quattro e sei decimi. "El Diablo" ha anche provato per la prima volta il sistema holeshot.
Davanti al "Dottore" troviamo un Marc Marquez ancora alla ricerca della forma fisica migliore dopo l'operazione alla spalla destra dello scorso novembre. Rispetto alla Malesia, il campione del mondo sembra aver fatto un bel passo avanti con il sesto tempo a poco più di tre decimi, anche se con i suoi 42 giri non è stato tra i più attivi di giornata. A questo poi bisogna aggiungere che la sua è stata la sola RC213V nella top 10.
In nona posizione c'è l'altra Ducati di Pecco Bagnaia, che ha scalato la classifica proprio nel finale, infilandosi davanti all'Aprilia di Aleix Espargaro. La RS-GP 2020 sembra dare conferme positive anche su una pista completamente diversa da quella di Sepang, anche se l'altra moto, quella del collaudatore Bradley Smith, si trova in fondo al gruppo.
Detto dell'11esimo tempo di Dovizioso, alle sue spalle ci sono le altre due Desmosedici GP di Johann Zarco, che di uscita in uscita si avvicina alla top 10, e Jack Miller, che invece è incappato in una scivolata senza conseguenze. Solo 14esima quindi la prima delle KTM, con un Pol Espargaro che è l'ultimo a pagare meno di un secondo su una pista su cui la RC16 non ha mai brillato troppo.
Questa prima giornata era iniziata alla grande per Alex Marquez, che dopo due ore si trovava al comando della classifica. Il nuovo arrivato in casa HRC però ha via via perso posizioni, fino ad arretrare 21esimo a due secondi. Il campione del mondo della Moto2, che ha anche provato una nuova carena con un airbox più piccolo ed è un po' debilitato dall'influenza, si è reso protagonista di ben due scivolate.
Pos | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Alex Rins | Suzuki | 1'54”462 | 47 |
2 | Joan Mir | Suzuki | 1'54”464 | 54 |
3 | Maverick Vinales | Yamaha | 1'54”494 | 50 |
4 | Danilo Petrucci | Ducati | 1'54”634 | 41 |
5 | Franco Morbidelli | Yamaha | 1'54”700 | 57 |
6 | Marc Marquez | Honda | 1'54”823 | 42 |
7 | Valentino Rossi | Yamaha | 1'54”876 | 51 |
8 | Fabio Quartararo | Yamaha | 1'55”074 | 56 |
9 | Pecco Bagnaia | Ducati | 1'55”204 | 56 |
10 | Aleix Espargaro | Aprilia | 1'55”268 | 41 |
11 | Andrea Dovizioso | Ducati | 1'55”308 | 43 |
12 | Johann Zarco | Ducati | 1'55”360 | 63 |
13 | Jack Miller | Ducati | 1'55”430 | 51 |
14 | Pol Espargaro | KTM | 1'55”449 | 43 |
15 | Takaaki Nakagami | Honda | 1'55”627 | 41 |
16 | Brad Binder | KTM | 1'55”644 | 53 |
17 | Tito Rabat | Ducati | 1'55”707 | 60 |
18 | Miguel Oliveira | KTM | 1'55”737 | 42 |
19 | Cal Crutchlow | Honda | 1'55”757 | 50 |
20 | Iker Lecuona | KTM | 1'56”136 | 47 |
21 | Alex Marquez | Honda | 1'56”552 | 57 |
22 | Bradley Smith | Aprilia | 1'57”027 | 54 |
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