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Test MotoGP Jerez: subito in pista la Honda 2022

Dopo le prime due ore, davanti a tutti c'è il giapponese Takaaki Nakagami, ma gli occhi sono puntati soprattutto sul suo compagno di squadra Alex Marquez, che ha a disposizione la Honda 2022, vista l'assenza di suo fratello Marc ed un Pol Espargaro in condizioni precarie dopo l'incidente di Valencia.

Honda RC213V 2022 di Alex Marquez, Team LCR Honda

Honda RC213V 2022 di Alex Marquez, Team LCR Honda

German Garcia

La stagione 2022 della MotoGP è iniziata oggi a Jerez de la Frontera, con la prima giornata del test che come ormai consuetudine anticipa lo spegnimento dei motori dettato dalla pausa invernale.

Una volta scattato il semaforo verde al fondo della pitlane, c'è voluta quasi un'ora per vedere la prima moto in pista. A dare il via alle danze è stato Luca Marini, celebrando il debutto del Team VR46 e saggiando per la prima volta la Ducati GP 21 dopo un anno in sella alla GP19 (la GP22 per lui arriverà solamente ai test di Sepang all'inizio dell'anno prossimo).

Allo scadere della seconda ora, davanti a tutti c'è Takaaki Nakagami. Il suo compagno Alex Marquez invece si è cimentato sulla base del prototipo 2022 della Honda, complice anche l'assenza di Marc ed un Pol Espargaro non in perfette condizioni fisiche dopo l'incidente di sabato a Valencia. Il giapponese ha girato in 1'37"713, un crono già in linea con il giro più veloce fatto segnare in gara ad inizio stagione.

Dietro di lui c'è un tandem di piloti italiani composto dalla Ducati di Pecco Bagnaia e dalla Yamaha di Franco Morbidelli, che pagano rispettivamente tre e quattro decimi. Anche se in questa fase i tempi hanno un valore assolutamente relativo, visto che tutti hanno completato una decina di giri o poco più.

Quel che è certo è che in questi due giorni vedremo tante novità dal punto di vista tecnico, e non solo in casa Honda, perché i collaudatori si sono già dati da fare ieri e martedì. Per esempio, in casa Suzuki ci sono novità di motore, telaio e aerodinamica. Moto ibrida invece per l'Aprilia, che ha un motore ed un telaio evoluti, accoppiati però con le carene 2021.

Ma è anche a livello di piloti che ci sono dei volti nuovi da scoprire: se Raul Fernandez e Remy Gardner avevano già avuto modo di assaggiare la KTM nei test post-GP di Misano, questa mattina abbiamo avuto modo di assistere a diverse prime prese di contatto.

Per ora il più rapido tra i debuttanti assoluti è stato Fabio Di Giannantonio, che insieme ad Enea Bastianini riporta in pista un team storico come il Gresini Racing, tornato indipendente dopo l'esperienza con Aprilia. Il neo-ducatista ha completato 8 giri con un best di 1'43"325. 8 invece i giri di Marco Bezzecchi, 6 decimi più lento.

Se l'è presa decisamente con più calma invece Darryn Binder, che ricordiamo fa il salto diretto dalla Moto3 alla MotoGP con la Yamaha di RNF e per ora ha messo insieme solo 4 giri, ma con un tempo molto alto.

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