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Test Losail, Day 3: Lorenzo stratosferico, cadono Rossi e Marquez

Jorge è il solo ad infrangere il muro dell'1'55" e rifila mezzo secondo a Redding e Vinales. Marc dopo la scivolata comunque risale fino al quarto posto e precede proprio il "Dottore". Sesta e ottava le Desmosedici GP.

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Yamaha MotoGP

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Scott Redding, Pramac Racing
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Michelin engineers
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Hector Barbera, Avintia Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Michelin engineers
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Scott Redding, Pramac Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Se c'era ancora qualche dubbio, oggi Jorge Lorenzo lo ha spazzato via: sarà il campione del mondo in carica a presentarsi al via della stagione 2016 con i galloni di favorito sulla tuta. Nell'ultima giornata dei test IRTA in Qatar il pilota della Yamaha ha piazzato infatti una zampata di quelle davvero importanti, risultando l'unico capace di infrangere il muro dell'1'55" con un 1'54"810, tempo davvero vicino alla pole dell'anno scorso, ottenuta da Andrea Dovizioso con la gomma Bridgestone soft ed elettronica più sofisticata. Senza contare poi che anche sul passo è stato superlativo.

Un riferimento che gli ha permesso di mettere oltre mezzo secondo tra la sua M1 e gli inseguitori, capitanati un po' a sorpresa dalla Ducati GP15 con i colori Pramac affidata a Scott Redding. Anche se forse è giusto parlare di una sorpresa relativa, perché non bisogna dimenticare che proprio a Losail la Rossa si giocò la vittoria fino all'ultima curva un anno fa.

Dalla terza posizione abbiamo l'ennesima conferma del valore del binomio composto in questo momento da Maverick Vinales e dalla Suzuki GSX-RR: lo spagnolo, che oggi nel suo programma aveva la prima uscita con il cambio full seamless, ha chiuso staccato di soli 7 millesimi da Redding.

La nota positiva della giornata probabilmente però è rappresentata su tutte dal quarto tempo di Marc Marquez. "El Cabronsito" è incappato nuovamente in una caduta nella curva che immette sul traguardo ed ha continuato a lavorare anche con le alette sulla carena della sua Honda RC213V. Per la prima volta però è sceso sotto all'1'56" e mezzo secondo di ritardo da un Lorenzo in versione "Martillo" non è un risultato poi da buttare via.

Anche perché per esempio oggi è riuscito a mettersi dietro l'altra Yamaha M1 ufficiale di Valentino Rossi, pure lui scivolato nelle prime fasi della giornata. A tradirlo è stata nuovamente la curva 10, quella che lo aveva visto finire ruote all'aria anche mercoledì. Il "Dottore" aveva detto che oggi avrebbe cercato la prestazione, quindi forse il distacco di sei decimi da Lorenzo è un po' pesantino.

In sesta posizione c'è la Ducati Desmosedici GP di Andrea Iannone. Il pilota di Vasto era stato il primo a riuscire almeno a ridurre a meno di un secondo il gap da Lorenzo, ma poi non è più riuscito a migliorare. Nella sua scia c'è la Honda LCR di Cal Crutchlow. Nel finale della serata il britannico è anche stato vittima di una caduta ed era stato portato in Clinica Mobile per accertamenti, ma fortunatamente se l'è cavata senza conseguenze.

Segue poi un tandem di Ducati composto dalla Desmosedici GP di Andrea Dovizioso, che evidentemente non è ancora riuscito a trovare il feeling giusto per fare un tempo sul giro secco, e dalla GP14.2 con i colori Avintia affidata ad Hector Barbera, che stasera è incappato addirittura in due incidenti. Peggio è andato solo a Tito Rabat, scivolato tre volte.

Completa la top ten la Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro, mentre bisogna segnalare che su quella del suo compagno Bradley Smith, alla fine 12esimo dietro a Yonny Hernandez, oggi sono comparse le alette che le M1 ufficiali montavano nella stagione 2015. Stupisce poi vedere Dani Pedrosa solamente in 14esima piazza con la seconda Honda HRC, alle spalle di Loris Baz e davanti ad Aleix Espargaro, che sono i due piloti che completano il quadro delle cadute odierne.

Infine, per quanto riguarda le nuove Aprilia RS-GP 2016, Alvaro Bautista occupa la 18esima posizione con un ritardo di poco più di due secondi. Stefan Bradl invece è 21esimo, ma il tedesco è stato appena tre decimi più lento rispetto allo spagnolo.

Pos Pilota
Moto  Tempo  Gap
Jorge Lorenzo Yamaha 1'54.810  
Scott Redding Ducati 1'55.326 0.516
Maverick Vinales Suzuki 1'55.333 0.523
Marc Marquez Honda 1'55.402 0.592
Valentino Rossi Yamaha 1'55.429 0.619
Andrea Iannone Ducati 1'55.535 0.725
Cal Crutchlow Honda 1'55.592 0.782
Andrea Dovizioso Ducati 1'55.700 0.890
Hector Barbera Ducati 1'55.733 0.923
10  Pol Espargaro Yamaha 1'55.882 1.072
11  Yonny Hernandez Ducati 1'55.894 1.084
12  Bradley Smith Yamaha 1'55.966 1.156
13  Loris Baz Ducati 1'56.057 1.247
14  Daniel Pedrosa Honda 1'56.142 1.332
15  Aleix Espargaro Suzuki 1'56.419 1.609
16  Michele Pirro Ducati 1'56.591 1.781
17  Esteve Rabat Honda 1'57.027 2.217
18  Alvaro Bautista Aprilia 1'57.043 2.233
19  Jack Miller Honda 1'57.046 2.236
20  Eugene Laverty Ducati 1'57.146 2.336
21  Stefan Bradl Aprilia 1'57.340 2.530
22  Takuya Tsuda Suzuki 2'00.291 5.481

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