Test Losail, Day 2: Vinales inizia a crederci con la Suzuki
Lo spagnolo realizza il miglior tempo della due giorni, ma la Ducati di Iannone è vicinissima e la Yamaha di Lorenzo non è da meno. Faticano ancore le Honda e Marquez cade. Valentino solo ottavo.
Foto di: Suzuki MotoGP
Non chiamatelo più sorpresa: Maverick Vinales sembra davvero voglioso di diventare una realtà concreta della MotoGP nel 2016. Dopo un anno d'apprendistato, lo spagnolo è riuscito a portare alla ribalta la Suzuki durante i test invernali e non ha fatto eccezione oggi, nella seconda giornata di quelli in Qatar.
L'ex iridato della Moto3 ha messo la sua GSX-RR (non ancora dotata del cambio full seamless) in cima alla lista dei tempi con un 1'55"436, una prestazione migliore di una manciata di millesimi rispetto a quella con cui ieri Jorge Lorenzo aveva issato la sua Yamaha M1 in cima al gruppo, staccando di quattro decimi proprio Maverick.
Oggi però sono arrivati segnali importanti anche da casa Ducati perché, nonostante una scivolata, Andrea Iannone è riuscito a staccare il secondo tempo con la Desmosedici GP, chiudendo a soli 72 millesimi dalla vetta. Un segnale importante quello lanciato dalla nuova creatura di Borgo Panigale, oggi in configurazione con solo le winglet più alte (la stessa adottata anche dalla Yamaha).
Vicinissimo al miglior tempo però c'è anche il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo, più lento di appena 27 millesimi rispetto a Iannone. Il maiorchino ha sostanzialmente ripetuto il crono che aveva ottenuto ieri e si è confermato in palla, andando ad inserirsi in mezzo ad una bella schiera di Ducati.
A capitanarla è la GP15 con i colori Pramac di Scott Redding, tallonata dalla GP14.2 Avintia di Hector Barbera, che in sella a questa moto sembra davvero essere in grado di volare. Poco più indietro, staccata di 421 millesimi, troviamo poi la seconda Desmosedici GP ufficiale di Andrea Dovizioso. Quattro Rosse nelle prime sei posizioni, per di più in step differenti, devono proprio aver fatto fare più di un sorriso a Gigi Dall'Igna.
Appena un millesimo più indietro rispetto a "Desmodovi" c'è la prima delle Honda, che è quella di Dani Pedrosa. Il distacco delle RC213V marchiate HRC quindi si è ridotto anche su una pista storicamente nemica, ma un settimo ed un nono posto non possono di certo far fare i salti di gioia, anche perché Marc Marquez è pure incappato in una caduta alla curva 1, fortunatamente senza conseguenze.
Tra le due Honda si è inserita la seconda Yamaha M1 ufficiale di Valentino Rossi. Il dottore quindi oggi ha pagato mezzo secondo da Vinales, accumulando più o meno lo stesso ritardo della giornata inaugurale nei confronti della M1 gemella di Lorenzo. A completare la top ten c'è invece la Suzuki di Aleix Espargaro, che oggi si è dedicato a curare lo sviluppo del nuovo cambio full seamless provato ieri dal collaudatore Tsuda.
Il pilota di Granollers è seguito dal fratello Pol, scivolato alla curva 15 con la Yamaha Tech 3, ma oggi più veloce del compagno di box Bradley Smith, solo 16esimo. Per chiudere con il resoconto delle cadute, bisogna riportare anche di quella di Michele Pirro con la Ducati Pramac ad inizio sessione: il collaudatore pugliese oggi ha quindi chiuso solamente in 20esima posizione con la GP15 dell'infortunato Danilo Petrucci.
Inizia a fare qualche passetto in avanti anche l'Aprilia RS-GP 2016: Alvaro Bautista è sempre in 18esima posizione, ma almeno è riuscito a ridurre il suo distacco a poco più di due secondi. A proposito di distacchi, va fatto poi notare un dato importante: sono ben 12 i piloti racchiusi nello spazio di appena un secondo e l'ultimo del gruppetto è Loris Baz con la Ducati Avintia. Ne è rimasto subito fuori invece un deludente Cal Crutchlow, dal quale sicuramente ci si poteva attendere qualcosina in più del 13esimo posto con la Honda LCR.
Pos | Pilota | Team | Tempo/Distacco | Giro |
---|---|---|---|---|
1 | Maverick Viñales | Team SUZUKI ECSTAR | 1'55"436 | 42 |
2 | Andrea Iannone | Ducati Team | 0"072 | 41 |
3 | Jorge Lorenzo | Movistar Yamaha MotoGP | 0"099 | 48 |
4 | Scott Redding | Octo Pramac Yakhnich | 0"241 | 43 |
5 | Héctor Barberá | Avintia Racing | 0"379 | 35 |
6 | Andrea Dovizioso | Ducati Team | 0"420 | 46 |
7 | Dani Pedrosa | Repsol Honda Team | 0"421 | 42 |
8 | Valentino Rossi | Movistar Yamaha MotoGP | 0"511 | 56 |
9 | Marc Márquez | Repsol Honda Team | 0"610 | 42 |
10 | Aleix Espargaró | Team SUZUKI ECSTAR | 0"690 | 32 |
11 | Pol Espargaró | Monster Yamaha Tech 3 | 0"737 | 30 |
12 | Loris Baz | Avintia Racing | 0"991 | 45 |
13 | Cal Crutchlow | LCR Honda | 1"148 | 50 |
14 | Yonny Hernández | Aspar MotoGP Team | 1"231 | 38 |
15 | Tito Rabat | EG 0.0 Marc VDS | 1"827 | 49 |
16 | Bradley Smith | Monster Yamaha Tech 3 | 1"831 | 14 |
17 | Eugene Laverty | Aspar MotoGP Team | 2"234 | 41 |
18 | Álvaro Bautista | Aprilia Racing Team Gresini | 2"285 | 36 |
19 | Jack Miller | EG 0.0 Marc VDS | 2"353 | 20 |
20 | Michele Pirro | Octo Pramac Yakhnich | 2"677 | 21 |
21 | Hiroshi Aoyama | HRC Test Team | 2"911 | 62 |
22 | Stefan Bradl | Aprilia Racing Team Gresini | 2"982 | 16 |
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