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Test Losail, Day 1: Lorenzo vola e Rossi cade, ma è terzo

Tra le due Yamaha si inserisce ancora un ottimo Vinales con la Suzuki, poi c'è una schiera di ben quattro Ducati capitanata da Iannone. La Honda prova le alette sulla RC213V, ma Marquez è solo decimo a un secondo.

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Mirco Lazzari

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Scott Redding, Pramac Racing
Scott Redding, Pramac Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team

Dopo aver un po' "latitato" in quel di Phillip Island, Jorge Lorenzo è tornato a fare la voce grossa non appena il Circus della MotoGP è sbarcato in Qatar per l'ultimo test IRTA del pre-campionato, che va in scena proprio sulla pista che tra meno di 20 giorni aprirà ufficialmente la stagione 2016.

Il maiorchino ha deciso di puntare sulla Yamaha M1 più simile a quella del 2015, mettendo da parte quella con il bocchettone della benzina sul codone ed oggi sotto ai riflettori di Losail ha messo tutti in fila con un crono di 1'55"452. Un tempo ancora distante dalla pole dello scorso anno (ottenuto però da Andrea Dovizioso con la gomma soft riservata alle Open), ma che però ha permesso al campione in carica di staccare di quasi mezzo secondo il diretto inseguitore Maverick Vinales.

Se si pensa a quanto di buono aveva fatto vedere in Australia, ormai lo spagnolo della Suzuki rischia di non essere più etichettato come una rivelazione. Stesso discorso che vale anche per la sua GSX-RR, che sembra sposarsi davvero bene con il pacchetto composto dalle gomme Michelin e dall'elettronica unica Magneti Marelli.

I segnali positivi per la Yamaha proseguono anche grazie al terzo tempo messo a referto da Valentino Rossi: il "Dottore" è incappato in una scivolata alla curva 10 nel primissimo giro della giornata, ma poi ha saputo rifarsi ed è stato più lento di Vinales di appena 14 millesimi, pagando però oltre quattro decimi alla M1 gemella.

A seguire troviamo una bella schiera di Ducati, che si apre con la Desmosedici GP di Andrea Iannone, quarto a 667 millesimi. Poi nell'ordine ci sono la GP15 di Scott Redding, la GP14.2 di Hector Barbera e l'altra Rossa ufficiale di Andrea Dovizioso, che in settima posizione è l'ultimo ad aver pagato meno di un secondo.

La prima delle Honda, dunque, è quella con i colori LCR affidata a Cal Crutchlow, che occupa solo l'ottava posizione e paga oltre un secondo. Tra le altre cose il britannico è incappato in una delle cadute che avevano provocato la bandiera rossa a meno di due ore dalla fine (l'altra era stata quella della Suzuki di Aleix Espargaro, solo 11esimo davanti al fratello Pol).

Le due RC213V con i colori HRC invece sono parse decisamente in difficoltà, con Marc Marquez che si ritrova decimo, alle spalle anche di Bradley Smith e staccato di un secondo, e Dani Pedrosa che è addirittura 13esimo a quasi 1"5. Sulla moto con il numero 93 sono apparse anche delle alette sulle carene in qualche frangente, ma a guidarla era il collaudatore Hiroshi Aoyama e non il quattro volte iridato.

Ancora acerba probabilmente l'Aprilia RS-GP 2016, che la scorsa settimana aveva fatto un primo test privato proprio su questa pista: oggi Stefan Bradl, pure lui caduto, ed Alvaro Bautista hanno chiuso rispettivamente in 19esima e 22esima posizione, vedendosi rifilare gap pesante. La moto della Casa di Noale però probabilmente andrà giudicata meglio tra un paio di giorni.

Va segnalato poi che la sessione di fatto è finita con largo anticipo, in quanto le squadre ed i piloti hanno preferito non rischiare con il repentino abbassamento della temperatura dell'asfalto. Nell'arco della giornata erano già caduti in tanti infatti: ai già citati bisogna aggiungere anche Esteve Rabat alla curva 2 e Loris Baz alla curva 10.

Pos.PilotaTeamTempo/DistaccoGiri
1  Jorge Lorenzo Movistar Yamaha MotoGP 1'55"452  36
2  Maverick Viñales Team SUZUKI ECSTAR 0"428 44
3  Valentino Rossi Movistar Yamaha MotoGP 0"442 33
4  Andrea Iannone Ducati Team 0"667 53
5  Scott Redding Octo Pramac Yakhnich 0"761 46
6  Héctor Barberá Avintia Racing 0"868 27
7  Andrea Dovizioso Ducati Team 0"936 52
8  Cal Crutchlow LCR Honda 1"058 36
9  Bradley Smith Monster Yamaha Tech 3 1"065 38
10  Marc Márquez Repsol Honda Team 1"071 45
11  Aleix Espargaró Team SUZUKI ECSTAR 1"100 35
12  Pol Espargaró Monster Yamaha Tech 3 1"295 43
13  Dani Pedrosa Repsol Honda Team 1"458 27
14  Yonny Hernández Aspar MotoGP Team 1"569 40
15  Loris Baz Avintia Racing 1"669 32
16  Jack Miller EG 0.0 Marc VDS 2"398 37
17  Michele Pirro Octo Pramac Yakhnich 2"439 50
18  Tito Rabat EG 0.0 Marc VDS 2"564 38
19  Stefan Bradl Aprilia Racing Team Gresini 2"614 26
20  Eugene Laverty Aspar MotoGP Team 2"817 34
21  Hiroshi Aoyama HRC Test Team 3"292 52
22  Álvaro Bautista Aprilia Racing Team Gresini 3"301 16
23  Takuya Tsuda Suzuki Test Team 5"126 45

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