Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Taramasso: "Puntiamo su mescole più dure del 2018 a Buriram"

Il responsabile della Michelin ha spiegato che le alte temperature trovate un anno fa hanno portato a modificare sensibilmente le scelte rispetto a quelle del primo Gran Premio della Thailandia. Le previsioni però lasciano presagire un weekend tutto sul bagnato...

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Michelin Sport

La MotoGP fa rotta sull'Asia e questo fine settimana inizierà il suo tour dall'altra parte del mondo con la seconda edizione del Gran Premio della Thailandia. Quella dell'anno scorso fu una gara segnata da temperature veramente infernali, che avevano reso molto complicata anche la gestione delle gomme. Per questo la Michelin è corsa ai ripari, modificando l'allocazione per la gara di Buriram con delle mescole più dure rispetto a quelle messe a disposizione dei piloti nel 2018.

Il responsabile Piero Taramasso ha fatto il punto della situazione, spiegando quali sono le insidie le tracciato thailandese, per il quale c'è anche una costruzione specifica al posteriore, pensata per evitare il surriscaldamento, ma è anche tornato su quelli che sono stati gli aspetti salienti dell'ultima gara andata in archivio, il Gran Premio di Aragon.

"Buriram ha una configurazione molto atipica, simile a quella dell'Austria. Ci sono dei lunghi rettilinei e delle curve molto lente. Genera molta temperatura sugli pneumatici, specialmente sul posteriore. Per questo abbiamo una struttura differente da quella degli altri circuiti, che è la stessa che adoperiamo al Red Bull Ring. Si tratta di una costruzione più resistente, che aiuta la gomma a tenere sotto controllo la temperatura. La struttura anteriore invece è quella standard che portiamo su tutti i circuiti del Mondiale" ha detto Taramasso a Motorsport.com.

Per quanto riguarda le mescole invece, che tipo di scelte avete fatto?
"A livello di mescole abbiamo cambiato parecchio l'allocazione rispetto al 2018. L'anno scorso abbiamo trovato delle condizioni di caldo estremo, con anche 58 gradi sull'asfalto. Non è un qualcosa di abituale per questo periodo, nel quale dovrebbe esserci più fresco ed iniziare la stagione delle piogge. Visto il grande caldo che abbiamo trovato l'anno scorso, abbiamo deciso di puntare su delle mescole un po' più dure, per farci trovare pronti se si dovessero riprodurre delle condizioni del genere. L'anno scorso tutti avevano scelto la gomma dura sia all'anteriore che al posteriore e, nonostante quello, erano stati costretti ad aspettare gli ultimi giri per attaccare. Ma bisogna ricordare che per noi era la prima gara a Buriram".

Nello specifico, che mescole avete deciso di portare quindi questo weekend?
"All'anteriore abbiamo eliminato la soft dell'anno scorso, sostituendola con una mescola che si va ad inserire a cavallo tra la media, che quindi quest'anno sarà la più morbida, e la dura. Per il posteriore abbiamo scelto una nuova soft, che è un po' più rigida rispetto a quella del 2018. La dura dell'anno scorso sarà la media questo fine settimana, quindi anche la hard è una novità pensata per dare un po' più di performance e di costanza nel caso in cui dovessimo trovarci in condizioni di caldo estremo".

Prima parlavi di stagione delle piogge, è un rischio per il weekend?
"Purtroppo sì, c'è rischio pioggia sia nella giornata di venerdì, che in quelle di sabato e domenica. Potrebbe essere un weekend completamente sul bagnato, ma siamo pronti anche per la pioggia. Abbiamo due specifiche per l'anteriore, soft e media, che sono entrambe simmetriche. Al posteriore invece abbiamo una soft asimmetrica ed una media simmetrica. Questa è una gomma più rigida al centro e più morbida sui due lati, pensata proprio per questa tipologia di circuito che ha dei rettilinei molto lunghi e stressa in particolare la parte centrale del pneumatico".

Veniamo dalla gara di Aragon, dove forse c'è stato un po' più di degrado rispetto a quelle che erano le previsioni...
"Sì, qualcosina in più c'è stato per vari motivi. Per prima cosa, ci sono state un paio di sessioni con il bagnato, la FP3 ed il Warm-Up. Le condizioni della pista quindi non erano ottimali e le squadre hanno avuto a disposizione meno tempo per lavorare sul setting delle moto. Quando è così, c'è sempre un po' più di stress sulle gomme. Poi parliamo di una pista che non è mai facile da affrontare, perché è abrasiva, ma allo stesso tempo offre poco grip. Alla fine la gomma hard sembra essere quella che ha sofferto un po' di più e la soft è quella che è andata un po' meglio perché scivolava meno. Per noi comunque rimane un weekend positivo, perché abbiamo raccolto dei dati importanti, che ci aiuteranno l’anno prossimo per affinare ulteriormente le nostre specifiche".

I piloti comunque hanno anche sottolineato che rispetto ad un anno fa era peggiorato il grip offerto dalla pista...
"Sì, ne ha perso parecchio. Per esempio, le Ducati erano in grande difficoltà rispetto al 2018, poi in gara sono riusciti a trovare qualcosina ed hanno raddrizzato la situazione. Però è una pista che non è mai facile, perché già c'è poco grip e poi c'è spesso un vento che porta lo sporco in pista, perché intorno c'è parecchia sabbia. Poi c'è stata anche la pioggia, quindi le condizioni non hanno aiutato".

La cosa curiosa è che, numeri alla mano, nonostante la pioggia e la pista che offriva poco grip, è stato uno dei weekend con meno cadute negli ultimi dieci anni...
"Ce ne sono state pochissime e questa è una buona cosa, perché qui in passato era stata piuttosto critica la curva 2, perché è la prima a destra dopo una sequenza di curve a sinistra. Quest'anno invece è andata veramente bene da questo punto di vista".

Le Yamaha hanno montato tutte la gomma dura al posteriore, anche se la scelta migliore si è rivelata la morbida. Per loro era impossibile utilizzarla?
"Il problema è che non erano riusciti ad arrivare a mettere 18-20 giri sulla gomma soft durante le prove libere. E' difficile dirlo senza avere dei dati provenienti dalla pista. Questo forse è quello che ha indotto in errore sia noi che la Yamaha, portando a non rischiare la soft non avendo dei dati sicuri su cui fare affidamento. Alla fine la dura, avendo meno grip, pattinava di più e quindi si è consumata di più della soft. Però se non hai abbastanza dati a disposizione, è sempre difficile fare delle scelte azzardate. Bisogna dire poi che, anche sentendo i commenti dei piloti, sembra che avessero un feeling migliore con la dura rispetto alla soft, almeno in termini di stabilità, quindi hanno deciso di portare avanti quella scelta, che purtroppo si è rivelata sbagliata".

Tra i piloti che hanno usato la soft, è stato interessante quello che ha detto Dovizioso, sottolineando che ha sfruttato un'anteriore che gli dava molto fiducia per gestire la posteriore e riuscire così a rimontare da decimo in griglia fino al secondo posto...
"E' stata una buona strategia. Forzare sull'anteriore per risparmiare il posteriore era la chiave di lettura giusta per le condizioni della pista. In altre occasioni succede esattamente il contrario, ma Dovizioso ha l'esperienza e il feeling per capire questo genere di cose ed è stata la chiave della sua rimonta e del suo buon risultato".

Piero Taramasso, Michelin
Pneumatici Michelin
Omino Michelin
Piero Taramasso, Michelin
Pneumatici Michelin
Un dipendente Michelin al lavoro
Camion Michelin
Un dipendente Michelin al lavoro
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Michelin rain tyres
Michelin tyre
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Gomme Michelin
Camion Michelin
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
15

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Iannone: "Buriram, occasione giusta per lavorare sui punti deboli"
Prossimo Articolo Dovizioso: "Ducati, la strada è giusta"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia