Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Taramasso: "Media e dura più rigide rispetto al 2018 ad Aragon"

Archiviata Misano, arriva una tappa molto importante per la Michelin, che sarà main sponsor ad Aragon. Il responsabile Piero Taramasso ha spiegato che al posteriore la media e la dura saranno leggermente più rigide rispetto al 2018. Confermate le altre soluzioni.

Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport

Michelin Sport

Non c’è tregua per la MotoGP. Neanche il tempo di mandare in archivio la gara di Misano ed ecco che è già tempo di pensare alla prossima tappa. Questo fine settimana, infatti, il Motomondiale scende in pista a Motorland Aragon per il 14esimo appuntamento stagionale. Se in Romagna il weekend è stato condizionato dallo scarso grip offerto dall’asfalto del tracciato intitolato a Marco Simoncelli, la speranza della Michelin è che in Spagna si possa tornare ad una situazione di normalità.

Per l'azienda francese però il weekend del GP di San Marino e della Riviera di Rimini comunque si è rivelato positivo: se da una parte è vero che i tempi sono stati alti rispetto al 2018, dall'altra le gomme si sono comportate bene, permettendo ai piloti di attaccare dall'inizio alla fine. Per questo, il responsabile Piero Taramasso ha tracciato un bilancio favorevole.

"E' stata una gara lenta. I tempi sul giro erano alti perché c'era poco grip, ma per noi è stata una buona gara, perché non c'era usura sulle gomme alla fine della gara. Anche il feeling dei piloti non era male, ma si è visto già da venerdì che c'era poco grip sulla pista e, al contrario degli altri weekend di gara, non è mai aumentato. Di solito, migliora sempre giorno per giorno, invece lì a Misano è rimasto costante" ha detto Taramasso a Motorsport.com.

 

Alcuni piloti hanno detto che la gomma delle Moto2 probabilmente ha accentuato il problema in gara...
"Qualcuno ha detto questa cosa, poi forse ha inciso anche il fatto che la temperatura fosse un pelino più elevata. Quindi sì, c'è anche chi ha avuto la sensazione di avere addirittura meno grip che nei giorni precedenti, ma la cosa sicura è che non è migliorato".

Le squadre avevano avuto modo di fare due giorni di test a fine agosto, quindi non si sono fatte trovare impreparate comunque...
"I team però sono stati bravi ad anticipare questa situazione anomala ed hanno lavorato bene sull'elettronica e sul traction control, quindi le gomme non hanno sofferto più di tanto. E' stata una corsa lenta, ma per noi il fatto positivo è che i piloti hanno potuto attaccare dall'inizio alla fine. Nessuno si è lamentato di dover gestire le gomme e la performance è stata costante dall'inizio alla fine".

Alla fine poi per la gara abbiamo avuto una scelta quasi univoca da parte di tutti i piloti...
"Il 95% dei piloti ha scelto di fare la gara con la gomma media al posteriore, che ha retto bene alla distanza. Forse se avessero preso la soft, sarebbe stato un pochino più rischioso. Solo Lorenzo ed Oliveira hanno deciso di montare la soft".

Ora si volta pagina per andare ad Aragon, dove sulla carta non dovrebbero esserci problemi di grip. E per la Michelin è una gara particolarmente importante...
"Dovremmo tornare ad un grip più normale. Questo però per noi è un Gran Premio importante, perché siamo anche il title sponsor e quindi avremo ancora di più gli occhi puntati su di noi. Gli anni scorsi lo avevamo già fatto in Australia, a Phillip Island, ma questa è la prima volta che lo facciamo in Europa. Avremo tanti ospiti e logicamente vogliamo fare bene".

Leggi anche:

Aragon è un circuito critico per gli pneumatici?
"E' un circuito che ha una configurazione che non è semplice per gli pneumatici. Ci sono diverse curve in discesa e l'ultimo curvone che è in salita. Poi ci sono anche due rettilinei molto lunghi, quindi la scelta delle gomme è delicata, perché devi selezionare delle mescole che siano adatte ad ogni tipo di condizione. Anche la temperatura è una variabile, perché sull'asfalto alla mattina possono esserci 15 gradi e poi al pomeriggio 45".

Che tipo di scelte avete fatto per questo fine settimana?
"Per quanto riguarda le nostre scelte, all'anteriore abbiamo confermato le tre soluzioni dell'anno scorso. Al posteriore invece ritroveremo solamente la soft del 2018, mentre abbiamo deciso di cambiare la media e la dura, rendendole un pochino più rigide e fare in modo che siano un po' più costanti. L'anno scorso abbiamo visto che c'era un po' di degrado, quindi abbiamo deciso di apportare questa variazione. E nel 2018 più o meno la metà della griglia utilizzò la gomma morbida e l’altra metà invece optò per la dura".

Quali sono le insidie di questo tracciato per le gomme?
"Il rettilineo, nella fase di accelerazione, mette molto carico e temperatura nella parte centrale delle gomme posteriori, che saranno tutte asimmetriche, perché le curve per la maggior parte sono a sinistra. E da questo punto di vista è piuttosto critica la curva 2, perché è a destra e molto lunga e arriva dopo una sequenza di curve a sinistra, quindi non è facile mantenere la gomma in temperatura. Le gomme anteriori invece di solito sono piuttosto stressate nella prima parte della pista e poi in quella in discesa, ma anche nell'ultimo curvone in salita, che è abbastanza critico".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Iannone dovrà passare un controllo medico per correre ad Aragon
Prossimo Articolo Zarco e il "taglio" dalla KTM: "Mi hanno strappato il cuore"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia