Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Taramasso: "La nuova posteriore inciderà sui regimi dei motori"

Il responsabile della Michelin ci ha dato una piccola anticipazione del lavoro che sarà fatto nei test di Valencia, oltre a presentare l'ultimo appuntamento della MotoGP 2019.

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Ancora qualche giorno e poi per la MotoGP sarà tempo di iniziare a pensare a tutti gli effetti alla stagione 2020. Prima però c'è da chiudere al meglio il 2019 con l'ultimo appuntamento: il circuito di Valencia in un certo senso chiuderà e riaprirà le danze, perché nel weekend ci sarà l'ultima gara, nella quale orma è rimasto da assegnare solamente il titolo team conteso tra Ducati e Honda, mentre da martedì scatteranno i test in vista del prossimo anno.

Saranno quindi giornate molto intense anche per la Michelin, che si avvia ormai a deliberare la sua gamma di pneumatici per il 2020. In questa chiacchierata con Motorsport.com, il responsabile Piero Taramasso ha fatto il punto della situazione a poche ore dall'appuntamento spagnolo.

Che tipo di scelte avete fatto per l'ultima gara dell'anno a Valencia?
"Il Ricardo Tormo è un circuito particolare. Come a Phillip Island quindi presentiamo delle gomme asimmetriche sia al posteriore che all'anteriore. Non è un circuito velocissimo, ma è comunque impegnativo, perché la moto passa parecchio tempo in piega, quindi sollecita parecchio l'edge, soprattutto sul lato sinistro. Come mescole, siamo rimasti su un centraggio simile a quello dell'anno scorso, anche perché nel 2018 ha piovuto praticamente per tutto il weekend, quindi non abbiamo dei dati per le slick ed abbiamo deciso di riproporre la stessa allocazione".

Appena archiviata la stagione 2019, sarà subito il momento di pensare al 2020, perché martedì e mercoledì ci saranno i test collettivi sempre sul tracciato spagnolo...
"Per i test proporremo una specifica posteriore con la nuova costruzione, quindi con la carcassa che abbiamo provato a Phillip Island. Delle tre soluzioni posteriori, una avrà questa specifica, in modo che i piloti ed i team possano iniziare a lavorarci sia a livello di setting che di motore. A quanto pare, questa nuova posteriore, che ha più grip, inciderà anche sull'impostazione dei regimi dei motori. L'intenzione quindi è fornirne intanto una e poi aumentare la disponibilità nei test a venire".

Avete già preso una decisione definitiva se questa sarà la gomma posteriore del 2020 o meno?
"Ancora no, però non è escluso che ci possa essere un annuncio proprio a Valencia. Avremo ancora tempo per analizzare più a fondo i dati, quindi potremmo anche annunciare qualcosa".

Ma è possibile che l'anno prossimo su certe piste possa ancora essere utilizzata la costruzione 2019 o se si passa a quella nuova sarà una cosa definitiva?
"L'obiettivo è di passare a quella nuova in modo definitivo, ad eccezione dell'Austria e della Thailandia, dove avremo sempre la costruzione speciale pensata per le alte temperature. Escludo che ci possa essere un'allocazione con tre gomme posteriori differenti, perché sarebbe davvero troppo complicato. L'obiettivo è passare alla costruzione nuova, ma devo dire che i dati che abbiamo analizzato finora sono incoraggianti. Salvo sorprese dell'ultimo minuto, credo che si andrà in quella direzione".

A livello di mescole ci sarà qualcosa di nuovo nei test o portate soluzioni già consolidate?
"Porteremo delle mescole che conosciamo già bene, perché ci vogliamo concentrare sulla costruzione. Sulle mescole ci lavoreremo dai test successivi a Jerez, Sepang ed in Qatar".

E' di qualche giorno fa la notizia che hanno deciso di eliminare il test di Valencia nel 2021. Vi ha sorpreso questa cosa?
"Da quando siamo tornati in MotoGP, i team hanno sempre spinto per eliminarlo e anche i piloti erano d'accordo. Per prima cosa, è molto stancante fare due giorni di test subito dopo un Gran Premio. Poi c'erano anche dei motivi logistici legati alla rimozione degli sponsor dalle moto e dalle tute per i piloti che cambiano team. Fare tutto in un solo giorno è abbastanza problematico. Sono diversi anni che i team spingono per questo e ora la cosa è stata accettata anche perché nei prossimi anni aumenterà il numero delle gare, quindi c'era la volontà comune di ridurre i test".

Dal vostro punto di vista, aumentare le gare e ridurre i test complica il lavoro di sviluppo delle gomme?
"Rende le cose un pochino più difficili, ma se lo sai per tempo, ti puoi organizzare e gestire la cosa. Approfitteremo di ogni test ufficiale per proporre delle novità. Se fosse necessario, potremmo anche chiedere alla Dorna di fare come a Phillip Island e organizzare un breve test all'interno di un weekend di gara, perché è una soluzione che ha funzionato bene".

In questo senso vi è già stata data disponibilità da Dorna e dalle squadre?
"E' una cosa ancora da vedere, ma penso che non sia da escludere, perché è stata un'esperienza positiva anche per i team ed i piloti".

Facendo un passo indietro, com'è stato il fine settimana di Sepang dal punto di vista della Michelin?
"Per noi il weekend di Sepang è stato positivo. Faceva molto caldo, ma le gomme si sono comportate abbastanza bene. Siamo riusciti a fare il nuovo record del giro, ma anche quello della durata della corsa, perché Vinales è stato 18" più veloce rispetto al precedente primato. Abbiamo fatto uno step in avanti e per noi c'è stato un buon podio, perché c'erano una Yamaha, una Honda ed una Ducati, a riprova del fatto che le nostre gomme funzionano su tutte le moto. A questo va aggiunto che i primi tre avevano fatto delle scelte differenti. Se tutti i weekend fossero così, saremmo veramente contenti".

Ci sono state delle criticità particolari nel fine settimana malese?
"No, devo dire che è filato tutto abbastanza liscio, perché i piloti hanno trovato subito un buon feeling con le gomme. E' vero che Sepang è un circuito difficile, perché le temperature sono sempre alte e l'asfalto è aggressivo, però è anche un circuito che conosciamo bene perché facciamo anche i test durante l'inverno, quindi sia per noi che per i team le problematiche generalmente sono meno che su altri circuiti".

Abbiamo visto un Fabio Quartararo velocissimo fino a sabato e poi un po' "perso" in gara. Ci puoi spiegare cosa gli è successo?
"In gara si sono alzate parecchio la temperatura e la pressione della gomma anteriore. Queste sono cose che succedono anche agli altri piloti, specialmente quando stai a lungo in scia, perché la gomma non riesce a raffreddarsi. Dunque, è facile che la temperatura e la pressione possano alzarsi, soprattutto ad inizio gara, quando c'è il serbatoio pieno. Avendo fatto una brutta partenza, si è trovato nel gruppo ed ha provato subito ad attaccare, quindi si è alzata la spia della pressione troppo alta. Era la prima volta che gli succedeva da quando corre in MotoGP, mentre i piloti con più esperienza sanno che è una cosa normale e sanno come gestirla: provano ad uscire di scia, a rallentare un pelo il ritmo e a forzare meno sull'anteriore. Lui invece ha avuto delle difficoltà a gestirla, ma solo perché era la prima volta che gli capitava. E' un peccato, perché aveva il ritmo per fare una buona gara, ma questo sicuramente gli servirà come esperienza per il futuro".

Tornando a Valencia, questo fine settimana c'è anche l'ultimo appuntamento della MotoE...
"Faranno una doppia gara, una sabato ed una domenica. In questo caso non abbiamo particolari novità, perché le specifiche delle gomme sono le stesse che avevamo già portato anche a Misano, ovvero la media all'anteriore e la soft al posteriore. Essendoci una doppia gara, tutti i piloti avranno a disposizione una gomma anteriore ed una gomma posteriore in più. Penso che Valencia sia un circuito particolarmente adatto alle moto elettriche, essendo guidato e piuttosto breve, quindi credo che vedremo delle belle gare".

Piero Taramasso, Michelin
Michelin Technical Team
Michelin logo
Michelin Technical Team
Michelin Technical Team
Pneumatici Michelin
Piero Taramasso, Michelin
Piero Taramasso, Michelin
Pneumatici Michelin
Un dipendente Michelin al lavoro
Un dipendente Michelin al lavoro
Membri del team Michelin al lavoro
Pneumatici Michelin usati
Pneumatici Michelin
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
15

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente KTM: “La lamentela di Oliveira su Binder è stata sgradevole”
Prossimo Articolo Dovizioso: "A Valencia Ducati vuole chiudere in bellezza"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia