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Taramasso: "La dura di Vinales non era un azzardo"

Il responsabile della Michelin in MotoGP ha fatto il punto della situazione sulle gomme per Motorsport.com a cavallo tra le due gare di Misano.

Piero Taramasso, Michelin

Michelin Sport

La gara di Misano sembra aver riportato la MotoGP un po' alla "normalità". Sugli spalti si è rivisto un po' di pubblico, ma soprattutto domenica si è parlato molto meno di gomme rispetto a quando era accaduto nelle settimane precedenti.

Le soluzioni scelte dalla Michelin per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, che saranno le stesse anche per il bis del Gran Premio d'Emilia Romagna e della Riviera di Rimini, hanno soddisfatto team e piloti. E per una conferma basta guardare il podio, sul quale sono salite una Yamaha con Franco Morbidelli, una Ducati con Pecco Bagnaia ed una Suzuki con Joan Mir.

Per questo il bilancio della prima delle due tappe romagnole del Mondiale è stato particolarmente positivo per l'azienda francese, come ha confermato a Motorsport.com il responsabile Piero Taramasso.

"Dal punto di vista degli pneumatici è stato un buon weekend, perché tutte le soluzioni hanno funzionato e i piloti sono stati tutti contenti. Sono le stesse gomme che portiamo da inizio anno, che sono state tanto criticate, ma che a Misano, su un circuito con una configurazione un po' più convenzionale rispetto all'Austria, con un buon grip rispetto a Brno e con temperature più normali rispetto a Jerez, si sono comportate bene, dando soddisfazione a tutti i team e a tutti i piloti" ha detto Taramasso.

"La gara è stata molto bella: ha vinto la Yamaha, ma erano competitive anche le Suzuki e sono state veloci anche le Ducati del Pramac Racing, a riprova del fatto che le gomme hanno funzionato bene su diversi tipi di moto. Noi siamo contenti anche a livello di performance, perché in qualifica è arrivato il record della pista e in gara sono stati battuti i record sulla distanza sia in MotoGP che in MotoE" ha aggiunto.

Tra le altre cose, riducendo il gap tra le mescole al posteriore, anche in gara sono state utilizzate praticamente tutte le soluzioni...
"Noi avevamo portato sette specifiche, quattro anteriori e tre posteriori, e nel corso del weekend le hanno provate tutte ad eccezione dell'anteriore asimmetrica, che era quella che avevamo aggiunto nel caso in cui ci fosse stata una temperatura dell'asfalto superiore ai 50 gradi, quindi non si è resa necessaria. Ma le altre sei sono state tutte provate e la soft anteriore è l'unica che non è stata utilizzata durante la gara".

Maverick Vinales è stato l'unico a montare la gomma dura al posteriore e la sua gara non è andata benissimo: è stata una scelta azzardata?
"Ne abbiamo parlato molto sia con lui che con il team. La dura non era una scelta azzardata, perché con quella gomma è sempre andato forte per tutto il weekend. Nelle prove libere, lui con la dura riusciva anche ad essere più veloce di altri piloti che montavano la media o la morbida. Era una scelta che ci stava, quindi non penso che sia quella che lo ha penalizzato. Sapeva che i primi due giri sarebbero stati un po' più delicati, ma non è partito benissimo e poi è rimasto nel traffico, quindi ha tribolato più a lungo. Però la gomma ha funzionato bene e infatti al 25esimo giro ha girato ancora in 1'32"7. Però in gara ci sono sempre tanti fattori che possono influire nel bene o nel male".

La media comunque sarebbe una scelta più "sicura" anche per domenica prossima?
"Ho già dato un'occhiata alle previsioni meteorologiche e sembra che per la seconda gara ci possa essere un pelino più fresco sia sabato che domenica, circa 23-24 gradi. Se sarà effettivamente così, penso che la media sia la soluzione migliore. E guardando ai risultati della gara di domenica scorsa, penso che all'anteriore forse l'ideale sia la dura".

Parlando sempre della gara di domenica scorsa, aveva incuriosito infatti la scelta della media all'anteriore di Valentino Rossi, che forse lo ha un po' penalizzato nel finale di gara...
"A Misano l'anteriore lavora tanto, perché ci sono tante staccate e poi si sta parecchio in curva. I rettilinei sono abbastanza corti, quindi la gomma anteriore non si 'riposa' mai. E' sempre in appoggio e va su di temperatura. Per questo, vedendo l'andamento generale, dico che la soluzione migliore era la dura. Poi è chiaro che dirlo dopo la gara è più facile, ma in base ai commenti dei piloti ed ai dati direi che la risposta è questa".

In realtà, un pilota che non era particolarmente contento c'era: Andrea Dovizioso dopo la gara ha detto che queste gomme stanno condizionando il campionato...
"Dovizioso ha capito che deve adattare il suo stile di guida, perché comunque ha visto che Bagnaia riesce ad essere veloce con la Ducati, quindi non è un problema di accoppiamento tra la gomma e la moto. Ma penso che nelle sue dichiarazioni sia stato anche onesto, perché non ha criticato le gomme, ha spiegato che è lui che deve modificare il suo modo di guidare per sfruttarle al meglio. Capisco anche quando dice che non è una cosa facile da cambiare dall'oggi al domani. Però non credo che la gomma stia condizionando il campionato, ma che stia rendendo questo Mondiale molto aperto, con gare spettacolari, dando la possibilità a tutti i costruttori e a tutti i piloti, o quasi, di ambire alla vittoria. A Portimao poi scopriremo chi sarà stato più bravo ad adattarsi alla nuova gomma e ad interpretarla. E magari alla fine sarà proprio Dovizioso a vincere perché, anche se sta soffrendo, al momento c'è lui in testa al Mondiale".

Il ducastista dice di dover modificare soprattutto la staccata e l'inserimento di curva. E' quello il punto chiave?
"Quello dipende anche dalle caratteristiche del pilota e della moto. Quel che è certo è che questa gomma non va aggredita: essendoci più grip, ha bisogno di essere utilizzata in maniera dolce, dosando un po' di più il gas, altrimenti ti rende la moto nervosa. Però poi quando trovi la chiave per sfruttarla, i risultati si vedono, sia a livello di prestazioni che di costanza".

Un dipendente Michelin al lavoro
Pneumatici Michelin
Motorhome Michelin
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Gomme Michelin
Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
Michelin logo
Michelin Technical Team
Michelin Technical Team
Piero Taramasso, Michelin
Pneumatici Michelin
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Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
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