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Taramasso: "I piloti hanno promosso le novità dei test di Jerez, le useremo già nel 2019"

Il responsabile della Michelin ha spiegato che in realtà le novità introdotte nei test in Spagna facevano già parte dell'allocazione per questa stagione, ma che serviva ancora una validazione in pista che è arrivata la scorsa settimana a Jerez.

Piero Taramasso

Foto di: Courtesy of Michelin

La MotoGP 2019 si appresta a scendere in pista per la sua quinta tappa stagionale, il GP di Francia, che da tradizione si disputa sul tracciato di Le Mans. Un appuntamento speciale per la Michelin, visto che rappresenta la gara di casa per il fornitore unico di pneumatici della classe regina. Alla vigilia del ritorno in pista delle moto, Motorsport.com ha fatto il punto della situazione con il responsabile Piero Taramasso.

Questo fine settimana si corre a Le Mans, che è anche la vostra gara di casa: che scelte avete fatto per il GP di Francia?
"E' vero, è la nostra gara di casa e abbiamo parecchi ospiti, quindi ci teniamo particolarmente a fare un bel lavoro. A livello di scelte, non ci sono grandi differenze rispetto all'anno scorso. Sul posteriore, come da tradizione, abbiamo tre gomme asimmetriche, anche se abbiamo portato una soluzione più morbida perché anno per anno i circuiti cambiano e c'è sempre un pelino meno di grip. L'anno scorso non avevamo avuto usure troppo elevate e quindi abbiamo optato per una soluzione un pelino più morbida per la soft. La dura invece è la stessa dell'anno scorso, mentre la media è a sua volta un pochino più soft. All'anteriore abbiamo confermato due delle tre soluzioni del 2018. La novità è la dura, che è una nuova mescola che avevamo provato nei test a Sepang ed in Qatar. Si tratta di una gomma che era piaciuta molto ai piloti e che quindi abbiamo portato anche in gara a Losail ed in Argentina. E' una nuova mescola sviluppata quest'anno, che si posiziona tra la media e la dura della stagione scorsa, quindi diciamo che si tratta di una soluzione più accessibile per più piloti".

A Le Mans però c'è sempre un'incognita da tenere d'occhio, che è quella del meteo...
"Speriamo che non venga a piovere, anche se le previsioni parlano di qualche possibile temporale per sabato e domenica. Ma a Le Mans è così: tranne l'anno scorso, abbiamo sempre avuto delle sessioni sotto la pioggia. Il problema è che lì, essendo molto a nord, quando piove fa anche freddo e combinare bassa temperatura ed acqua non è il massimo per le gomme. Per questo spero veramente in un weekend asciutto per fare delle buone prestazioni e magari battere anche i record come abbiamo fatto a Jerez. In Spagna abbiamo battuto tutti i primati possibili, anche grazie all'asfalto che era stato rifatto, ma indubbiamente le performance sono state molto buone, con tempi interessanti fino all'ultimo giro. Il nostro obiettivo è quello di ripetere un fine settimana del genere anche a Le Mans".

C'è poi un altro dato interessante da sottolineare, ovvero che si arriva a Le Mans con quattro moto diverse ai primi quattro posti nel Mondiale. E’ un segnale positivo anche per il vostro lavoro...
"Per noi è ottimo ed è la stessa cosa che si è verificata anche in gara a Jerez, con quattro moto diverse nelle prime quattro posizioni. Il campionato è apertissimo, con quattro piloti tutti racchiusi nello spazio di soli 9 punti. Questo vuol dire che ci sono tanti piloti e tante moto che possono lottare al vertice ed è quello che vogliamo vedere anche noi, perché oltre ad offrire una grande battaglia dimostra che le nostre gomme si possono sposare bene con la Suzuki di Rins, con la Honda di Marquez, con la Yamaha di Valentino e con la Ducati di Dovizioso. Questa è sicuramente una fonte di soddisfazione per noi".

 

Tra le scelte viste in gara a Jerez, mi ha stupito vedere Crutchlow con la gomma media al posteriore, quando quasi tutti gli altri hanno montato la dura...
"Anche noi siamo rimasti sorpresi, perché sia la Honda che Cal di solito fanno funzionare bene la gomma dura. Lui ha uno stile aggressivo, quindi è spesso orientato su delle scelte dure sia all'anteriore che al posteriore. La hard l'ha provata, ma ha detto che non sentiva quella stabilità in più che sente di solito, mentre ha trovato subito un buon feeling con la media, infatti già da venerdì sera ci aveva detto di preferire quella. Cosa che poi ci ha confermato sabato, ribadendo che non vedeva quella stabilità e quella costanza in più che di solito trova nella dura. Alla fine, quando i piloti scelgono una gomma, lo fanno perché pensano che gli possa dare qualcosa in più rispetto ad un'altra e lui con la dura non vedeva vantaggi rispetto alla media. Forse poi ha avuto anche qualche rimpianto, ma quando non hai feeling c'è poco da fare".

Di contro, sembra aver azzeccato la scelta della media davanti Vinales, che ha fatto la sua miglior gara di questo inizio di stagione, centrando finalmente il podio...
"Solo quattro piloti hanno montato la media all'anteriore. Maverick era uno di questi ed è stato molto contento della scelta. Lui ha uno stile di guida molto delicato, quindi anche in altre occasioni aveva scelto delle mescole più morbide. Glielo permette anche la moto, poi lui è uno molto delicato in frenata, però era veramente contento della scelta che ha fatto alla fine della gara".

Essendoci una tratto abbastanza lungo di asfalto nuovo, a Jerez avevate portato una quarta soluzione di back-up ancora più dura. L'ha utilizzata qualcuno?
"Non l'ha usata nessuno in gara. Solo un pilota ha provato la posteriore al sabato. Ma noi le avevamo portate da usare solamente nel caso in cui al venerdì avessimo riscontrato un'usura davvero importante. Ai team però, per esempio, avevamo consigliato di non montarle neanche sui cerchi. Già da venerdì avevamo capito che non sarebbero servite, ma siccome facevano parte dell'allocazione, un team ha voluto provarle per curiosità, ma si sono subito resi conto che non erano adatte per quelle condizioni".

Le novità che avete introdotto nei test di lunedì hanno dato riscontri positivi?
"Abbiamo introdotto una nuova mescola media posteriore che tutti hanno trovato migliore rispetto a quella attuale. Poi abbiamo portato una nuova struttura, sempre per il posteriore, che vorremmo adoperare in Austria ed in Thailandia, perché è quella studiata per i circuiti su cui si alzano molto le temperature. Quella che utilizzavamo in passato riusciva a tenere sotto controllo le temperature, ma offriva un po' poco grip sull'angolo di piega. Quella nuova invece si comporta meglio da questo punto di vista ed è piaciuta a tutti, quindi la introdurremo già da quest'anno. Anzi, noi l'avevamo già messa nelle allocazioni presentate prima dell'inizio dell'anno, perché già dalle simulazioni ci sembrava un passo avanti e ora abbiamo avuto un'ottima validazione in pista".

Introdurrete in questa stagione anche la nuova gomma media posteriore provata a Jerez?
"Sì, vale lo stesso discorso. Anche quella l'avevamo già dichiarata nelle allocazioni di inizio stagione e l'abbiamo solo validata nei test di lunedì scorso. La nostra prassi e questa, perché tanto sappiamo che se i test in pista non dovessero validare i risultati delle nostre simulazioni, possiamo sempre fare ricorso alle mescole vecchie".

Pneumatici Michelin
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Michelin Technical Team
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Piero Taramasso
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Piero Taramasso, Manager Two-Wheel Michelin Motorsport
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