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Taramasso: "Cambiata l'anteriore dura per Portimao 2"

In occasione della prima gara stagionale in Algarve era stata utilizzata la soluzione asimmetrica che poi è stata messa da parte dopo i problemi in Austria, quindi nel weekend ci sarà una gomma simmetrica. Facendo un passo indietro a Misano, il responsabile della Michelin ha confermato che la scelta dell'anteriore dura fatta dai ducatisti era rischiosa.

Piero Taramasso, Michelin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il weekend di Misano è stato un grande concentrato di emozioni per la MotoGP. Non è stata solo l'ultima gara in Italia di Valentino Rossi, ma anche quella che ha portato Fabio Quartararo a conquistare il suo primo titolo iridato. Pecco Bagnaia ci ha provato a mantenere i giochi aperti almeno fino al Gran Premio dell'Algarve, ma per tenere la sua Ducati davanti a tutti ha scelto la gomma dura all'anteriore: un'opzione che lo ha reso velocissimo, ma che lo ha tradito a 5 giri dal termine, mandando a terra la sua Desmosedici GP alla curva 15 ed in fumo i suoi sogni iridati.

Del resto, il pilota piemontese non aveva opzioni. Poteva solo attaccare e sperare di rosicchiare qualche punto al rivale della Yamaha. Ci stava quindi che potesse rischiare anche con la scelta delle gomme per la gara, come ha confermato anche il responsabile della Michelin, Piero Taramasso, che ha tracciato un bilancio positivo per quanto riguarda il comportamento degli pneumatici francesi nel Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, trovando riscontri di questo anche nelle prestazioni.

"Quello di Misano è stato un weekend positivo per noi. Abbiamo avuto modo di girare in tutte le condizioni: bagnato, asciutto, misto e i tempi ed il feeling dei piloti sono stati sempre positivi. Sull'asciutto sono state utilizzate tutte le soluzioni che avevamo portato, ad eccezione della dura posteriore, perché le temperature erano troppo basse. Le altre cinque soluzioni però hanno funzionato tutte bene, quindi il bilancio è positivo", ha detto Taramasso a Motorsport.com

Le prestazioni lo confermano, perché è stato battuto il record sul giro in gara...
"Sì, lo ha migliorato Bagnaia. Ma il passo della gara è stato in generale molto veloce, poi c'è stata la caduta di Pecco e all'ultimo giro Marquez era primo con un buon margine, quindi non ha riaccelerato quando è uscito dall'ultima curva, altrimenti avrebbe battuto anche il record della distanza di gara. Ma è andata bene anche così, perché abbiamo visto una bella gara".

Dopo la gara, si è discusso tanto della scelta dell'anteriore dura di Bagnaia e Miller, visto che poi entrambi i ducatisti sono finiti a terra...
"I piloti della Ducati non hanno fatto una scelta azzardata, ma direi rischiosa. Ci hanno provato e gli è andata male, ma sono tutte cose da cui si può imparare tanto. Per la temperatura dell'asfalto ci poteva stare, perché non era così bassa, ma l'aria era fredda. Quando è così, non è mai una cosa buona per le gomme. Sono condizioni che incontriamo spesso a Le Mans o a Phillip Island: con il sole, la temperatura dell'asfalto sale, mentre quella dell'aria rimane bassa e questo complica il mantenimento della temperatura della gomma".

Tra l'altro sono caduti entrambi alla curva 15, la prima a sinistra dopo una sequenza di sei curva a sinistra...
"Quella è la curva più critica e lo avevamo visto durante l'arco di tutto il weekend, perché è stata quella in cui ci sono state più cadute. Dopo una lunga sequenza di curve a destra, il lato sinistro della gomma può essere un po' più freddo. Sono situazioni che si possono gestire, ma non è semplice, soprattutto quando devi farlo per tutta la distanza della gara. Secondo me sarebbe stato più semplice gestire un gomma un po' più morbida, che poteva dare un po' più di confidenza e magari accusare un decadimento nel finale, rispetto ad una gomma che non si scalda".

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Ma voi li avevate messi un po' in guardia sul rischio che si stavano prendendo?
"Non erano stati i soli a pensare a quella soluzione, c'erano anche altri piloti che stavano valutando la dura quando hanno visto che domenica c'era il sole. E' una soluzione che era stata utilizzata parecchio nella prima gara di Misano ed anche durante i test, quindi i piloti la conoscevano bene. Noi però lo abbiamo segnalato che sarebbe stato un rischio in questo caso. Del resto, Bagnaia poteva solo giocare all'attacco, mentre Quartararo poteva gestire ed essere più conservativo. Quelle erano le carte che avevano in mano ed è andata così".

Archiviata Misano, questo fine settimana si torna a Portimao, dove avete già corso all'inizio dell'anno. Ci saranno delle novità a livello di gomme?
"L'allocazione sarà praticamente la stessa, abbiamo modificato solamente l'anteriore dura, sostituendo quella asimmetrica con una specifica simmetrica. Le altre cinque opzioni sono identiche alla prima gara, perché ad aprile avevamo avuto dei buoni feedback. Al posteriore in gara erano state utilizzate la media e la dura. Per questo fine settimana non è prevista pioggia, con temperature comprese tra i 10 ed i 20 gradi, quindi dovrebbe esserci un po' più fresco rispetto alla prima corsa, quindi è possibile che qualcuno possa anche provare a scegliere la soft, anche se tra primavera ed autunno il clima è abbastanza simile a Portimao".

Passate da una gomma anteriore dura asimmetrica ad una simmetrica: sarà tutta come il lato più duro o come quello più morbido?
"E' fatta con la mescola più dura, quindi è un po' più rigida rispetto a quella della prima gara. Questa comunque è una gomma dura che funziona bene un po' dappertutto e che i piloti conoscono bene. In realtà, l'asimmetrica dura che avremmo dovuto portare qui è quella che aveva avuto problemi in Austria e che avevamo ritirato tra le due gare del Red Bull Ring, quindi abbiamo deciso di toglierla dall'allocazione anche qui per portare questa gomma che anche sul lato sinistro è dura come sul destro. Tra le altre cose, Portimao non è una pista troppo asimmetrica, infatti abbiamo una soluzione simmetrica anche al posteriore, che è la media".

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