Suzuki: sulla GSX-RR è arrivato un nuovo scarico doppio nei test in Qatar
La Casa di Hamamatsu continua in maniera incessante lo sviluppo della GSX-RR, che anche a Losail si è confermata molto competitiva con Alex Rins. Ecco un confronto con quello che era stato utilizzato fino a Sepang.
Dettaglio dello scarico della Suzuki MotoGP di Alex Rins
Suzuki MotoGP
La Suzuki continua ad essere la grande sorpresa dei test invernali della MotoGP. Dopo aver brillato nella tre giorni di Sepang, Alex Rins si è subito inserito tra i protagonisti anche nella giornata inaugurale di quelli in Qatar, dove tra due settimane scatterà la stagione 2019 con la prima gara dell'anno.
Lo spagnolo si è piazzato secondo, a poco più di un decimo dal miglior tempo della Yamaha di Maverick Vinales. Se il telaio è il punto fermo della GSX-RR, nei test dello scorso novembre a Valencia e Jerez ha esordito un nuovo propulsore, che ha continuato a dare risposte positive anche in Malesia.
Con la parte più importante del pacchetto che ormai pare definita, gli uomini della Casa di Hamamatsu hanno iniziato a lavorare più di fino e nella seconda giornata dei test collettivi di Sepang aveva già esordito una nuova carena, che sembra aver dato risposte molto positive.
Ieri è stata invece la volta di un nuovo scarico doppio che è stato portato al debutto sempre da Rins, che come si può notare dal confronto qui sotto è visibilmente differente rispetto a quello che era stato utilizzato fino ad un paio di settimane fa, avendo appunto un doppio terminale (a sinistra c'è quello nuovo, a destra quello standard). E in questo senso, bisogna ricordare, tra le altre cose, che la GSX-RR è la sola moto della classe regina insieme alla Yamaha a non avere uno scarico che sfoga sotto al codone. Soluzione che comunque è stata confermata anche in questo caso.
Dettaglio dello scarico di una Suzuki MotoGP
Photo by: Oriol Puigdemont
Pur senza aver stravolto i concetti della moto che lo scorso anno ha permesso alla Suzuki di conquistare ben nove piazzamenti a podio, la sensazione è che ad Hamamatsu non vogliano veramente lasciare più nulla al caso e far evolvere l'intero pacchetto con l'obiettivo di diventare una minaccia sempre più concreta al fantastico trio formato da Honda, Ducati e Yamaha, per dare la caccia a quella vittoria che ormai manca dalla gara di Silverstone del 2016.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments