Suzuki in top 10 a Jerez, Rins: “Sono orgoglioso della mia gara”
Joan Mir e lo stoico Alex Rins concludono il Gran Premio di Andalusia in top 10. Un ottimo risultato per la Suzuki, che punta a migliorare ancora a Brno, dove troverà un Rins recuperato dall’infortunio della scorsa settimana che ha complicato la gara di oggi.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo un deludente avvio di stagione con doppio ritiro, Suzuki si riscatta nel Gran Premio di Andalusia, seconda prova del mondiale MotoGP. Joan Mir e Alex Rins sono arrivati al traguardo in una gara complicata, portando a casa risultati e dati preziosi che serviranno per proseguire il lavoro di sviluppo e di progresso in vista dei prossimi appuntamenti.
Salta all’occhio il quinto posto di Joan Mir, ma ciò che stupisce è la decima posizione di Alex Rins, ancora convalescente dopo l’infortunio rimediato durante le qualifiche del Gran Premio di Spagna della settimana scorsa. Lo spagnolo #42 non era sicuro di riuscire a portare a termine la gara perché accusava forti dolori al braccio infortunato. Nonostante ciò, ha stretto i denti ed è riuscito a passare sotto la bandiera a scacchi chiudendo uno dei weekend più complicati della sua carriera.
“È stata una gara durissima – afferma Rins alla fine del Gran Premio di Andalusia – quando sono uscito dai box ho pensato che non a rei corso. Ho fatto una partenza incredibile, non so nemmeno io come, ma giro dopo giro mi faceva sempre più male. Volevo rientrare ai box, ma poi ho pensato a tutte le persone che mi sostengono e questo mi ha dato la forza di arrivare alla fine. Sono arrivato decimo e sono molto orgoglioso, per me questo risultato ha un grande valore perché penso che sia stata la gara più sofferta della mia vita e mi ha sorpreso la mia capacità di resistere”.
Rins potrà riposare un po’ prima di tornare in pista, la MotoGP infatti ripartirà a Brno fra due settimane, che il pilota sfrutterà per recuperare e per sottoporsi a nuovi esami di controllo: “Prima di tornare a casa andrò a Barcellona e farò una radiografia alla spalla. Se le cose non cambiano, non farò alcuna operazione. La frattura è piccola e composta, quindi lasceremo che si fissi da sola”.
Suzuki può vantare entrambe le moto in top 10, grazie anche all’ottimo quinto posto di Joan Mir: “Ci meritavamo di essere dove siamo, è stata una gara molto dura, abbiamo sofferto molto. La gara è stata più rapida e ci ha penalizzato un po’ non avere i dati della settimana scorsa. Davanti soffrivamo molto e diventava complicato sorpassare. Credo che il podio fosse stato vicino se avessimo sistemato questo problema”.
“Sono contento della quinta posizione – prosegue il maiorchino della Suzuki – so che ci sono state due rotture davanti a noi, ma il risultato va bene, anche perché abbiamo sofferto molto il caldo qui a Jerez. Quando arrivavo a mezzo secondo da Nakagami, era impossibile controllare l’anteriore, il grip era talmente basso che non si riusciva a fare nulla, la pressione delle gomme era altissima e quando mi avvicinavo a Nakagami si raffreddava l’anteriore. Così ho deciso di chiudere la gara senza rischiare”.
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