Suzuki, Brivio: "La squadra satellite? Difficile che si concretizzi prima del 2021"
Davide Brivio, team manager della Suzuki in MotoGP, ritiene improbabile di poter ottenere il via libera del costruttore giapponese per dare vita ad una squadra satellite nel 2020.
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Gold and Goose / Motorsport Images
Questo progetto, che è già stato discusso da diversi anni e che senza dubbio può essere interessante per la Casa giapponese, porterebbe all'arrivo in griglia di altre due GSX-RR, che insieme a quelle di Alex Rins e Joan Mir porterebbero il conteggio totale a quattro.
Lo status contrattuale delle cinque squadre satellite presenti sulla griglia di partenza (LCR, Pramac, Petronas, Tech 3 ed Avintia) rende Avintia l'unica struttura alla quale potrebbe essere fatta un'offerta, visto che ha un contratto di un anno (2019) con la Ducati e solamente un'opzione per il 2020. In ogni caso, la Suzuki non sembra considerarla un'alternativa valida.
La Dorna ha a disposizione altri due posti in griglia dopo la scomparsa della Marc VDS, ma per il momento li riserva allo Sky Racing Team VR46 se deciderà di fare il salto verso la MotoGP, cosa che non succederà comunque prima del ritiro dalle corse di Valentino Rossi.
Tra questo panorama e gli ostacoli che la Casa di Hamamatsu ha posto per fornire le risorse necessarie, appare difficile che questo secondo team possa vedere la luce almeno fino al 2021.
"Difficilmente potremo realizzare la struttura satellite prima del 2021. Siamo in trattativa con la casa madre, in modo da poter ottenere tutto il necessario a livello di logistica e di materiale per coprire le due moto in più, ma le cose procedono lentamente" ha detto Brivio a Motorsport.com.
La Casa della grande "S" celebrerà nel 2020 il centenario della sua costituzione e per il momento vuole concentrare i suoi sforzi sulla squadra ufficiale, che sta vivendo un momento di grande forma se guardiamo ai risultati di questa stagione.
Dopo la prima vittoria nella classe regina di Rins ad Austin ed il secondo posto di Jerez, lo spagnolo è secondo nel Mondiale, staccato di un solo punto dal leader Marc Marquez alla vigilia di un appuntamento sulla carta favorevole come Le Mans, che potrebbe offrire al #42 un'altra opportunità per salire sul podio.
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