Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Ultime notizie

Stoner: "Senza Marquez, la MotoGP non ha un leader"

Secondo Casey Stoner, l'assenza di Marc Marquez ha lasciato la MotoGP senza il suo "livello superiore".

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Honda Racing

Il dominatore degli ultimi anni, Marc Marquez, dovrà stare almeno ancora un mese a guardare per recuperare dall'infortunio al braccio destro rimediato durante il Gran Premio di Spagna, dopo che un tentantivo di tornare subito in sella per il Gran Premio d'Andalusia ha reso necessario un secondo intervento chirurgico.

La sua assenza ha quindi spianato la strada all'ascesa di diversi nomi nuovi, con Fabio Quartararo, Brad Binder e Miguel Oliveira che hanno centrato tutti la loro prima vittoria nella classe regina.

Tuttavia, l'inizio imprevedibile di questa stagione colpita dalla pandemia non ha impressionato il due volte iridato Casey Stoner, che pensa che in questo momento si stia notando l'assenza del "livello superiore" di Marquez sulla griglia.

Quando durante il podcast "In the Fast Lane" gli è stato chiesto se ritiene che l'assenza di Marc abbia diminuito il valore del campionato, Stoner ha detto: "Qui posso iniziare qualche polemica, ma sono completamente d'accordo".

"Senza Marc, onestamente, non c'è nessun leader al momento. E lo si vede dai risultati, dalle persone che salgono sul grandino più alto del podio".

"Marc era un chiaro leader ed ha portato il campionato ad un altro livello. Quando c'ero io, Valentino (Rossi), Jorge (Lorenzo) e Dani (Pedrosa) era sempre in testa al gruppo ad allungarlo. Al momento non c'è un pilota in grado di farlo, mostrando quello che andrebbe fatto ogni weekend, con grande costanza nel corso della stagione".

Leggi anche:

"Questa è una stagione molto condensata, con due gare su ogni circuito, quindi i piloti sentono che se hanno ottenuto un buon risultato nella prima, andranno bene anche la settimana successiva. E' una campionat molto diverso, che sta sconvolgendo un po' tutto".

Stoner ha aggiunto che il declino della Repsol Honda dopo l'incidente di Marquez, che ha visto la squadra crollare all'ultimo posto nella classifica team con il debuttante Alex Marquez ed il collaudatore Stefan Bradl, mostra quanto sia forte l'impatto del campione del mondo.

"Onestamente, penso che si possa vincere con qualsiasi moto in griglia al momento" ha detto. "Sono tutte molto simili, hanno solo alcuni tratti differenti nel modo in cui trovano la loro velocità".

"La grande differenza è che non c'è un leader a livello umano. Se non sei un leader, allora sei un inseguitore. E quindi hai bisogno di vedere che qualcuno è in grado di fare certe cose in moto per capire che puoi arrivarci anche tu".

"Non è una cosa facile. Ci sono passato in Ducati. Quando sono mancato, la Ducati ha faticato molto. Non mi definisco necessariamente un leader, ma non ho mai guardato al box accanto pensando che l'erba fosse più verde. Ho sempre pensato che quella fosse la moto con cui dovevo lavorare, cercando il modo per renderla veloce".

"Ed è esattamente quello che Marc. Non si preoccupa degli altri. Si preoccupa solo delle due cose, di essere veloce. Senza Marc, la Repsol Honda sembra aver perso un po' la strada e non riescie a mostrare cosa può fare la moto".

A Stoner è stato anche chiesto se ritiene che sia giusto che quest'anno venga assegnato un titolo iridato, visto che tutte le gare si svolgeranno in Europa e che ci sarà un certo numero di doppiette.

"Penso che sia fantastico che si sia tornato a correre. Così i team possono giustificare gli investimenti degli sponsor e questo è lo scenario migliore che possiamo immaginare in questo momento" ha detto.

"Sfortunatamente, però, ritengo che alcuni aspetti siano un po' opinabili".

"Per prima cosa, penso che definirlo campionato del mondo sia un po' difficile quest'anno, sai? Si corrono due gare sullo stesso circuito, e se la selezione delle piste è più adatta a qualcuno è davvero un grande vantaggio".

"Non viaggiare per il mondo ed assegnare un campionato del mondo è un qualcosa di cui non sono un grande fan. Ma è fantastico che i piloti possano correre piuttosto che stare a riposo tutto l'anno".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente MotoGP: le gomme hanno troppa influenza nei risultati?
Prossimo Articolo MotoGP: KTM arriva a Misano con più dati dei rivali

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia