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Stoner preoccupato per la sicurezza del Red Bull Ring

Casey Stoner tornerà in sella alla Ducati MotoGP tra meno di 10 giorni e l'australiano ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza della pista austriaca, specialmente per le vie di fuga in asfalto.

Casey Stoner, Ducati Team

Foto di: Ducati Corse

Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team
Casey Stoner, Ducati Team

Stoner, ha trascorso diversi giorni in Italia, dove ha preso parte a due giorni di test a Misano e poi partecipato alla World Ducati Week, ha posto alcuni dubbi sulle vie di fuga del tracciato austriaco, che il prossimo agosto ospiterà una gara del Mondiale.

"Mi preoccupano le vie di fuga in Austria. Alcune sono addirittura verniciata. Immaginate cosa può accadere se piove: il pilota non ha modo di ridurre la propria velocità. Anzi, il contrario. Dobbiamo concentrarci di più sulla sicurezza, perché la vita delle persone è preziosa, e on dare sempre la priorità alle prestazioni" ha detto il pilota di Southport in una dichiarazione rilasciata a Sky Italia.

Stoner è uno di quei piloti che conosce bene l'effetto che hanno alcune vie di fuga rispetto ad altre. Nella sua prima stagione in MotoGP (2006), quando correva con la squadra di Lucio Cecchinello, ne ha collaudate perecchie...

"Le vie di fuga in asfalto sono pericolose, come ha dimostrato l'incidente di Luis Salom a Montmelo. Non sono d'accordo con chi sostiene che si tratti di una misura di sicurezza, ma è solo un vantaggio per chi vuole frenare all'ultimo secondo e può andare lungo. E' solo per fare un piacere a loro, non ha nulla a che fare con la sicurezza" ha spiegato Stoner.

Quando il collaudatore della Ducati scenderà in pista in Austria, la Safety Commission avrà intanto valutato le proposte per le modifiche da apportare a Barcellona, soprattutto alla curva 12, il punto in cui è caduto Luis Salom.

Tante domande sull'ultima curva

L'unica squadra che non sarà presente ai test del 19 e 20 luglio è la Honda, non avendo ricevuto l'autorizzazione da parte della Ducati, che ha affittato il tracciato, a scendere in pista con la RC213V-S, la sua MotoGP stradale.

Tuttavia, sia Marc Marquez che Dani Pedrosa hanno avuto l'opportunità di girare lì pochi giorni fa, per prendere confidenza con il layout.

"A livello di sicurezza, la maggior parte del circuito è abbastanza buona, ma ho dei dubbi sull'ultima curva, dove Daniil Kvyat ha avuto l'incidente nelle qualifiche della F.1. Resta da vedere come sarà protetta con gli airfence quella zona. Fino a quando non ci correremo, non sapremo cosa migliorare" ha detto Marquez a Motorsport.com.

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