Stoner: "Che vinca o che perda, Lorenzo è un grande campione"

Casey Stoner è stato l'unico ed anche l'ultimo pilota capace di regalare il titolo iridato della MotoGP alla Ducati. Dopo di lui ci hanno provato in tanti: Valentino Rossi, Nicky Hayden, Andrea Dovizioso, Andrea Iannone ed ora è la volta di Jorge Lorenzo.

La Casa di Borgo Panigale, con Gigi Dall'Igna su tutti, ha fatto letteralmente i salti mortali per convincere lo spagnolo a vestirsi di Rosso e dare la caccia a quel titolo iridato che manca ormai da ben dieci anni.

Tra le altre cose, il maiorchino condivide qualcosa con Stoner: il suo capotecnico è infatti quel Cristian Gabarrini che ha contribuito alle vittorie dell'australiano sia in Ducati che in Honda.

Inoltre Lorenzo avrebbe voluto che Casey, che ora veste i panni di ambasciatore e collaudatore per la Ducati, gli facesse da analista di pista, anche se il due volte iridato ha preferito lasciare questo compito a Michele Pirro, visto che per lui è in arrivo il secondo figlio e che quindi non si voleva allontanare dall'Australia.

Un peccato, perché i due si erano presi molto bene in questi primi mesi di convivenza quando hanno avuto modo di lavorare insieme. Anzi, Stoner ha rivelato a MotoGP.com di aver rivalutato molto Lorenzo, che in passato non era esattamente tra i suoi colleghi preferiti.

"Jorge ha imparato tanto in questi anni. All'inizio non amavo il suo carattere e per me era un avversario. Ma ho cambiato completamente punto di vista su di lui conoscendolo. Una questione di rispetto reciproco, data dal fatto che lui rispetta tutti i suoi avversari; al di là dei risultati palesi, che vinca o che perda, per questo è un grande campione" ha detto Lorenzo.