Spoiler Ducati: in F1 cosa ne pensano? "Genera carico, il problema della FIM è dimostrarlo"
Motorsport.com ha chiesto ad alcuni ingegneri legati alla Formula 1 di analizzare lo spoiler che la Ducati ha montato sotto il forcellone, che al momento tiene in dubbio la vittoria di Andrea Dovizioso in Qatar.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La conclusione che hanno raggiunto è quella che riassume Toni Cuquerella, coordinatore degli ingegneri alla Ferrari nel 2015 e nel 2016, dopo aver lavorato per diverse altre squadre, tra le quali la BMW Sauber.
"E' chiaro che lo spoiler della Ducati genera carico aerodinamico. Ma è normale, ogni parte esposta della moto lo fa. In questo caso potrebbe aiutare a ridurre il 'drag' della moto. Si deve inoltre tener conto del fatto che l'effetto che genera influenza direttamente il posteriore. Essendo ancorato al forcellone, il flusso d'aria non deve passare attraverso altri elementi della moto. Il problema è che, in base a come è scritto il regolamento, è come aprire un vaso di Pandora, perché potrebbe non esserci un modo esplicito per proibirlo" ha spiegato l'ingegnere valenciano.
"La Federazione Internazionale (FIM) ora ha la necessità di chiarire la situazione. Sembra chiaro che la Ducati sia più avanti rispetto agli altri in materia di aerodinamica ed è stata molto abile ad interpretare le lacune presenti nelle regole" ha aggiunto Cuquerella, che attualmente lavora alla Mahindra in Formula E.
Sembra pensarla come lui anche uno degli aerodinamici della McLaren: "Ovviamente quel dispositivo genera carico aerodinamico. Probabilmente meno rispetto alle altre appendici della carena, ma ovviamente genera del carico aerodinamico" ha aggiunto uno degli ingegneri della squadra di Woking.
Il collegio dei commissari ha respinto il reclamo presentato da Aprilia, Suzuki, Honda e KTM, quindi una decisione in merito dovrà essere presa dalla Corte d'Appello entro la fine del mese. Ma è chiaro che ora si è scatenato un dibattito importante.
"In F1, 30 anni fa, l'aerodinamica ha avuto un impatto notevole sulle prestazioni delle monoposto. Nelle moto, il suo impatto è inferiore, quindi è normale che la FIM non sia così abituata a trattare con questo tipo di situazioni" ha aggiunto Cuquerella. "Ma anche in F1 ci sono stati di recente episodi in cui un buco regolamentare a creato un vantaggio ad alcune squadre che hanno saputo interprentarlo. Per esempio il doppio diffusore della Brawn GP nel 2009, o quello soffiato della Red Bull".
Nell'estate dello scorso anno, la GRand Prix Commission ha approvato una modifica, con il voto contrario della Ducati, che ha cercato di ridurre gli investimenti delle squadre sull'aerodinamica al fine di cercare di fermare l'escalation dei costi in quel settore.
Il fatto che lo spoiler ancorato al forcellone non sia riconosciuto dalle regole come parte aerodinamica della moto, ha generato il buco regolamentare nel quale la Casa italiana ha saputo destreggiarsi per ottenere il via libera formale. Quando ha riferito a Danny Aldridge, direttore tecnico della MotoGP, che la funzione per utilizzarlo anche con l'asciutto era quella di raffreddare la gomma, quest'ultimo ne ha convalidato il funzionamento.
"La FIM deve riformulare la regolamentazione tecnica, perché è evidente che la non sarà in grado di prendere ogni singola molto e portarla in galleria del vento per quantificare il carico aerodinamico generato da ciascun elemento. Non puoi proibire delle parti che generano carico se non puoi provare che lo generano. L'unica cosa che puoi fare è regolare alcune dimensioni" ha concluso Cuquerella.
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