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Smith: "Il telaio provato l'ultimo giorno è la via giusta per sviluppare la KTM"

KTM ha fatto miglioramenti nei test invernali di Sepang e Smith è soddisfatto: "In una pista lunga come Sepang abbiamo preso solo 1"9 di divario dal primo...".

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing

Il team KTM lascia Sepang, sede della prima tre giorni di test invernali della MotoGP, con impressioni positive riguardo la nuova RC16. Pol Espargaro e Bradley Smith hanno proseguito lo sviluppo della moto che, a quanto pare, ha fatto buoni passi avanti anche se i primi della classifica rimangono piuttosto lontani.

Il migliore dei piloti del team KTM ha chiuso le prove a 1"9 dal miglior tempo assoluto ottenuto dalla Yamaha M1 ufficiale di Maverick Vinales. Bradley Smith, al termine dell'utimo giorno di prove a Sepang, ha fatto un primo bilancio sull'andamento dei test della KTM.

Bradley, come sono andati i primi test invernali 2017 per KTM?
"Abbiamo fatto certamente buoni progressi e sono soddisfatto. Si sente che abbiamo fatto bei passi avanti e sia Pol che io abbiamo lavorato in una direzione molto simile per quanto riguarda l'assetto della moto. Ci sono cose che necessitano di miglioramenti, ma ci sono altre cose che se le compariamo con altre moto possiamo dire che siano molto competitive. Siamo riusciti a chiudere a 1"9 dal miglior tempo assoluto nei test di Sepang, uno dei tracciati più lunghi del calendario. KTM ha fatto un gran lavoro".

Avete capito dove intervenire per migliorare la moto in vista dell'avvio del Mondiale?
"Per capire realmente di cosa ha bisogno la moto per essere più competitiva penso dovremo aspettare i test di Phillip Island. Nella pista australiana ci sono più curve e un layout differente. Fino ad allora è difficile poter dire cosa dovremo migliorare con certezza. Inoltre in Australia dovremo capire il comportamento delle gomme, specialmente quella posteriore".

Come ti senti dal punto di vista fisico?
"Il ginocchio non è peggiorato nel corso dei tre giorni di prove in Malesia. Il lavoro che abbiamo svolto non mi ha messo in difficoltà, ora posso flettere il ginocchio e fare buoni movimenti. Magari potrò avere problemi nel correre, camminare e cose del genere, ma non riscontro più problemi nella guida di una MotoGP".

Che differenza c'è tra essere un pilota ufficiale di una casa come KTM e essere pilota privato com'è avvenuto sino allo scorso anno?
"Essere un pilota ufficiale è bello ma complicato. Le giornate sono più lunghe, penso di essere fortunato nell'aver tempo di mangiare alle 10 ogni sera. Ci sono un sacco di debrief, devo parlare molto con gli ingegneri, devo leggere i dati, imparare, capirli e interpretarli. Ci sono giorni in cui puoi spendere ore in una riunione, ma il giorno dopo potresti trovarti più veloce di un secondo rispetto a quello precedente. Mi ero sempre chiesto come facevano i miei colleghi. E' davvero bello ora. Poi possiamo provare tante cose nuove. Alcune funzionano, altre no. Sino a ora le informazioni che Pol e io stiamo dando al team stanno rendendo la moto più veloce di giorno in giorno".

Avete provato diversi telai a Sepang. Con quale ti sei trovato più a tuo agio?
"Abbiamo provato il terzo telaio. Per quanto mi riguarda il telaio 2017 è un passo avanti. Sono contento di quello e voglio continuare in quella direzione, dunque non mi devo più preoccupare degli altri due. Il nostro piano è girare a Phillip Island con il telaio 2017 e continuare a sviluppare quello. Il nostro obiettivo è sempre quello di far girare la moto. E' la cosa più importante al momento. Far girare la moto è il nostro obiettivo e dobbiamo lavorare in quella direzione per trovare il limite".

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