Silverstone, Libere 2: Dovizioso porta la Ducati davanti a tutti, ma Honda e Yamaha sono veloci
Il forlivese centra un ottimo tempo con gomma soft al posteriore e stacca di 4 decimi Lorenzo a parità di moto. Crutchlow si esalta e chiude 2° a pochi millesimi da Dovizioso. Terzo Vinales con la prima Yamaha ufficiale.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Sul tracciato di Silverstone, sede del Gran premio di Gran Bretagna 2018 di MotoGP, il muro del 2'02" è caduto nel secondo turno di libere della classe regina del Motomondiale grazie a un ottimo giro di Andrea Dovizioso, che ha portato la sua Ducati in vetta alla classifica generale di giornata.
Il forlivese ha fermato il cronometro in 2'01"385, migliorando il suo riferimento precedente di quasi 8 decimi grazie a una gomma posteriore soft nuova. Nell'arco delle Libere 2 Andrea ha lavorato molto con una gomma posteriore soft usata, ma sembra che per la gara possa preferire una media (in caso non piova...) per l'eccessivo degrado di quella soffice.
Dietro al ducatista c'è un suo ex compagno di squadra: Cal Crutchlow. Il britannico, fresco di rinnovo con Honda HRC, ha sfiorato la prima posizione ma si è dovuto accontentare della seconda per appena 5 millesimi di secondo. Cal è stato molto bravo a sfruttare la gomma soft al posteriore e firmare un quarto settore da urlo, che lo ha portato vicino a Dovizioso.
La Top 3 è completata da Maverick Vinales, bravo a portare la prima Yamaha M1 ufficiale molto vicina alle prime due posizioni. Questa prestazione del pilota spagnolo mostra come le moto di Iwata siano decisamente a proprio agio sulla pista britannica, riasfaltata di recente e, dunque, capace di conferire alle moto un grip maggiore.
Marc Marquez, a differenza di quanto fatto nel corso della mattina, ha fatto una simulazione di Qualifica ma non è andato oltre il quarto posto, staccato di 144 millesimi di secondo da Dovizioso. Marquez è comunque riuscito a precedere la Ducati di Jorge Lorenzo. Il maiorchino ha provato tutte le gomme anteriori per cercare quella che potesse conferirgli una maggior confidenza in ingresso curva, ma sembra non aver trovato la strada giusta.
Jorge è poi apparso molto nervoso nel corso delle Libere 2 anche con i propri meccanici, lamentandosi del segnale di rientro al box troppo simile a quelli Pramac e del compagno di squadra Dovizioso. Sesta posizione invece per un Jack Miller in grande spolvero. L'australiano del team Pramac è stato con i migliori per tutta la giornata e la sesta posizione finale è lo specchio dell'ottimo lavoro fatto oggi. Inoltre, sul giro secco, è riuscito a restare in contatto con Lorenzo: tra i due ci sono appena 37 millesimi.
La seconda Yamaha M1 in classifica è quella privata del team Tech3 affidata a Johann Zarco, settimo davanti alla M1 ufficiale di Valentino Rossi. Il "Dottore" ha proseguito a lavorare in ottica gara, ma sul giro secco ha fatto più fatica rispetto a stamattina e al suo compagno di squadra. Il suo divario da Dovizioso è di quasi 8 decimi.
In nona posizione troviamo un altro italiano, Andrea Iannone, in sella alla prima Suzuki. Il pilota di Vasto è riuscito a rientrare nei primi 10 e questo è un buon segnale in ottica Qualifiche. Top 10 completata dalla Ducati di Alvaro Bautista, fresco dell'annuncio con cui ha ufficializzato il suo passaggio in Superbike a partire dal 2019, dove correrà con il team ufficiale Ducati.
Danilo Petrucci ha dovuto togliere il gas all'inizio del suo ultimo giro lanciato per un problema che ha rallentato anche Maverick Vinales. Lo spagnolo stava per essere disarcionato dalla sua M1, in quel momento letteralmente imbizzarrita dopo l'uscita da una curva. Per questo il pilota Pramac ha compromesso il suo tentativo ed è solo 12esimo. Buona invece la 14esima piazza di Franco Morbidelli, che ha sfiorato la Top 10 per un paio di decimi.
Da segnalare la brutta caduta di Tito Rabat alla Curva 12. Lo spagnolo è stato autore di una scivolata quasi interminabile. La sua Ducati si è rovinata molto, ma lui - fortunatamente - non ha subito alcun danno fisico.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 16 | 2'01.385 | 175.010 | |||
2 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 16 | 2'01.390 | 0.005 | 0.005 | 175.002 | |
3 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 18 | 2'01.446 | 0.061 | 0.056 | 174.922 | |
4 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 17 | 2'01.529 | 0.144 | 0.083 | 174.802 | |
5 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 14 | 2'01.782 | 0.397 | 0.253 | 174.439 | |
6 | 43 | Jack Miller | Ducati | 16 | 2'01.819 | 0.434 | 0.037 | 174.386 | |
7 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 16 | 2'01.962 | 0.577 | 0.143 | 174.182 | |
8 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 16 | 2'02.152 | 0.767 | 0.190 | 173.911 | |
9 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 17 | 2'02.231 | 0.846 | 0.079 | 173.798 | |
10 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 18 | 2'02.448 | 1.063 | 0.217 | 173.490 | |
11 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 18 | 2'02.515 | 1.130 | 0.067 | 173.395 | |
12 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 16 | 2'02.616 | 1.231 | 0.101 | 173.253 | |
13 | 53 | Tito Rabat | Ducati | 14 | 2'02.704 | 1.319 | 0.088 | 173.128 | |
14 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 15 | 2'02.759 | 1.374 | 0.055 | 173.051 | |
15 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 17 | 2'02.864 | 1.479 | 0.105 | 172.903 | |
16 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 14 | 2'02.938 | 1.553 | 0.074 | 172.799 | |
17 | 38 | Bradley Smith | KTM | 15 | 2'02.974 | 1.589 | 0.036 | 172.748 | |
18 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 16 | 2'03.293 | 1.908 | 0.319 | 172.301 | |
19 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 17 | 2'03.591 | 2.206 | 0.298 | 171.886 | |
20 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 15 | 2'03.810 | 2.425 | 0.219 | 171.582 | |
21 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 14 | 2'04.178 | 2.793 | 0.368 | 171.073 | |
22 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 15 | 2'04.223 | 2.838 | 0.045 | 171.011 | |
23 | 76 | Loris Baz | KTM | 16 | 2'04.773 | 3.388 | 0.550 | 170.257 | |
24 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 13 | 2'05.212 | 3.827 | 0.439 | 169.661 |
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