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Sepang, Libere 1: Pedrosa guida i "fantastici quattro"

Subito tempi velocissimi per le Honda e le Yamaha, con a seguire nell'ordine Lorenzo, Marquez e Valentino

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Repsol Media

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team and Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Scott Redding, Marc VDS Racing Team Honda
Andrea Iannone, Ducati Team
Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP
Stefan Bradl, Aprilia Racing Team Gresini

Dopo la tesissima conferenza stampa di ieri, finalmente a Sepang si sono accesi i motori per la prima sessione di prove libere del Gp della Malesia e bisogna dire che le Honda e le Yamaha ufficiali sono partite decisamente a razzo, approfittando anche della famigerata nube che ha abbassato leggermente le temperature rispetto al passato.

Non a caso, il 2'00"412 con cui Dani Pedrosa ha messo la sua RC213V davanti a tutti è distante di appena sette decimi dalla pole position dello scorso anno. Ma è impressionante la facilità con cui lo spagnolo ed i suoi inseguitori hanno girato senza particolari problemi sul passo del 2'00" basso o 2'01" alto.

Gruppetto degli inseguitori che è capitanato dalla M1 di Jorge Lorenzo, che ha pagato un gap di 210 millesimi sul connazionale, precedendo di 124 l'altra Honda di Marc Marquez. Leggermente più indietro, ma non troppo, troviamo il leader della classifica iridata Valentino Rossi: il "Dottore" è staccato mezzo secondo dalla vetta, ma sul passo sembra essere più vicino agli altri big.

In generale è stata una sessione favorevole alla Honda, visto che in quinta e sesta posizione troviamo Scott Redding e Cal Crutchlow. In particolare è curioso che quest'ultimo sia riuscito ad ottenere il suo tempo utilizzando una gomma dura al posteriore. Il portacolori della Honda LCR però è anche incappato in una caduta nella fase centrale del turno.

Dopo il grande exploit di Phillip Island, è iniziato un po' in salita invece il weekend in casa Ducati: Andrea Iannone è solamente in settima posizione, distanziato di 1" dalla vetta e non è parso particolarmente soddisfatto della messa a punto della sua GP15. E' andata anche peggio ad Andrea Dovizioso, decimo a 1"5. Entrambi però hanno girato a parità di gomma con i big.

Discorso diverso per la Ducati "Open" e la Suzuki di Aleix Espargaro, che si sono inserite tra le due Rosse, ma che per farlo hanno fatto ricorso alla gomma soft al posteriore. Una scelta dettata dal fatto che per pomeriggio e per domani c'è una previsione abbastanza alta di pioggia, quindi essere nella top ten in FP1 potrebbe rivelarsi molto importante in ottica Q2.

Subito fuori dalle prime dieci posizioni c'è la Ducati Pramac di Danilo Petrucci, più lenta di appena 45 millesimi rispetto alla GP15 di Dovizioso. Forse ci si aspettava qualcosina di più del 12esimo posto da Maverick Vinales, essendo il pilota della Suzuki reduce da una gara da protagonista in Australia, con tanto di conquista del titolo di "Rookie of the Year".

Molto staccate per ora le due Yamaha Tech 3, con Pol Espargaro e Bradley Smith che hanno occupato solamente la 13esima e la 15esima piazza. Buono invece il 14esimo tempo dell'Aprilia RS-GP di Stefan Bradl, che continua a confermare i suoi progressi. Nel box della Casa di Noale però va segnalara anche la scivolata di Alvaro Bautista.

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