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Rossi: "Yamaha? Grande potenziale se la MotoGP è la priorità"

Il "Dottore" ha trovato aspetti positivi e meno sulla M1 2020, ma ha ancora una volta sottolineato il cambio di mentalità della Yamaha: "Se la MotoGP è la sua priorità, ha un potenziale enorme"

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il futuro di Valentino Rossi è cominciato oggi. Se è vero che la decisione tra continuare a correre in MotoGP o smettere dipenderà dalle sue prestazioni, anche solo la prima presa di contatto con la Yamaha M1 2020 ha un peso specifico importante.

Oggi a Sepang, infatti, è salito per la prima volta su quella che dovrebbe essere la versione 2020 della moto di Iwata. Il lavoro è stato in parte rallentato dalla pioggia, ma il "Dottore" si è comunque dato fare, chiudendo decimo e trovando punti positivi e negativi del suo nuovo prototipo, come è normale che sia nel primo giorno di test.

"E' stata una giornata abbastanza positiva. Ha piovuto un po', quindi non siamo riusciti a finire il nostro programma. Però abbiamo fatto più di 50 giri, lavorando sulla M1 in versione 2020, una moto abbastanza differente sia a livello di telaio che di motore rispetto a quella dei test precedenti" ha detto Valentino.

"Sotto certi aspetti siamo già competitivi, però sotto altri siamo un po' peggio dell'anno scorso, nel senso che ancora non riusciamo a sfruttare tutto il nostro potenziale. Comunque credo che sia normale, perché è solo il primo giorno di lavoro per tutti" ha aggiunto.

 

Diversi colleghi hanno detto di aver faticato ad adattarsi alla nuova gomma posteriore introdotta dalla Michelin, che richiede uno stile di guida leggermente diverso. Questo problema però non sembra aver colpito il pesarese, che la apprezza.

"La nuova gomma è un passo avanti. Secondo me è meglio, perché c'è più grip, ma è un po' quello che avevamo visto nei test dell'anno scorso. Però sembra che vada bene, perché vanno tutti più forte e infatti i tempi sono già stati molto buoni. Io comunque mi trovo bene, a me piace".

L'altra novità nel box, anche se ormai forse non se ne può più parlare così, è il capo tecnico David Munoz, che ha già mostrato progressi rispetto alle prime due uscite di fine 2019 a Valencia e Jerez.

"Mi trovo bene con David. Ha studiato molto durante l'inverno ed ha provato a capire tante cose. Penso che sia molto preparato e oggi abbiamo lavorato bene. Ovviamente dobbiamo cercare di sfruttare al massimo questi sei giorni di test per arrivare pronti alla prima gara".

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La cosa abbastanza evidente anche da fuori è che la Yamaha non stia lesinando i suoi sforzi, come dimostrato dalle tre moto presenti sia nel box di Rossi che in quello di Maverick Vinales. Pensiero che sembra condiviso anche dal nove volte iridato.

"Mi sembra che dall'estate scorsa siano cambiate un po' di cose in Yamaha, che ora sta lavorando nella direzione giusta e si sta impegnando. Questo è positivo. E' normale che ci vorrà un po' di tempo, ma io credo che la Yamaha abbia un grande potenziale se il programma MotoGP diventa la sua priorità".

"Diciamo che gli ultimi anni, soprattutto il 2017 ed il 2018, erano stati molto difficili. Adesso sembra che finalmente la MotoGP sia di nuovo importante per la Yamaha. Questo è positivo, ma poi bisogna vedere se effettivamente i risultati saranno migliori" ha concluso.

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Casco di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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