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Rossi ringrazia Dall'Igna, ma il 2022 rimane un rebus

Il direttore generale di Ducati Corse aveva aperto alla possibilità del "Dottore" su una delle Desmosedici GP del Team VR46. Il pesarese si è detto lusingato, ma ha spiegato che il suo futuro dipende da tanti fattori e che il favorito per quella moto rimane Bezzecchi.

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

MotoGP

Questa mattina è stato annunciato l'accordo tra il Gresini Racing e la Ducati per una fornitura biennale in MotoGP e ci si attendeva che su quella scia sarebbe stato ufficializzato anche quello tra i nuovi arrivati della VR46 e la Casa di Borgo Panigale. Per quest'ultimo però bisognerà attendere ancora qualche giorno, come da ammissione dello stesso Valentino Rossi.

Il "Dottore" ha spiegato che le moto della sua squadra saranno annunciate la settimana prossima, anche se ormai non ci sono più grossi dubbi sul fatto che saranno delle Desmosedici GP. Se suo fratello Luca Marini sembra già certo del posto, il nome del suo compagno è ancora in via di definizione, anche se il grande favorito è sicuramente Marco Bezzecchi.

"Non è ancora deciso sinceramente, vediamo. A noi piacerebbe continuare con il nostro progetto, quindi avere dei piloti italiani e dell'Academy. Al momento Bezzecchi è quello in cima alla lista, però bisognerà vedere anche come vanno le gare e quello che vuole fare lui. Nei prossimi giorni sapremo la moto, penso tra la Germania ed Assen, poi vedremo per i piloti", ha spiegato Valentino.

Il futuro dello stesso pesarese è ancora in bilico, perché durante la pausa dovrà decidere se continuare o appendere il casco al chiodo. In una recente intervista concessa a GPOne.com, Gigi Dall'Igna ha tenuto la porta aperta ("Bisogna lasciargli fare ciò che vuole, per quello che rappresenta") quando gli è stato domandato cose ne pensasse della possibilità che il nove volte iridato corresse su una delle Ducati della sua squadra.

Messaggio che è stato riferito oggi al diretto interessato, che ha replicato così: "Sinceramente, al momento non lo so. Bisognerà vedere un sacco di cose, anche i risultati di queste due gare. Però è bello sapere che Dall'Igna ha detto così, mi fa molto piacere. Però non lo so, vedremo nelle prossime settimane come si evolve la situazione".

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Per guadagnarsi un futuro in MotoGP però c'è da fare bene nel presente, a partire dal Gran Premio di Germania di questo fine settimana al Sachsenring.

"Correre in Germania è sempre molto interessante, perché il layout della pista è molto particolare, è praticamente tutto a sinistra. E' sempre molto difficile essere veloci, poi ci sono temperature molto alte e non ricordo mai che ci fosse stato così tanto caldo al Sachsenring in passato. Siamo venuti via da Barcellona con un buon passo anche nei test, quindi vedremo il nostro livello in questo weekend".

Poi sarà la volta di Assen, una pista che ama, quindi una buona occasione per provare a lasciare un segno prima di prendere una decisione.

"Assen è una pista fantastica, mi piace moltissimo. E' una pista dove in passato sono andato fortissimo, quindi è una buona occasione per cercare di fare un bel risultato. Poi arriva in un momento della stagione importante, perché è prima della pausa. E' sempre bello andare ad Assen, ma vediamo prima come andrà qui, perché adesso ci sono due gare di fila su due piste che conosco molto bene, quindi vediamo cosa riusciremo a fare".

Nonostante non stia vivendo un momento esattamente idilliaco tra il recupero dall'infortunio ed una Honda al di sotto delle aspettative, Rossi indica Marc Marquez come favorito su una pista che lo ha visto sempre vincente da quando corre in MotoGP.

"Direi che Marquez è il favorito, perché negli ultimi anni ha sempre vinto. E' una delle sue piste preferite, dove va più forte. Bisognerà vedere anche come sta e quanto potrà essere competitivo. Poi gli altri sono quelli che sono davanti in campionato e che stanno andando forte, quindi Quartararo, Oliveira, Bagnaia, Miller e bisognerà vedere Vinales, che aveva fatto una bella gara l'ultima volta che siamo venuti qui. Ma è da due anni che non veniamo qua, una vita, quindi bisognerà vedere un po' tutto".

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