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Rossi punge Zarco: "Questa non è la Moto2...". Ma Johann non ci sta!

Il "Dottore" non ha gradito l'attacco ricevuto dal francese alla curva 3, perché i due hanno rischiato il contatto. Il rookie però gli ha replicato con grinta: "Questa è la MotoGP, dovevo fare così perché avevo la possibilità di passare".

Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Ra
Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3
Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3

"Zarco deve stare attento, questa non è la Moto2 e non si può sorpassare così". Valentino Rossi ha mandato un messaggio forte e chiaro al rookie francese alla conclusione del GP of the Americas della MotoGP.

I due sono arrivati davvero ad un soffio dal fare un incidente quando al settimo giro il francese ha attaccato con grinta il "Dottore" alla curva 3, obbligandolo a tagliare una curva e ad incappare in una penalità per questo.

"Credo che Zarco sia entrato in ritardo, quindi bisognerebbe che stia un po' più attento. Un conto è essere aggressivi e un altro entrare quando ormai l'altro ha già impostato la curva. Le possibilità erano due: o andavo dritto o ci toccavamo e ci stendevamo tutti e due" ha aggiunto.

Il francese della Yamaha Tech 3, autore di un'altra gara da protagonista conclusa al quinto posto, però sembra vederla in maniera opposta. Nel senso che era obbligatorio provarci, proprio perché ora corre in MotoGP e non più in Moto2.

"Questa è la MotoGP. Dovevo fare così, perché avevo la possibilità di passare. Se inizio a domandarmi se ce la faccio o meno, posso sbagliare. Era necessario farlo e basta" ha detto il due volte iridato della Moto2.

Poi ha dato la sua versione dei fatti: "Non era stato veloce alla curva 2, perché aveva commesso un errore alla curva 1, quindi ho capito che c'era l'opportunità di passarlo alla curva 3. Ho deciso di attaccarlo ed è stata una manovra un po' al limite, ma credo ok".

Un piccolo rammarico in realtà c'è, ma è legato al distacco dai primi due: "La cosa peggiore è che abbiamo un po' perso contatto con le due Honda, anche se lui poi è riuscito a riprenderli. Io purtroppo non sono riuscito a seguirlo. Però penso che sia stata una normale situazione di gara e che queste cose possano succedere".

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