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Rossi: "Più chance gli Azzurri o io con gli spagnoli? Siamo lì!"

Valentino la butta sui temi calcistici alla vigilia del weekend di Assen e spiega che la vittoria di Barcellona è stata molto bella ed importante dal punto di vista psicologico. Ma qui si riparte ancora una volta da zero...

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Il vincitore della gara Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della gara Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della gara Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Dani Pedrosa, Repsol Honda
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Marc Marquez, Repsol Honda Team

Dopo una pausa di tre settimane, da domani la MotoGP torna in pista ad Assen e nel paddock del tracciato olandese si respira un po' anche l'aria degli Europei di calcio. Come se non bastasse, lunedì si giocherà una sfida che è un grande classico dell'ambiente del Motomondiale, ovvero Italia-Spagna. Inevitabile quindi chiedere a Valentino Rossi se ritiene che abbiano più speranze di spuntarla gli Azzurri o lui in questo fine settimana.

"Più o meno siamo lì, nel senso che sulla carta la Spagna è più forte dell'Italia, però il calcio non è uno sport che si decide a tavolino. Noi abbiamo vinto con il Belgio, che sembravamo spacciati, e invece abbiamo perso con l'Irlanda. La Spagna è un po' avvantaggiata, ma è una partita secca e l'Italia è abituata a dare il meglio in quelle. Anche loro però. E' tutto aperto, poi è sempre bello vedere la Nazionale" ha detto il "Dottore" subito dopo la conferenza che ha aperto il weekend.

Parlando della pista poi ha sottolineato come la vittoria di Barcellona sia stata una delle migliori della sua carriera: "E' stata una delle vittorie più belle per come è venuta. Non ho solo vinto, ma è stata una gara molto convincente, perché sono riuscito a risalire da dietro. Negli ultimi giri sono andato molto forte ed è stata una bellissima gara. E' stata importante poi perché è arrivata dopo aver rotto al Mugello".

Inoltre anche dal punto di vista psicologico è stata fondamentale, perché finalmente è riuscito a sbloccare una decima vittoria: "E' stata una sensazione speciale, perché dieci vittorie sulla stessa pista sono tante. Poi c'era il decimo Mondiale che l'anno scorso non è arrivato per un pelo. La decima vittoria al Mugello che era alla portata e invece si è rotta la moto. Psicologicamente quindi è stata molto importante, però sarà più importante andare forte domenica che aver vinto dieci volte a Barcellona".

Da questo infatti vorrebbe ripartire per vivere un grande weekend anche ad Assen: "Sarebbe bello continuare così anche qua, dove l'anno scorso ho vissuto uno dei weekend più belli della stagione: avevo fatto la pole e poi comunque riguardando i turni sono sempre stato davanti fin dall'inizio. Bisogna vedere soprattutto come vanno le Michelin, ma questa era una pista su cui sono sempre andate bene anche in passato. Noi tre che siamo davanti siamo sempre molto vicini, quindi a volte basta un dettaglio o una modifica per fare la differenza. Speriamo di essere bravi anche in quello. Senza dimenticare la variabile meteo: speriamo che sia asciutto o che se è bagnato lo sia del tutto".

Lo scorso anno ci furono grandi polemiche per il contatto tra lui e Marc Marquez all'ultima chicane ed ora quel tratto di pista è stato leggermente modificato: "E' cambiata un pochino rispetto all'anno scorso: c'è più asfalto nella via di fuga, quindi per la sicurezza penso che sia meglio. In ogni caso la pista ha un limite, perché c'è un cordolo interno e quindi bisogna cercare di stare entro quel limite. E' sempre stata un bel posto per superare, anche prima della battaglia con Marquez. Ricordo che una volta Capirossi mi superò lì all'ultimo giro in 250. Sicuramente se ci sarà un ultimo giro ravvicinato sarà interessante".

Quando poi gli è stato chiesto se ha apprezzato la pausa lunga tra Barcellona ed Assen (che si ripeterà anche in vista del Sachsenring), ha concluso: "Ci sono i pro ed i contro. Io personalmente sono stato contento della settimana extra che c'è stata tra Barcellona ed Assen, perché era da marzo che non ci riposavamo mai. Abbiamo fatto anche due gare di fila, quindi una settimana ci stava. Ora un'altra in più tra l'Olanda ed il Sachsenring non ci voleva, perché ti riposi, ma poi è anche difficile ritornare con quella tensione mentale che invece hai quando corri una settimana si ed una settimana no, perché diventa una piccola vacanza. Però alla fine non è che cambia tanto".

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