Rossi: "Mi piace come sta lavorando Yamaha. Bene anche Munoz"
Al "Dottore" sono piaciuti il nuovo step di motore ed il telaio evoluto introdotti nei test di Valencia, quindi ha avuto parole d'elogio per la Yamaha, ma anche per il nuovo capo tecnico David Munoz.
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
La voglia di voltare pagina era davvero tanta dopo un 2019 da dimenticare, quindi non c'è da stupirsi se Valentino Rossi si è dedicato anima e corpo alla versione 2020 della M1 che la Yamaha gli ha messo a disposizione nella prima giornata dei test collettivi di MotoGP a Valencia.
Il pesarese ha concluso la giornata al nono posto, distanziato di otto decimi dal miglior tempo di Fabio Quartararo, ma ha completato 73 giri, la maggior parte dei quali sulla M1 che montava un nuovo step di motore, ma presentava anche un telaio leggermente evoluto ed una forma differente di airbox e cupolino.
"Sono salito sulla moto nuova e per il 90% del tempo ho girato con quella perché mi sono trovato bene. Non abbiamo fatto troppi 'back to back' e siamo già sulla via per il 2020. E' una moto leggermente diversa sia a livello di telaio che di motore, ma come primo feeling siamo già messi abbastanza bene" ha spiegato Rossi a fine giornata.
Il motore non è ancora quello definitivo che sarà sulla moto dell'anno prossimo, ma sembra che la direzione presa per lo sviluppo sembra essere quella giusta. Al "Dottore", infatti, sembra piacere il modo in cui sta lavorando la Casa di Iwata.
"Le idee per lo sviluppo sono buone. Bisogna cercare di andare un po' più forte sul rettilineo, ma anche di migliorare l'erogazione fuori dalle curve e l'impressione non è male. Siamo un pochino più veloci e anche questo motore è uno step di passaggio, perché arrivera ancora qualcosa. Anche come erogazione però non è male e questo è importante per le gomme. Però mi piace come sta lavorando la Yamaha. Per prima cosa sta lavorando e questo già è positivo. Poi c'è meno confusione rispetto agli anni scorsi e il programma è più chiaro".
Oggi non c'erano novità solamente tecniche nel box. Una delle più importanti era infatti la presenza del nuovo capo tecnico David Munoz. La prima presa di contatto è stata positiva, anche se il 9 volte iridato ha detto che bisognerà dargli un po' di tempo, perché comunque lui era abituato a lavorare sulla Moto2.
"Ci siamo trovati bene, ma ci vuole tempo perché devono cambiare un po' di cose naturalmente. Il primo approccio comunque è stato positivo, ma me lo aspettavo perché lo conosco, perché lavorava nel nostro team (Sky Racing Team VR46, ndr). Ha lavorato bene anche con il resto del team, ma è ancora molto presto. L'organizzazione del lavoro rimarrà simile, ma deve un po' studiare perché questa moto è diversa da una Moto2. Questi test quindi per noi sono importanti".
"Però è bello perché ci sono delle nuove motivazioni e dei nuovi automatismi che devono mettersi a posto. Nell'ultima ora abbiamo lavorato anche sul setting e sono riuscito ad essere abbastanza veloce pure con le gomme usate, che è molto importante" ha aggiunto.
Infine, gli è stato domandato anche del forcellone in carbonio, visto che Maverick Vinales sembra intenzionato a scartarlo: "Il forcellone in carbonio l'ho già usato anche in alcune gare. Non fa tantissima differenza, ma a me piace, infatti abbiamo deciso di tenerlo. Per adesso l'abbiamo accantonato e non so se domani lo proverò, però è una cosa interessante da valutare per l'anno prossimo".
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