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Rossi: "Il motore nuovo non va tanto più forte, ma è il primo step"

Il "Dottore" ha spiegato di aver affrontato il test di oggi senza troppe aspettative, perché era solo il primo prototipo della M1 2020 e che quindi si aspetta novità più succose nelle prossime uscite. Però ha trovato dei setting interessanti in chiave 2019.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Motogp.com

Dopo una giornata nella quale la Yamaha gli aveva messo a disposizione tante cose da provare (un motore, una carena ed un codone), ci si aspettava di trovare un Valentino Rossi sorridente alla conclusione dei test di Brno, invece il "Dottore" ha dato quasi la sensazione di essere un pochino deluso.

Il pesarese ha chiuso la giornata al sesto posto, staccato di poco meno di quattro decimi dal miglior tempo di Fabio Quartararo. Lui stesso ha ammesso che non si aspettava grandi rivoluzioni, ma il primo prototipo del motore 2020 per il momento non sembra aver regalato un grande passo avanti.

 

"Non era questo il giorno in cui dovevamo fare la differenza. Avevamo un po' di cose da provare, ma niente di che. Ci saranno degli altri test, quello di Misano e poi quelli di novembre e dicembre. Lì secondo me potremo avere qualcosa di più chiaro per l'anno prossimo" ha detto Valentino, sottolineando che secondo lui gli aggiornamenti più sostanziosi arriveranno nelle prossime uscite.

Parlando della prima base della M1 2020, poi ha proseguito: "Avevamo il primo prototipo della moto del 2020, però non c'erano tante differenze. Cambiava un pochino il motore, ma soprattutto abbiamo lavorato con il setting e la distribuzione dei pesi per avere un po' più grip. C'è tanto lavoro da fare su tutto, perché anche il motore non è che va tanto più forte, però è solo il primo prototipo. Diciamo che ci ha dato qualcosina, ma a noi serve qualcosona".

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Le indicazioni migliori però sembrano essere quelle che ha raccolto in chiave 2019: "Abbiamo lavorato con la moto 2019 e alla fine abbiamo trovato qualcosa dei setting abbastanza buoni e siamo andati anche abbastanza forte, quindi non è male. Sono set-up che possiamo provare ad usare anche in Austria, anche se forse non è la pista migliore per noi".

Sulla M1 però si sono viste anche delle altre novità, sulle quali però non si è sbilanciato troppo: "Abbiamo provato un codone nuovo, una carena pensata per cercare di far impennare meno la moto. Ci sono delle cose positive e delle cose negative, però è stato già buono provare qualcosa di importante. Abbiamo provato anche delle gomme che vanno molto bene, ma quelle sono per l'anno prossimo".

Informazioni aggiuntive di Gerald Dirnbeck

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