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Rossi: "Il finale del Mondiale 2015? Rifarei tutto. Sarò più difficile da battere"

Valentino Rossi torna sul finale di stagione 2015 e afferma che si sente fortificato dopo quanto accaduto a Valencia. Sul contratto con Yamaha: "Potrei rinnovare per un anno ma è complicato. Mi devo adeguare agli altri".

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

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Michelin Sport

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
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All'avvio del Motomondiale 2016 mancano meno di due settimane e Valentino Rossi si sta preparando per farsi trovare pronto e, magari, cercare di ripetere lo strepitoso avvio di stagione 2015 che lo portò in fuga nel Mondiale Piloti, poi perso - non senza polemiche - nell'ultima gara al Ricardo Tormo di Valencia. 

Dopo quanto accaduto tra il nove volte iridato e i suoi rivali principali, Jorge Lorenzo e soprattutto Marc Marquez, nel 2016 sarà difficile vedere atteggiamenti amichevoli tra i tre che dominano di fatto la classe regina del Motomondiale. Ad affermarlo è stato lo stesso Rossi in un'intervista rilasciata a Motosprint, in cui è tornato a parlare del finale di stagione 2015, ma anche del prossimo campionato e del suo futuro nel Motorsport.

"Intanto... Va detto che andare d'accordo, avere un rapporto positivo, è una cosa conveniente per i piloti. In questo modo si perde meno tempo e si consumano meno energie a litigare e discutere con i giornalisti perché Marquez ha detto quello, io ho detto quello, lui l'altra volta veva detto quell'altra cosa ancora... Almeno questo è quanto ho imparato in questi anni. Poi quando si è sul podio c'è un clima di euforia generale, ed è giusto così, perché piloti e team lavorano per quattro o cinque giorni e se si sale sull podio si è tutti contenti. E quando si è contenti si è anche più buoni... Però abbiamo visto che tante cose non erano vere".

"Ognuno è libero di dare il massimo e battere l'altro. Poi da noi c'è anche la bega del "dov'è il limite"? Il limite è appoggiarmi sull'altro all'ultima curva, buttarlo fuori e vincere io? E' giusto? Si può fare? Non si può fare? A volte sì e a volte no? Anche questo non è molto chiaro. E questo contribuisce a far salire la tensione".

"Le brutte esperienze fortificano, vuol dire che quest'anno sarà molto forte. Molto difficile da battere. Mi sento molto motivato, contento di iniziare un'altra stagione e soprattutto di avere un'altra possibilità di lottare con Lorenzo e Marquez, che alla fine dell'anno scorso non si sono comportati bene".

Rifarebbe la conferenza stampa di Sepang

"Ho pensato molto a quello che è successo", ha proseguito Valentino. "Ho anche pensato che forse sarebbe stato meglio non averla fatta, però dovevo farla. Avevo capito di essere fregato. Non volevo intimidire nessuno, ma solo richiamare l'attenzione della Direzione Gara. Avevamo parlato con loro, ma non ci avevano ascoltato. La vicenda poteva essere risolta parlando tutti assieme in Malesia. La sola consolazione è che poi tutto è venuto fuori".

"Ho fatto tutto ciò perché la situazione era troppo evidente. Marquez ha cominciato già a Silverstone e poi a Misano ancora e da lì tutte le volte che ne ha avuto l'occasione. Così almeno è venuto fuori che cosa ha fatto davvero".

Impossibile recuperare il rapporto umano con Marquez

"Sarebbe stato meglio che Marquez avesse fatto solo le sue gare. E' stato chiarissimo quale fosse il suo intento, con la ciliegina sulla torta della gara di Valencia. Comunque... Secondo me questa cosa non è molto importante. Nel senso che il nostro rapporto umano, da quando è accaduto, non potrà mai essere recuperato".

"Dovremo essere solo degli avversari, però mi piacerebbe che riuscissimo solo a concentrarci su quello. Più che su quelle stupidaggini tipo "ti do la mano, non ti do la mano". A me piace più fare le cose vere. Ed è giusto così. Passi Lorenzo, che è il mio compagno di squadra, ma lui proprio no".

Nel futuro ancora Yamaha

Per concludere, Valentino ha parlato del suo futuro, che con grande probabilità sarà ancora a tinte azzurre della Yamaha. Il pesarese potrebbe propendere per un contratto annuale data l'età anagrafica, ma ormai i team sono orientati a firmare accordi biennali. Non sarà una sorpresa se Rossi dovesse adeguarsi al trend degli ultimi tempi...

"Realisticamente le mie opzioni per il futuro sono Yamaha o il ritiro. Però... Mai direi mai. Chi lo sa. Ma non chiedetemi quando smetterò. Ho smesso di fare interviste perché mi sono stufato di sentirmi chiedere sempre questa cosa. Mi piacerebbe correre sino a quando sarò competitivo".

"Potrei impegnarmi per un anno, non è impossibile, però è complicato. Perché quando tutti danno una disponibilità ti devi adeguare. Fare una cosa a lungo termine alla mia età mi dà da pensare... Però adesso le regole sono quelle".

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