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Rossi: "I valori reali li capiremo solo in gara"

Pur essendo stato costretto, come tutta la concorrenza, a saltare la giornata conclusiva dei test in Qatar a causa di una tempesta di sabbia, Valentino Rossi ha tracciato un bilancio positivo della sua prima esperienza con la Yamaha Petronas SRT. Il "Dottore" è convinto di aver fatto uno step, ma lo potrà verificare solo nella prima gara del Mondiale.

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Una tempesta di sabbia ha rovinato il gran finale in Qatar, impedendo il regolare svolgimento della giornata conclusiva dei test collettivi della MotoGP, che ha visto appena cinque piloti marcare un tempo. Buona parte degli altri ne ha approfittato per tracciare un bilancio finale della trasferta qatariota, in vista della prima gara, che si disputerà tra due settimane sempre a Losail.

Tra questi c'è anche Valentino Rossi, che sembra aver trovato indicazioni positive sia dalla nuova Yamaha che dalla sua nuova squadra, la Petronas SRT. Ieri è sceso per la prima volta nella sua carriera sotto al muro dell'1'54" in Qatar, quindi ora è impaziente di arrivare in gara per capire il reale valore suo e di tutta la concorrenza.

"Abbiamo sprecato una giornata, perché oggi le condizioni erano pessime, ed è un peccato. Fortunatamente, ieri avevamo fatto il lavoro importante, ma è un peccato perché avevamo anche altre cose da provare, tipo una simulazione di gara. Per il resto, il bilancio è positivo, perché specialmente negli ultimi due giorni abbiamo migliorato la moto, il grip ed il feeling", ha detto Rossi.

"Ieri non è andata male con il time attack e il mio passo non era male. Molto migliori di quelli dell'anno scorso. Lascio il Qatar con delle buone sensazioni. Ora abbiamo dieci giorni a casa per ricaricarci e farci trovare pronti per la prima gara, quando finalmente capiremo il livello di tutti", ha aggiunto.

Se ripensi a questi quattro giorni, qual è l'aspetto più positivo che ti porti via?
"La cosa positiva è che la Yamaha ha lavorato durante l'inverno, portando qui tante cose buone come il telaio, ma anche cose legate all'aerodinamica. Hanno lavorato in maniera intelligente e questo è molto importante. La seconda cosa è il feeling con il nuovo team, perché l'atmosfera è molto buona. Queste due cose mi rendono felice. Sicuramente sarà tosta, perché ci sono tante moto e tanti piloti che sono molto forti, ma proveremo ad esserci anche noi".

Per la prima volta abbiamo visto lavorare insieme il Test Team giapponese e quello europeo. Si sono già visti dei benefici?
"Negli ultimi anni avevo spinto parecchio con la Yamaha per questa cosa. Nella MotoGP odierna serve che loro lavorino insieme. Per esempio, credo che questa sia stata una delle chiavi del successo della Suzuki dello scorso anno. La prima impressione è buona, perché abbiamo un buon test team con Cal Crutchlow e Silvano Galbusera. Cal è molto motivato e penso che ci possa aiutare durante la stagione".

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Sei anche tu tra i piloti che hanno fatto il vaccino?
"Sì, l'ho fatto stamattina e sono davvero felice. E' uno step molto importante per la nostra vita nel corso della stagione. Possiamo fare le cose in maniera più normale, senza avere l'incubo di vedere qualcuno e rischiare di prendere il COVID, saltando due o tre gare come è successo a me l'anno scorso. Penso che la Dorna ed il Qatar ci abbiano dato un grande aiuto, quindi sono molto contento".

Diresti che questa è la miglior moto che ti ha dato la Yamaha negli ultimi anni?
"Nelle ultime stagioni abbiamo avuto tanti problemi a migliorare. Tutto il materiale che arrivava dal Giappone, non era chiaramente migliore. Ora sembra che stiano lavorando in maniera più intelligente e questo è positivo. Ora però dobbiamo aspettare il weekend di gara, ma soprattutto la gara, perché quando sei tutti in gruppo vengono fuori anche degli altri fattori. Ma il feeling con la moto è buono".

Sembri dispiaciuto di non aver potuto girare oggi...
"Mi dispiace perché ieri avevamo migliorato ed oggi mi sento in forma, ma abbiamo già fatto quattro giorni di test su questa pista, quindi avevamo completato circa l'85% del programma. E' un peccato, perché eravamo qui, ma non abbiamo potuto fare neppure un giro. Ma resto contento del lavoro che abbiamo fatto nel test nel complesso".

Si inizia su una pista su cui avete fatto quattro giorni di test, ma non avete corso nel 2020. Abbiamo visto quando la gomma posteriore abbia influenzato le cose. Ci dobbiamo aspettare delle sorprese in gara?
"Assolutamente sì, qui ci si aspetta sempre delle soprese. Nella MotoGP di oggi, con le gomme Michelin, può cambiare tutto dal warm-up alla gara. Anche se hai fatto la simulazione o quattro giorni di test, le cose possono cambiare anche tra sabato e domenica. E forse è il bello della MotoGP: non sei mai sicuro fino a che non sei in gara. Devo dire che l'ultima volta che abbiamo corso qui, nel 2019, la gara era stata fantastica. L'ho rivista l'altra sera in televisione, era stata tipo quelle della Moto3, con almeno 12 moto tutte attaccate. Spero che sia un'altra gara così e di essere nel gruppo di quelli davanti".

Negli ultimi giorni, sia Vinales che Quartararo hanno parlato tanto della partenza. Cosa c'è di speciale a farla con la Yamaha?
"Ho visto che tante moto hanno migliorato ulteriormente il sistema holeshot e soprattutto le Ducati partono veramente forte. In partenza poi sono fondamentali i cavalli, che non sono il nostro punto di forza. Al via però fanno la differenza, soprattutto se la prima curva è molto lontana. Bisogna allenarsi per cercare di fare tutto al meglio, anche se la partenza in gara poi è sempre un po' diversa".

Su questa pista c'è un buon grip, ma sei convinto che con il lavoro che avete fatto non vi ritroverete a soffrire come gli anni scorsi sulle piste con meno grip?
"Non sono assolutamente convinto di niente e neanche di questo. Qui non è che ci sia storicamente un gran grip, ma è una pista su cui di solito la Yamaha va bene. Bisognerà vedere subito dal Portogallo, che è una pista diversa, ma anche Jerez e Le Mans, un po' tutte. Non so rispondere a questa domanda. Penso che nessuno sappia se abbiamo davvero fatto uno step da tutte le parti. Bisognerà andare a scoprirlo dal vivo".

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT, Luca Marini, Esponsorama Racing
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT
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