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Rossi: "Ho fatto un paio d'errori, ma due decimi cambiavano poco"

Il "Dottore" non è soddisfatto della sua qualifica, ma più che gli errorini commessi in Q2, pensa che pesi lo step più grande che hanno fatto oggi gli avversari. Domani quindi scatterà nono e non pensa di poter ambire alla vittoria.

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Sulla carta Le Mans doveva essere una pista favorevole alla Yamaha e fin qui in parte lo è stata, perché a firmare la pole position è stata la M1 con i colori Tech 3 affidata a Johann Zarco. Il problema però è che le due moto con i colori ufficiali continuano a faticare tantissimo e domani Maverick Vinales e Valentino Rossi scatteranno dall'ottava e dalla nona posizione, avendo incassato rispettivamente sei e sette decimi sul tempo del pilota transalpino.

Il "Dottore" ha anche ammesso di aver commesso un paio di errorini nel suo giro migliore, ma che al massimo gli possono essere costati un paio di decimi, quindi non hanno avuto un impatto troppo grande sull'esito della sua qualifica.

"Mi aspettavo di partire più avanti, perché sia ieri che stamattina il mio passo non era male e sono stato sempre abbastanza avanti. Nel giro di qualifica però non ho guidato benissimo, ho fatto un paio d'errori, però sinceramente avrei potuto fare due decimi meglio. Quello era il mio potenziale e due decimi meglio avrebbero cambiato poco. Il problema comunque è che gli altri sono andati più forti" ha detto Valentino.

Nel quarto turno di libere, quello in cui si valuta il passo gara, è convinto di non essere andato male, nonostante una scivolata alla curva 13. Tuttavia crede che il suo ritmo non sia sufficiente per sperare di ambire alla vittoria.

"Nella FP4 ho fatto un errorino e sono scivolato, anche se il passo non era neanche male. l'1'32"6-1'32"7 lo riesco anche a tenere, ma il problema è che ci sono due o tre piloti che sono più veloci e dietro siamo in quattro o cinque che abbiamo il passo molto simile. Bisognerà vedere quindi cosa riuscirò a fare, ma anche partire dalla terza fila non sarà facile. Abbiamo ancora il warm-up per cercare di migliorare la situazione, vediamo".

Poi è entrato più nel dettagli di quali potrebbero essere i valori domani in gara: "Secondo me Zarco, Marquez e Dovizioso sono quelli che si giocheranno la vittoria. Poi credo che ci siamo io, Iannone, Lorenzo, Vinales e Miller che dovremmo essere quelli subito dietro. Magari domani i valori possono cambiare un po', ma al momento mi sembrano questi".

Successivamente gli è stato fatto notare che lui e Vinales sono parsi un po' più "impiccati" degli avversari, teoria che Rossi ha effettivamente sposato: "Quando c'è stato bisogno di tirare fuori quel pelo in più in qualifica, loro ce l'hanno. Diciamo che noi siamo arrivati in pista bene, ma poi gli altri oggi sono riusciti a fare uno step più grande del nostro. Come ho detto, avrei potuto fare un po' meglio, ma non parliamo di otto decimi, quindi gli altri vanno più forte".

Secondo lui però in questo caso la temperatura non è stata troppo un tallone d'achille per la M1, anche se effettivamente in mattinata si è comportata meglio: "Fra ieri pomeriggio e oggi pomeriggio era molto simile. La differenza è più tra mattina e pomeriggio, perché alla mattina quando c'è più fresco siamo più veloci e più in difficoltà con il caldo. Diciamo che uno o due gradi in più non fanon la differenza, ma tra FP3 e qualifiche ce ne sono una quindicina e quello lo soffriamo. Domani speriamo che non sia caldissimo, ma io mi aspetto che sia simile ad oggi".

Infine, non poteva non commentare il raffronto con Zarco, che con la Yamaha satellite continua ad essere sempre molto competitivo: "Sembra che lui riesca sempre a consumare meno le gomme, perché giro dopo giro va sempre più forte, mentre io faccio più fatica. Stasera guardaremo anche i suoi dati e cercheremo di mettere a posto i piccoli dettagli che ci vorrano per essere competitivi domani".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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