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Rossi: "Decido se continuare o smettere nella pausa estiva"

Il 9 volte iridato del Motomondiale punta alla pausa estiva per decidere il proprio futuro, ma prima parlerà con Petronas e Yamaha. E' certo che la presenza del pubblico al Mugello nel 2022 non sarà un fattore che lo porterà a continuare.

Valentino Rossi, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi sta per affrontare la gara più speciale dell'anno, almeno per lui: il Gran Premio d'Italia del Mugello. Il campione di Tavullia è reduce da un inizio di stagione complicato, ma la pista che è stata per lui teatro di imprese memorabili potrebbe vederlo tornare tra i protagonisti.

Quel che è certo, è che per Rossi l'edizione 2021 del GP d'Italia potrebbe essere l'ultima per il 9 volte iridato del Motomondiale.

"Sì, questo è un luogo speciale per tutti gli italiani, è la casa del GP d'Italia ed è un posto grandioso. le colline toscane, il paddock, è tutto incredibile. A Le Mans siamo migliorati un po' ma domenica le condizioni erano difficili per tutti. Vedremo quale sarà la mia velocità qui al Mugello".

Arriva un momento molto importante della stagione e della tua stagione...
"Ora affrontiamo un periodo molto importante, perché abbiamo 4 gare in 5 settimane. Saranno su piste importanti come Mugello, Barcellona, Assen... Poi avremo un mese di pausa. Senza dubbio in quel periodo tutti cominceranno a pensare al 2022. Pertanto, come ho detto, a quel punto prenderò la mia decisione. Dovrò anche parlare con il team Petronas e Yamaha per capire quali siano i loro programmi per il 2022. Senza dubbio queste 4 gare saranno importanti per cercare di ottenere ottimi risultati".

Al Mugello potrebbe essere battuto il record di velocità...
"Al Mugello la velocità è impressionante, perché lo è per tutto il giro, non solo al rettilineo. Penso che il record di velocità possa essere battuto qui, perché si va più forte che in Qatar. La frenata della San Donato è il punto più impressionante del Mondiale. A ogni giro, quando esci dall'ultima curva, pensi già alla prima staccata. Non è facile, ma è molto bello".

Cosa rende speciale il Mugello?
"Durante la settimana, a partire dal lunedì, senti una pressione speciale prima del Mugello. Mi sento sempre strano prima di questo weekend. A volte è difficile gestire questa pressione, ma è sempre bello sentirla. Quest'anno, però, c'è meno pressione perché manca il pubblico e questo sicuramente darà meno peso sulle spalle".

I piloti lavorano molto sulla sicurezza. Cosa ne pensi del Mugello e delle piste affrontate sino a ora?
"E' importante continuare a lavorare sulle vie di fuga sulle piste e aumentare la sicurezza. Al Mugello ci sono alcuni punti pericolosi, per cui bisogna sempre spingere per migliorare. Ma oltre Mugello e Jerez, ci sono tante altre piste in cui bisogna continuare a lavorare per migliorare la situazione".

Pensare che nel 2022 al Mugello potrà esserci il pubblico, potrebbe spingerti a continuare?
"Avere il pubblico al Mugello nel 2022 non è un motivo per continuare. Qui è speciale avere i tifosi, ma se voglio vedere i tifosi posso venire a vedere la gara. E' difficile continuare solo per quel motivo".

A che punto sono le trattative per il team VR46 di MotoGP?
"Per quanto riguarda la VR46 parliamo da vicino con Ducati e Yamaha. Penso che potremo avere notizie tra 10 giorni o la prossima settimana".

La partenza è diventata davvero così importante per il GP di MotoGP?
"Ora la partenza nelle gare di MotoGP è cruciale. E' molto più importante rispetto a 4-5 anni fa. Ora tutte le case lavorano su questo aspetto. Prima era tutto nelle mani dei piloti e Ducati è stata la più intelligente a lavorare sull'holeshot. Sono 1 o 2 passi avanti, visto che ci lavora da più tempo. Yamaha però ha fatto bei progressi. Quando inizi a lavorare su quei congegni ti si apre un mondo. Dobbiamo migliorare e sono molto contento dei progressi fatti".

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