Rossi conferma: "Il finale di stagione 2015 ha compromesso l'inizio di questa"
Valentino Rossi rincara la dose e dice: "Aver perso ingiustamente il titolo 2015 non mi ha consentito di recuperare per quest'anno". Poi afferma: "Ho meno pressione. Credo ancora nel titolo, anche se è quasi andato".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Valentino Rossi ha aperto il fine settimana di gara di Silverstone, sede del Gran Premio di Gran Bretagna, parlando dell'intervista rilasciata a MotoGP.com, in cui parlava delle difficoltà nel riprendersi dopo aver perso il titolo 2015 all'ultima gara.
"E' stata un'intervista piuttosto lunga. Si parlava di un'argomento più ampio. Ho cercato di spiegare che una stagione come quella dello scorso anno è difficile da superare. Lo sforzo mentale e fisico che ho dovuto sopportare è stato clamoroso", ha affermato il "Dottore".
"Sono rimasto in testa per tutto l'anno e perdere il titolo all'ultima gara perdendolo oltretutto ingiustamente, è uan cosa abbastanza pesante. Per prepararsi alla stagione dopo ci vuole tempo, ma ci sono scadenze per arrivare pronti. Io ci ho messo più del dovuto e in certe occasioni non sono riuscito a sfruttare la mia velocità".
"Probabilmente sono anche più veloce dello scorso anno, ma ho fatto errori, scelte sbagliate e mi trovo indietro. Sono stato sfortunato al Mugello perché si è rotta la moto, ma riprendersi dopo lo scorso anno è difficile. In queste 7 gare sarebbe importante chiudere con questa velocità, senza mai cadere. Il mondiale è ormai andato ma vediamo".
In questa stagione Valentino sta avvertendo meno stress fisico e psicologico rispetto all'anno passato, anche se al titolo crede ancora nonostante sia separato dalla vetta da ben 53 punti: "Il fatto che il mondiale è praticamente andato mi dà meno stress rispetto lo scorso anno, ci credo sino alla fine perché non è ancora finito".
"Se non ci credessi non correrei nemmeno, la matematica dice che è ancora possibile. Lo scorso anno è stato molto più difficile. Ho dovuto gestire anche mentalmente. Quest'anno posso calcolare meno. Ma non bisogna fare pazzie. In gara vedi poi cosa si può fare. A volte attacchi, altre stai più abbottonato".
Per concludere, il nove volte iridato ha dato una propria opinione riguardo le Michelin, così diverse dalle Bridgestone. Le coperture francesi sono meno prevedibili rispetto a quelle usate sino all'anno passato, ma sono meno dispendiose dal punto di vista fisico: "Le Michelin danno meno certezze. Danno più stress psicologico. Le Bridgestone erano molto più prevedibili. Quando andavi in pista sapevi cosa aspettarti".
"Le Michelin sono gomme più sensibili ai cambiamenti climatici e della pista. Le Bridgestone, però, chiedevano di più in termini fisici. Le Michelin, invece, sono meno dispendiose dal punto di vista della guida, quindi il fisico ne risente meno. Questo è un lato positivo".
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