Rossi: "Asfalto da rifare a Brno, il problema è: chi paga?"
Il "Dottore" è 12esimo, ma continua sulla sua strada di setting e sembra soddisfatto. Sul problema dell'asfalto non rifatto da 12 anni a Brno poi è stato molto chiaro...

Il 12esimo posto a fine giornata, che al momento lo tiene fuori dalla Q2, lascerebbe presagire un passo indietro per Valentino Rossi a Brno rispetto allo stato di forma che a Jerez gli ha permesso di tornare sul podio, anche perché davanti a tutti ci sono le due M1 griffate Petronas ed anche quella di Maverick Vinales non è troppo distante.
Nel box del #46 però non sembra essere ancora suonata la sirena d'allarme: il "Dottore" è convinto di non aver guidato al meglio nel suo giro veloce in FP2 e spiega così la sua posizione. Lui e il capotecnico David Munoz però stanno continuando sulla strada di set-up intrapresa in Andalusia e, anche se c'è ancora un po' di lavoro da fare, a causa anche del poco grip offerto dal saliscendi ceco, c'è la convinzione di poter rientrare in Q2 domani mattina.
"Noi stiamo continuando sulla nostra strada, con un assetto molto simile a Jerez. C'è ancora tanto da lavorare, poi oggi non ho guidato benissimo nel giro veloce e infatti sono fuori dalla top 10. Però come passo non sono messo male e mi trovo abbastanza bene. Domani mattina sarà cruciale essere nei primi dieci per entrare direttamente in Q2, poi bisognerà lavorare perché in certi punti della pista non mi sento ancora abbastanza veloce. Però a livello di setting continuiamo su questa via" ha spiegato Valentino a fine giornata.
Va poi detto che, pur essendo solo 12esimo, paga meno di otto decimi nei confronti del miglior tempo di Fabio Quartararo. A riprova del fatto che quella di oggi è una MotoGP sempre più livellata verso l'alto.
"Ci sono dei distacchi pazzeschi, ma è perché l'organizzatore negli ultimi anni ha lavorato molto per avere tutti sullo stesso livello, con cose come motori congelati, ma anche elettronica e gomme uguali per tutti. Si cerca di avere un campionato in cui le moto clienti vanno forte come le moto ufficiali e penso che ci siano riusciti. Poi devo dire che anche il livello di professionalità dei piloti si è alzato molto negli ultimi anni. Tutti si allenano molto e studiano le gare, quindi arrivano al venerdì preparati e anche questo serve a livellare le prestazioni. E' una cosa molto stressante per i piloti, ma bella per quelli che guardano le gare da casa".
Quello che non sembra essere all'altezza di una MotoGP ipercompetitiva invece è l'asfalto di Brno, che non viene rifatto da ben 12 anni. Secondo Rossi, però, se non ci sono i soldi non c'è molto da fare se si vuole continuare a correre qui.
"Il problema sono i soldi. Oggi ne parleremo in Safety Commission con i piloti, perché comunque Brno è una pista bellissima, ma per riasfaltarla ci vogliono diversi milioni di euro, quindi chi li mette? Il circuito dice che non ce li ha, anche perché è un momento difficile tra il fatto che la pista lavora poco e non ci sono i tifosi, quindi non ci sono grandi entrate. Oggi lo ridiremo nella Safety Commission, ma è una questione anche un po' politica e di soldi".
Oggi purtroppo si è registrato anche il quarto infortunio stagionale nella classe regina, con Pecco Bagnaia che si è fratturato la tibia e dovrà essere operato. Al 9 volte iridato è stato quindi chiesto come mai secondo lui se ne stanno verificando così tanti.
"Siamo andati a luglio a Jerez, dove c'erano 60 gradi d'asfalto, quindi quello non ha aiutato perché non era il momento migliore per andare in Andalusia, ma era una situazione d'emergenza. A Brno invece ci sono tante buche, poi l'asfalto ha poco grip, quindi penso che qui sia quello il problema: quando guidi, spesso è difficile controllare la moto. Quindi penso che a Jerez sia stato il caldo e qui le condizioni dell'asfalto che non sono fantastiche" ha concluso.
Guarda il Gran Premio Monster Energy di Repubblica Ceca live su DAZN. Attiva ora
MotoGP, Brno, Libere 2: Quartararo di un soffio su Morbidelli
Morbidelli: “Oggi avevo il ritmo migliore, ma bisogna lavorare”
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.