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Rivoluzione Ducati: niente carena con alette, c'è il deviatore di flusso!

Nel corso della seconda giornata di test in Qatar, la Ducati ha fatto debuttare sulla Desmosedici GP17 una nuova soluzione aerodinamica che è destinata a cambiare il concetto di carena in MotoGP. Ecco quali vantaggi può dare...

Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena
Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena
Andrea Dovizioso, Ducati Team, carena
Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena
Andrea Dovizioso, Ducati Team, nuova carena

Gigi Dall'Igna ha voglia di rivoluzionare il concetto di moto. Il direttore di Ducati Corse ha scoperto quali possono essere i vantaggi dell'aerodinamica applicati alla MotoGP e non ha più alcuna intenzione di tornare indietro. Il geniale tecnico veneto, nella seconda giornata di test in Qatar, ha fatto montare sulla Desmosedici GP17 di Andrea Dovizioso un vero e proprio deviatore di flusso al posto della tradizionale carena.

Non ha proprio niente a che vedere con tutte le altre realizzazioni di Honda, Yamaha e Suzuki che si sono limitate di allargare la carena al limite della misura concessa dal regolamento per introdurre proprio quelle alette che in particolare la Honda aveva cercato di far vietare l'anno scorso in tutti i modi.

La Ducati, invece, propone un qualcosa di innovativo che non si è mai visto in MotoGP e che diventerà materia di analisi e (e, probabilmente, di copiatura) da parte di tutte le Case perché sulla Desmosedici questo deviatore di flusso darà dei vantaggi non solo per tenere bassa la ruota anteriore nella fase della piena accelerazione, ma darà maggiore stabilità all'anteriore anche in staccata, quando l'incidenza dei due profili andrà a crescere per effetto dello schiacciamento della sospensione.

Di fatto non si tratta di altro che di due profili alari veri e propri raccordati da paratie laterali che si integrano alla carena vera e propria, ora molto più stretta e affusolata.

La Casa di Borgo Panigale si è "divertita" nel vedere come hanno saputo interpretare le regole gli avversari: hanno saputo produrre solo realizzazioni scolastiche in funzione di quella che era stata l'idea della Ducati che aveva aggiunto delle alette all'esterno della carena per cercare del carico aerodinamico sull'anteriore.

Dall'Igna, grazie agli aerodinamici che vanno a Casumaro nella galleria del vento della Fondtech, la struttura diretta da Jean Claude Migeot, che si trova ad appena una quarantina di chilometri dalla factory bolognese, ha sviluppato una nuova idea che è destinata a trasformare il concetto di carena.

La Ducati, per evitare brutte sorprese all'ultimo minuto, ha già sottoposto la rivoluzionaria soluzione al direttore tecnico della MotoGP, Danny Aldridge, che dopo aver analizzata minuziosamente l'ha giudicata perfettamente legale.

Ora che il filone di ricerca aerodinamico è stato aperto, aspettiamoci altre sorprese...

 

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