Rivola: "Correre nel 2021 con la moto del 2020 non è una pazzia"
La MotoGP sta cercando delle soluzioni per ridurre i costi in vista della crisi economica che seguirà la pandemia del Coronavirus e il CEO di Aprilia Racing ha dato degli spunti interessanti in un'intervista concessa a Motorsport.com.
La vita non sarà più la stessa dopo la pandemia del Coronavirus ed anche il mondo del motorsport dovrà fare i conti con questa dura realtà, che chiederà sicuramente dei sacrifici per fronteggiare un'inevitabile crisi finanziaria.
I costruttori della MotoGP hanno già discusso della strada da prendere per cercare di contenere i costi, valutando l'idea di congelare sia lo sviluppo dei motori che quello dei pacchetti aerodinamici per la stagione 2021.
Un tema che Motorsport.com aveva trattato nell'intervista a Massimo Rivola, CEO di Aprilia Racing, che aveva già sottolineato l'importanza per la MotoGP di trovare delle misure che permettano di ridurre le spese delle squadre e continuare ad offrire un grande spettacolo.
"Nella situazione di oggi, nella quale non vediamo ancora la luce in fondo al tunnel e con una previsione molto critica, pensare solo alla prestazione sarebbe sbagliato. Dobbiamo veramente capire in che condizione è il mondo e credo che quello che ha fatto la F1 sia giusto e che quindi sia una cosa da considerare anche per noi" ha detto Rivola.
"Correre nel 2021 con la moto del 2020 non lo vedo una follia se può essere quello che ci permette di abbassare i costi. Ma ci possono essere anche mille altri modi per farlo, come ad esempio avere una sola moto per ogni pilota o magari fare meno chilometri, visto che il costo a chilometro delle moto è importante. Ci sono varie opzioni" ha aggiunto.
Secondo il grande capo del reparto corse di Noale, però, ci sono tante altre idee già attuate in Formula 1 che potrebbero dare uno spunto interessante alla classe regina delle due ruote, partendo dalle chiusure imposte alla riduzione del personale.
"Adesso fa quasi ridere parlare dello stop imposto dalla FIA, che la F1 ha anticipato a questo periodo, però fermarsi fa risparmiare. La Formula 1 ha anche limitato il numero di persone presenti in pista e anche questo credo che sia giusto farlo. E' vero che noi siamo in tanti di meno rispetto a loro, ma è giusto farlo per principio".
Quel che è certo secondo lui però è che almeno nel breve termine tutti dovranno fare i conti con una riduzione del budget a disposizione e che bisognerà fare tutti uno sforzo per adattarsi a questa nuova situazione.
"Se saremo costretti a non avere una seconda moto pronta per ogni pilota nel box, è da valutare. Se il tema è che oggi abbiamo a disposizione una cifra X e domani ne avremo solo la metà, dovremo trovare il modo di arrangiarci con quella pur di salvare il nostro lavoro e lo spettacolo che stiamo facendo, perché possiamo continuare a farlo anche in condizioni un po' diverse" ha concluso.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.