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Risse: "La KTM seguirà un doppio percorso di sviluppo nel 2018"

Il direttore tecnico della squadra MotoGP della Casa austriaca ha spiegato che in pista si lavorerà sull'affinamento dei dettagli, ma che alla base saranno sviluppati costantemente concetti più radicali da introdurre sulla RC16.

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing, Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing, Mika Kallio, Red Bull KTM Factory Racing, Pit Beirer, Capo del Motorsport KTM, Hubert Trunkenpolz, membri del consiglio KTM, Mike Leitner, Team manager Red Bull KTM Factory Racing

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing, Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing, Mika Kallio, Red Bull KTM Factory Racing, Pit Beirer, Capo del Motorsport KTM, Hubert Trunkenpolz, membri del consiglio KTM, Mike Leitner, Team manager Red Bull KTM Factory Racing

KTM

Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing, Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing, Mika Kallio, Red Bull KTM Factory Racing, Pit Beirer, Capo del Motorsport KTM, Hubert Trunkenpolz, membri del consiglio KTM, Mike Leitner, Team manager Red Bull KTM Factory Racing e il team
Pit Beirer, Capo del Motorsport KTM, Mika Kallio, Pol Espargaro, Bradley Smith, Hubert Trunkenpolz, Membri del Consiglio KTM, Mike Leitner, Team manager Red Bull KTM Factory Racing
Red Bull KTM Factory Racing, KTM RC16
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing, Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing con Alex Hofmann
Red Bull KTM Factory Racing, KTM RC16
Bradley Smith, Red Bull KTM Factory Racing, Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Red Bull KTM Factory Racing, KTM RC16
Pit Beirer, Capo del Motorsport KTM
Red Bull KTM Factory Racing, KTM RC16

La KTM ha chiuso la sua prima stagione in MotoGP al quinto posto nella classifica costruttori, ma ha già molti occhi puntati addosso. E' innegabile, infatti, che la Casa di Mattighofen stia spendendo parecchie risorse sul suo progetto nella classe regina e l'accordo triennale con il Team Tech 3, al quale fornità due RC16 in configurazione ufficiale dall'anno prossimo, ne è una chiara riprova.

Ieri la squadra, con i confermati Pol Espargaro e Bradley Smith, è stata presentata a Salisburgo e questa è stata per Motorsport.com l'occasione per fare il punto della situazione con il direttore tecnico Sebastian Risse. Ecco cosa ci ha raccontato:

Su cosa avete lavorato durante l'inverno? Avete fatto un grosso passo avanti come nel test di Aragon dell'anno scorso?
"E' difficile fare grandi step come quello che abbiamo fatto ad Aragon: abbiamo capito di cosa ha bisogno la moto, ma una volta che lo hai fatto è dura rifare un altro passo avanti così importante. Durante questo inverno abbiamo provato diversi forcelloni e sei telai diversi. Inoltre abbiamo introdotto un pacchetto elettronico significativo, perché ci si può lavorare perecchio con le simulazione, facendo poi un lavoro di fine tuning e debugging in pista, durante i test".

A che punto siete a livello di elettronica rispetto agli altri costruttori?
"La mia impressione è che non siamo messi male, anche se ci manca un po' di esperienza. Abbiamo affrontato questo argomento in maniera molto aperta. A differenza degli altri, non avevamo il ricordo della nostra elettronica, quindi non abbiamo provato a riprodurla. Nel nostro team ci sono parecchie persone creative, che provano diversi setting. A volte il pilota non sente neanche le variazioni che apportiamo, ma essendo un sistema chiuso riusciamo ad interpretare i dati molto bene. Anche se un cambiamento è quasi impercettibile, dunque, si può continuare a lavorare in quell'area. E' il pacchetto completo che fa la differenza alla fine".

Credete di avere ancora del margine di crescita con l'elettronica? La Yamaha, per esempio, sembra avere dei problemi nella seconda parte della gara...
"Non possiamo trovare mezzo secondo, ma possiamo ancora imparare molto. Ogni costruttore ha sviluppato la sua filosofia nel corso degli anni, quindi posso immaginare che l'elettronica unica funzioni meglio per alcuni piuttosto che per altri. Ma ogni costruttore ha le risorse per fare un buon lavoro. Non è questo il problema".

I primi aggiornamenti tecnici importanti arriveranno a Jerez?
"Sì, è più facile per la logistica, oltre al fatto che abbiamo un po' di 'pace' e possiamo concentrarci sul setting, mentre i piloti possono focalizzarsi sulla loro guida. A Jerez ci sarà il primo test importante di questa stagione, quindi rimanderemo a quel momento le cose più grandi, ma nel frattempo faremo un test con Kallio, nel quale proveremo alcune cose che daremo ai titolari solo se mostreranno un chiaro passo avanti".

Vi aspettate dei grandi passi avanti nel corso della stagione?
"Abbiamo alcuni sviluppi più radicali in attesa, ma prima deve valutarli il test team. Prima di allora non posso dire se e quando arriverà qualcosa. Diciamo che proveremo a seguire entrambi i percorsi: da una parte c'è il lavoro sui dettagli e questa ottimizzazione ha spesso portato risultati migliori di cose che sulla carta sembrano radicali, ma poi non fanno la differenza per i piloti. Però lavoriamo anche su concetti che prima o poi arriveranno in pista".

Quali sono le aspettative prima della gara di apertura?
"Per me è chiaro che la nostra moto è megliore rispetto allo scorso anno, ma anche le altre moto lo sono, quindi dobbiamo aspettare e vedere dove saremo in gara. Ovviamente vogliamo migliorare i nostri risultati dell'anno scorso, ma sappiamo che non sarà facile mantenere questi risultati ed essere nella top 10 dall'inizio".

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