Rins: “Piacerebbe a me portare il primo titolo MotoGP in Suzuki”
Alex Rins, che completa la sua quarta stagione in Suzuki ha riconosciuto che avrebbe voluto essere lui a portare il primo titolo MotoGP in Suzuki dopo tanti anni.

Alex Rins sta lottando per il titolo ed è terzo nella classifica generale, a pari punti con Fabio Quartararo ed a 37 lunghezze dal leader, il suo compagno di squadra Joan Mir. Il maiorchino, al suo secondo anno in Suzuki, ha questo fine settimana il primo match point per conquistare il mondiale e riportare un titolo in Suzuki dopo venti anni, il primo nell’era MotoGP.
“Ovviamente piacerebbe a me portare il titolo in Suzuki – afferma Rins con molta sincerità – sono quattro anni che corro qui, ma per gli infortuni di quest’anno la cosa si è complicata. Comunque se non sarà il primo posto, proveremo a portare a casa il secondo o il terzo titolo”.
Rins ha chiuso la prima giornata del Gran Premio di Valencia, penultimo appuntamento della stagione, in nona posizione, a tre decimi dal riferimento marcato da Jack Miller: “È stata una buona giornata. Abbiamo provato molte cose, sospensioni e messa a punto. Abbiamo fatto un passo in avanti in termini di grip e continuiamo a lavorare su questa linea”.
Nonostante entrambi i piloti siano immersi nella lotta per il campionato, l’atmosfera in casa Suzuki sembra distesa: “È un ambiente piacevole, non ci sono malumori, che invece potrebbero esserci quando ci sono due piloti che si giocano il mondiale, ci potrebbe essere tensione. Invece non c’è, è stato gestito tutto abbastanza bene”.
“Alla fine il buon umore che c’è nel team viene dall’atmosfera che si è creata negli anni, come con i meccanici che ci sono dall’inizio. Con Andrea Iannone era la stessa cosa, adesso è identico con Joan Mir. Non penso che questo dipenda solo da noi piloti, ma è proprio tutto il team ad essere affettuoso”.
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In Suzuki dunque regnano una bella atmosfera e molta tranquillità, che si riflettono anche in pista. Domenica però, con il titolo in ballo, i nervi possono giocare brutti scherzi ad un pilota giovane come Mir: “Quello che posso dire è che la mia parte è tranquilla, abbiamo una buona moto, una buona base e questo mi fa sentire abbastanza calmo. Ho fiducia nella mia moto e nel team, che mi aiuta a dare il cento per cento. In gara dipenderà tutto da dove partirà Mir. Se farà una buona qualifica e andiamo veloci ma lui sarà vicino, non sarà nervoso. Però se non avrà questo vantaggio in gara potrà agitarsi un po’, anche se con 37 punti di vantaggio io starei tranquillo al suo posto”.
Una dimostrazione del rispetto che Rins ha nei confronti di Mir si è vista in pista la scorsa domenica, quando ha commesso un errore, ha aperto un varco ed invece di chiudere la porta al suo rivale ha guardato per evitare un contatto. Gli è stato chiesto se aveva guardato perché sapeva che era proprio Mir ad inseguire: “Ho guardato indietro. Generalmente quando vado largo sono solito guardare, giro un po’ la testa con la visibilità che ti dà il casco per evitare collisioni con i piloti che vengono da dietro. Non dico che non possa succede, ma sarebbe un peccato rovinare la gara di un altro pilota per non aver guardato. È importante tenere in considerazione questi aspetti”.
A Rins è stato chiesto anche di sottolineare le migliori qualità di ciascuno dei piloti Suzuki: “Il punto di forza di Joan rispetto a me è la frenata. È uno staccatore forte, riesce a lasciare forte i freni ed entrare velocemente in curva. Il mio punto di forza rispetto a lui può essere la gestione della gara, l’elettronica e le gomme, ma la differenza è minima”.
Domenica Rins deve vincere e sperare che Mir non salga sul podio per portare la lotta al titolo fino all’ultima gara, che sarà a Portimao la prossima settimana. “È complicato, vedendo che ci sono molti piloti davanti e con molto equilibrio. Bisogna vedere come siamo messi domani in griglia di partenza e come sarà la scelta delle gomme. Comunque oggi abbiamo fatto un buon lavoro, ci ha aiutato molto vedere la direzione da prendere e continuiamo così. Perché non replicare il buon risultato della scorsa gara?”. Ad ogni modo, un secondo posto come quello di domenica scorsa alle spalle di Mir, non gli servirebbe per tenere vive le speranze mondiali.
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Segundo lugar Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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El ganador de la carrera Joan Mir, el equipo Suzuki MotoGP, segundo lugar Alex Rins, el equipo Suzuki MotoGP, tercer lugar Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing

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Ganador Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, segundo lugar Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Ganador Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, segundo lugar Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Ganador Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, segundo lugar Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Ganador Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, segundo lugar Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Ganador Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, segundo lugar Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Joan Mir, Team Suzuki MotoGP

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Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Segundo Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

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Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP, Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing

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Serie | MotoGP |
Evento | GP di Valencia |
Sotto-evento | Prove Libere 2 |
Location | Valencia |
Piloti | Alex Rins |
Autore | Germán Garcia Casanova |
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