Rins: "Mir, titolo meritato. Suzuki vince perché è una famiglia"
Rins si congratula con il suo compagno di squadra per la vittoria dell'iride arrivata oggi a Valencia, ma sottolinea anche i meriti del team creato da zero da Davide Brivio.
Foto di: Dorna
Il box Suzuki è una bolgia ed è comprensibile: Joan Mir ha vinto oggi il titolo mondiale di MotoGP riportandolo ad Hamamatsu a tanti anni di distanza dall'ultimo, vinto nel 2000.
20 anni esatti dopo quel fantastico risultato, è arrivato il titolo del 23enne maiorchino. Ma non tutti i volti in Suzuki sono il ritratto della felicità. Alex Rins, nonostante una seconda parte di stagione da autentico protagonista, non è riuscito a contendere il titolo al compagno di squadra.
A fine gara, Rins si è complimentato con Mir. Tra i due, com'è noto da tempo, non c'è amicizia, ma solo un buon rapporto tra compagni di squadra. Oggi, però, Rins ha dato il giusto tributo al grande lavoro fatto da Mir in questa stagione.
"Sono molto felice del risultato che è riuscito a cogliere Joan. Non è facile vincere un titolo mondiale. E grazie alla Suzuki, chi ci crede ce la fa. Abbiamo dato tutto. Era una pista difficile in cui superare. Ho dato tutto".
"Ovviamente abbiamo iniziato la stagione volendo fare bene, ma onestamente non avrei mai pensato che potessimo arrivare così lontano. Abbiamo migliorato motore e telaio. Joan ha saputo essere molto regolare e grazie a questo abbiamo vinto il titolo".
Rins ha anche sottolineato i meriti della squadra, la Suzuki, che come ha detto anche il team principal Davide Brivio, assomiglia più a una vera famiglia che a un team di MotoGP. Non solo per una questione di portafoglio (non ha gli stessi investimenti di altre Case giapponesi), ma anche dal punto di vista umano.
"Abbiamo unione in squadra, siamo una famiglia e quel cameratismo ci rende così forti. Per quanto mi riguarda, sono arrivato molto vicino alle prime posizioni del campionato in questo finale di Mondiale".
"Peccato per l'infortunio patito a inizio stagione. Sono dispiaciuto di non essere riuscito a lottare per il titolo sono alla fine, ma sono contento per la Suzuki e per Joan, che al secondo anno ha centrato il Mondiale. E' una cosa per niente facile".
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