Rins cade, ma ci crede: "La Suzuki ha il potenziale per stare davanti"
Lo spagnolo è convinto che avrebbe chiuso sesto o settimo in Qatar senza la scivolata, ma che la GSX-RR potesse fare meglio senza qualche difficoltà ai freni. Iannone chiude nono, ma per ora cerca ancora il 100% del feeling con la moto.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il Mondiale MotoGP 2018 è iniziato con il nono posto di Andrea Iannone nel GP del Qatar per la Suzuki, ma anche con la sensazione che la GSX-RR abbia il potenziale per fare anche di più.
Alex Rins è stato una delle rivelazioni del weekend di Losail e lo è stato fino ad una decina di tornate dal termine. Lo spagnolo ha battagliato nel gruppetto di testa, poi però ha perso l'anteriore all'ingresso della curva 2 ed è finito ruote all'aria.
Dopo la gara, Alex ha spiegato che la sua GSX-RR aveva qualche difficoltà in frenata: "Stavo seguendo abbastanza facilmente Dovizioso, ma poi lui ha cominciato a fare i sorpassi sul rettilineo e io non riuscivo ad andargli dietro in staccata. Non ero competitivo in staccata, ma credo che avrei potuto mantenere la sesta-settima posizione, anche se il nostro potenziale è più alto. Stavo lottando con Petrucci, ma lui è molto forte in staccata e quindi per provare dargli battaglia ho perso l'anteriore. La cosa positiva è che ho imparato molto da questa gara".
Tolto questo problema, però, ha manifestato anche la convinzione che il potenziale fosse migliore del sesto-settimo posto che avrebbe potuto portare a casa: "Quello che ho visto in gara è che siamo davvero competitivi nelle curve veloci ed in uscita dalle curve lente. In generale abbiamo una moto molto stabile, un buon bilanciamento. Ci è mancato solo qualcosa in frenata, ma per il resto la moto era quasi perfetta. Per questo penso che abbiamo il potenziale per stare davanti".
Leggermente diverso il discorso per Iannone: pur apprezzando anche lui i progressi fatti dalla Casa di Hamamatsu nel corso dell'inverno, il pilota di Vasto non è ancora riuscito a trovare completamente il feeling con la moto nuova. Per questo ha preferito fare una gara d'attesa, stando lontano dai guai e puntando a raccogliere punti.
"La gara sicuramente non è stata positiva, ma è andata meglio dell'anno scorso perché sono riuscito a portare a casa dei punti importanti. Sono rimasto vicino ai primi per tre o quattro giri, ma poi giro dopo giro ho iniziato a perdere qualche decimo" ha detto Andrea.
Pure lui però è convinto che il potenziale della GSX-RR sia ancora da tirare fuori: "Conoscevo molto bene la situazione: al momento non ho ancora la moto nelle mani al 100%, quindi non volevo rischiare troppo. Per il momento devo prendere quello che viene e lavorare per cercare di sfruttare al 100% il potenziale mio e della moto. Sono convinto che lavorando cresceremo e arriveremo dove meritiamo".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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