Red Bull Ring, Libere 3: Ducati in vetta. Marquez cade e si lussa una spalla
Andrea Iannone ha colto il miglior tempo delle Libere 3 del GP d'Austria davanti al compagno di squadra Andrea Dovizioso. Maverick Vinales migliora ed è il primo inseguitore delle Rosse. Marquez cade e si lussa una spalla.
Andrea Iannone, Ducati Team
Toni Börner
Ormai non ci sono più dubbi: il Red Bull Ring può essere finalmente il palcoscenico ideale per il ritorno alla vittoria della Ducati. Questa mattina i protagonisti della classe regina delle due ruote sono tornati in pista per disputare il terzo turno di prove libere del GP d'Austria e, ancora una volta, a svettare è stata una Rossa di Borgo Panigale.
Se ieri pomeriggio il più veloce è stato Andrea Dovizioso, oggi la Rossa davanti a tutti è quella dell'altro Andrea, Iannone, grazie a un grande giro con gomma nuova a pochi minuti dal termine. 1'23"327 è il giro più veloce sino a ora e ha permesso al pilota di Vasto di chiudere il turno in vetta.
Ieri Andrea Dovizioso lo aveva detto: "Con questa velocità possiamo concentrarsi prevalentemente sul preparare la gara, sul nostro passo e valutare la durata della gomma posteriore" e così è stato. Il forlivese ha girato per tutte le Libere 3 con una gomma dura al posteriore già usata ieri e, così come ha ammesso Davide Tardozzi, i tempi di "DesmoDovi" sono stati molto interessanti. Per questo motivo Andrea non è riuscito a migliorare l'ottimo tempo di ieri pomeriggio.
Torna ad avvicinare le Ducati Maverick Vinales, bravo nel portare la sua Suzuki GSX-RR alle spalle delle due moto italiane. Il divario da Iannone è di 428 millesimi di secondo, ma sembra che il giovane iberico possa essere tra i principali inseguitori dei due italiani.
Bel passo avanti per Jorge Lorenzo, oggi quarto, bravo a portarsi a mezzo secondo da quella che a partire dalla prossima stagione sarà la sua moto. Il maiorchino ha fatto un importante intervento al sistema anti-wheeling. Questo lo frenava troppo nelle accelerazioni in uscita di curva, dunque ha chiesto un intervento del sistema meno invasivo. A conferma della bontà delle Ducati su questa pista, ecco il quinto tempo di uno scatenato Scott Redding, bravo nel portare la Desmosedici alle spalle del campione del mondo per poco più di un decimo.
Continua ad avere qualche difficoltà di troppo sul giro secco Valentino Rossi, oggi solo sesto a 7 decimi netti dalle Ducati di Iannone e Dovizioso. Il "Dottore" sembra però avere un passo gara più interessante e anche in Ducati sembrano temere il ritmo del pilota di Tavullia sul passo gara.
Grande prova di Aleix Espargaro. nonostante il dito medio della mano sinistra fratturato, il centauro nativo di Granollers ha chiuso con un settimo tempo di tutto rispetto, portando anche la seconda Suzuki GSX-RR tra i primi 10. Continua a confermarsi in ottima forma anche Hector Barbera, che ha portato la sua Ducati in ottava posizione.
Meritano un capitolo a parte i due piloti del team Honda HRC. Marc Marquez ha chiuso nono, ma ha procurato al suo box un grande spavento. Lo spagnolo di Cervera è arrivato lungo alla Curva 3 e ha quasi rischiato di centrare Pedrosa, intento a fare la curva. Pochi centimetri dopo aver sfiorato l'incredibile collisione, Marquez è stato disarcionato dalla moto e, nella caduta a terra, ha riportato la lussazione di una spalla sinistra. Nel rientrare ai box, è riuscito a sistemarla da solo, ma poi non è più rientrato in pista.
Daniel Pedrosa, invece, ha faticato esattamente come ieri per trovare un crono degno del suo talento, ma alla fine è riuscito a farcela proprio negli ultimi istanti della sessione, centrando il decimo tempo davanti al nostro Danilo Petrucci. Da segnalare inoltre il 14esimo tempo di Michele Pirro con la terza Ducati Desmosedici GP ufficiale. Da segnalare infine le cadute di Jack Miller e Cal Crutchlow rispettivamente alla Curva 3 e alla Curva 4.
Cla | # | Pilota | Bike | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 29 | Andrea Iannone | Ducati | 23 | 1'23.327 | 186.897 | 311.3 | ||
2 | 25 | Maverick Viñales | Suzuki | 23 | 1'23.755 | 0.428 | 0.428 | 185.942 | 308.6 |
3 | 99 | Jorge Lorenzo | Yamaha | 23 | 1'23.843 | 0.516 | 0.088 | 185.747 | 308.2 |
4 | 45 | Scott Redding | Ducati | 21 | 1'23.962 | 0.635 | 0.119 | 185.483 | 307.2 |
5 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 22 | 1'24.026 | 0.699 | 0.064 | 185.342 | 308.2 |
6 | 41 | Aleix Espargaro | Suzuki | 21 | 1'24.108 | 0.781 | 0.082 | 185.161 | 300.8 |
7 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 19 | 1'24.170 | 0.843 | 0.062 | 185.025 | 312.3 |
8 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 21 | 1'24.170 | 0.843 | 0.000 | 185.025 | 310.8 |
9 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 6 | 1'24.265 | 0.938 | 0.095 | 184.816 | 307.6 |
10 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 21 | 1'24.422 | 1.095 | 0.157 | 184.473 | 309.3 |
11 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 23 | 1'24.632 | 1.305 | 0.210 | 184.015 | 305.5 |
12 | 50 | Eugene Laverty | Ducati | 19 | 1'24.692 | 1.365 | 0.060 | 183.885 | 308.7 |
13 | 51 | Michele Pirro | Ducati | 24 | 1'24.722 | 1.395 | 0.030 | 183.820 | 311.2 |
14 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 18 | 1'24.768 | 1.441 | 0.046 | 183.720 | 304.4 |
15 | 68 | Yonny Hernandez | Ducati | 19 | 1'24.815 | 1.488 | 0.047 | 183.618 | 304.1 |
16 | 19 | Alvaro Bautista | Aprilia | 23 | 1'24.821 | 1.494 | 0.006 | 183.605 | 307.1 |
17 | 38 | Bradley Smith | Yamaha | 22 | 1'25.003 | 1.676 | 0.182 | 183.212 | 305.2 |
18 | 44 | Pol Espargaro | Yamaha | 21 | 1'25.005 | 1.678 | 0.002 | 183.208 | 308.1 |
19 | 43 | Jack Miller | Honda | 20 | 1'25.016 | 1.689 | 0.011 | 183.184 | 302.9 |
20 | 53 | Tito Rabat | Honda | 25 | 1'25.278 | 1.951 | 0.262 | 182.621 | 304.4 |
21 | 6 | Stefan Bradl | Aprilia | 23 | 1'25.447 | 2.120 | 0.169 | 182.260 | 309.2 |
22 | 76 | Loris Baz | Ducati | 20 | 1'25.552 | 2.225 | 0.105 | 182.036 | 303.9 |
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