Red Bull Ring, Libere 2: sotto al diluvio brilla Marquez e stupisce Redding, ma anche le Ducati sono lì
Il leader del Mondiale prende le redini del gruppo con la sua Honda sul bagnato, precedendo il britannico dell'Aprilia. Seguono poi le GP18 di Petrucci, Lorenzo e Dovizioso, mentre Rossi è decimo a 2"3 e rischia la Q1.
Foto di: Honda Racing
Un vero e proprio acquazzone si è abbattuto sul Red Bull Ring proprio prima dell'inizio della seconda sessione di prove libere della MotoGP, ritardando l'accensione del semaforo verde e obbligando tutti quanti a ripiegare sulle gomme da bagnato.
Questa FP2 quindi rischia di non avere troppo valore in ottica gara, se come dicono le previsioni dovesse svolgersi con l'asciutto domenica, ma potrebbe avere dato delle indicazioni interessanti nel caso in cui la qualifica di domani dovesse andare in scena sotto alla pioggia. E anche questo è uno scenario molto probabile al momento.
Con la pista veramente molto bagnata, sono bastati appena 7 giri a Marc Marquez per mettere tutti in fila e spingere la sua Honda fino ad un crono di 1'33"995. Una prestazione che gli ha permesso di distanziare di ben 543 il diretto inseguitore, che a sorpresa è stato Scott Redding con l'Aprilia.
Sorpresa comunque fino ad un certo punto, perché se da una parte è vero che il britannico in questa stagione sta faticando tantissimo a trovare il feeling con la RS-GP, dall'altra è sempre stato un grande specialista del bagnato.
Anche in queste condizioni le Ducati hanno dato la sensazione di essere particolarmente a loro agio sul Red Bull Ring, perché le tre GP18 sono andate ad occupare le posizioni tra la terza e la quinta con nell'ordine Danilo Petrucci, Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso. Solo "Petrux" comunque paga meno di un secondo nei confronti di Marquez, mentre le due Desmosedici GP del Factory Racing sono più distanziate.
In sesta posizione troviamo un altro specialista del bagnato come Bradley Smith, che almeno in queste condizioni è riuscito a portare in alto il vessillo della KTM sulla sua pista di casa, precedendo la Suzuki di Alex Rins ed altri due "sottomarini" come Jack Miller e Cal Crutchlow.
Solo decima la prima delle Yamaha, quella di Valentino Rossi. Il "Dottore" è stato tra i piloti che sono rimasti in pista più a lungo e infatti con i suoi 14 giri è il più attivo insieme a Rins, Johann Zarco ed Hafizh Syahrin. Questo però non gli ha permesso di girare su tempi vicini a quelli dei migliori, visto che paga 2"3 su Marquez. Tra le altre cose, se dovesse piovere anche domani mattina, il pesarese si ritroverà in Q1, visto che stamattina aveva chiuso con l'11esimo tempo.
Subito alle spalle di Rossi c'è l'altra Suzuki di Andrea Ianonne, mentre Franco Morbidelli, che domenica dovrà arretrare di tre posizioni in griglia per aver ostacolato un rivale in FP1, è 13esimo con la sua Honda della Marc VDS, alle spalle anche un sorprendente Xavier Simeon.
Alla grande prestazione di Redding ne corrisponde invece una deludente di Aleix Espargaro, solo 16esimo ad oltre 3" con l'altra Aprilia. Attardatissimi, infine, Maverick Vinales e Dani Pedrosa, che però hanno preferito entrambi girare solamente il minimo indispensabile.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Speed Trap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 7 | 1'33.995 | 165.685 | 289 | ||
2 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 13 | 1'34.538 | 0.543 | 0.543 | 164.733 | 277 |
3 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 8 | 1'34.981 | 0.986 | 0.443 | 163.965 | 291 |
4 | 99 | Jorge Lorenzo | Ducati | 6 | 1'35.488 | 1.493 | 0.507 | 163.094 | 281 |
5 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 9 | 1'35.514 | 1.519 | 0.026 | 163.050 | 294 |
6 | 38 | Bradley Smith | KTM | 8 | 1'35.970 | 1.975 | 0.456 | 162.275 | 286 |
7 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 14 | 1'35.985 | 1.990 | 0.015 | 162.250 | 277 |
8 | 43 | Jack Miller | Ducati | 10 | 1'36.135 | 2.140 | 0.150 | 161.997 | 292 |
9 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 11 | 1'36.202 | 2.207 | 0.067 | 161.884 | 276 |
10 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 14 | 1'36.327 | 2.332 | 0.125 | 161.674 | 276 |
11 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 10 | 1'36.384 | 2.389 | 0.057 | 161.578 | 277 |
12 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 8 | 1'36.950 | 2.955 | 0.566 | 160.635 | 277 |
13 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 10 | 1'37.105 | 3.110 | 0.155 | 160.378 | 280 |
14 | 53 | Tito Rabat | Ducati | 10 | 1'37.296 | 3.301 | 0.191 | 160.064 | 271 |
15 | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 14 | 1'37.361 | 3.366 | 0.065 | 159.957 | 272 |
16 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 5 | 1'37.552 | 3.557 | 0.191 | 159.644 | 276 |
17 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 9 | 1'37.772 | 3.777 | 0.220 | 159.284 | 278 |
18 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 13 | 1'37.876 | 3.881 | 0.104 | 159.115 | 271 |
19 | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 14 | 1'38.072 | 4.077 | 0.196 | 158.797 | 276 |
20 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 8 | 1'38.174 | 4.179 | 0.102 | 158.632 | 272 |
21 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 11 | 1'38.892 | 4.897 | 0.718 | 157.480 | 282 |
22 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 12 | 1'39.349 | 5.354 | 0.457 | 156.756 | 274 |
23 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 4 | 1'39.911 | 5.916 | 0.562 | 155.874 | 273 |
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