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Intervista

Rabat: "Faccio ancora fatica a frenare forte e far girare la moto"

Il debuttante della Marc VDS ha raccolto punti in entrambe le prime due gare, ma sa bene che deve ancora adattare il suo stile di guida alla MotoGP ed alle caratteristiche della Honda RC213V.

Tito Rabat, Marc VDS Honda

Foto di: Marc VDS

Tito Rabat, Marc VDS Racing
Tito Rabat, Marc VDS Racing
Esteve Tito Rabat, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS, Honda
Esteve Tito Rabat, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS, Honda
Tito Rabat, Marc VDS Honda
Tito Rabat, Marc VDS Honda

Con un 15esimo ed un nono posto, Tito Rabat è riuscito a marcare punti in entrambe le prime due gare della sua carriera in MotoGP. Non saranno state prestazioni eclatanti, ma almeno l'ex campione del mondo della Moto2 è riuscito a stare lontano dai guai e a portare a termine i primi due GP. Il portacolori della Marc VDS però sa bene di poter migliorare molto, soprattutto se riuscirà ad adattare la sua guida alla nuova categoria ed alla Honda RC213V.

"Devo migliorare il mio stile di guida ed imparare ad adattarmi più rapidamente ai cambiamenti. E' chiaro che l'obiettivo al momento non è stare davanti, devo pensarci solamente a lungo termine. Bisogna guardare alla realtà e sapere che non sarebbe successo da subito" ha detto il pilota spagnolo a Motorsport.com.

Al momento fa ancora un po' fatica a guidare con uno stile "da MotoGP": "Aumentare la fiducia con la moto è la cosa più importante. Per me è difficile frenare forte e far girare la moto, qualcosa che con la Honda è più complicato che con le altre moto. Non è una questione di migliore o peggiore, questa è la natura della moto e come va guidata. Bisogna essere molto aggressivi, quindi è tutto molto diverso rispetto a quanto ho imparato nelle classi minori. Ma sono molto felice della Honda e di questa squadra".

Però è fondamentale se vuole sfruttare anche i dati che gli mette a disposizione la Honda con la telemetria dei suoi colleghi: "Abbiamo tutte le informazioni dalla Honda, non il giorno stesso, ma quello successivo. La Honda lavora come una grande casa e cerca di fare in modo che tutti i suoi piloti siano più competitivi possibile. Tuttavia, ogni pilota ha la sua moto, quindi non è possibile copiare le soluzioni degli altri, perché ognuno ha le sue braccia, le sue gambe ed il proprio stile di guida. Quello che devo fare quindi è provare a modificare la mia guida e renderla più alla MotoGP".

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