Quartararo: “Non penso a Mir, prima devo migliorare la mia M1”
Fabio Quartararo parte dall’undicesima posizione della griglia di partenza, a sette decimi dal compagno di squadra Morbidelli, autore della pole position. Il sogno iridato sembra svanire per il pilota del team Petronas, che nonostante le tante modifiche non riesce a trovare feeling con la sua Yamaha.

Il fine settimana del Gran Premio di Valencia continua ad essere in salita per Fabio Quartararo, che non va oltre l’undicesimo tempo in una sessione di qualifica che invece ha visto Franco Morbidelli conquistare una sontuosa pole position. Il suo compagno di squadra è equipaggiato della M1 del 2019, ma sembra che rispetto alle altre Yamaha aggiornate vada sicuramente meglio.
Morbidelli ha inflitto quasi sette decimi a Quartararo, che non può certo ritenersi soddisfatto del sabato di qualifica al Ricardo Tormo. In gara infatti partirà dalla quarta fila, davanti al diretto rivale in classifica Joan Mir, anche lui in difficoltà. Ma il pilota transalpino pensa a cosa non ha funzionato nelle tante modifiche effettuate sulla sua moto: “Direi che le qualifiche sono state negative. Credo che il numero di cambiamenti fatti questo weekend sia maggiore di quelli fatti durante tutta la scorsa stagione. Facciamo grandi modifiche perché pensiamo che possano funzionare, ma ogni volta c’è lo stesso problema. Spingiamo e proviamo ad adattarci alla moto, ma il problema è sempre quello. Generalmente quando montiamo una gomma nuova c’è maggiore grip, tutto funziona. Ma al momento, a parte Franco che ha una moto diversa dalla nostra, andiamo male”.
Tuttavia, sia nel Q1 sia nel Q2, Quartararo sembrava molto veloce sul giro secco. L’alfiere Petronas era stato costretto a passare per la prima fase di qualifica a causa degli ormai noti problemi che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio. El Diablo spiega per quale motivo è apparso inizialmente in corsa per la lotta per la pole: “Sono sette decimi dietro Franco. Generalmente la qualifica è il mio punto forte, metto le gomme nuove e arrivo al limite. Ora questo limite è 30.8 e noi siamo sette decimi più lenti. Sfortunatamente nel Q2 non avevamo una gomma nuova, ma ad ogni modo non sarei riuscito ad avvicinare quel tempo. Il problema è che io spesso sono sempre oltre il limite, di solito riesco ad essere scorrevole, ma adesso sono rigido e riesco a far scorrere la moto solo in una curva. Nonostante i cambiamenti fatti ieri ed oggi non riusciamo a capire come mai non risolviamo il problema”.
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Quartararo paga 37 lunghezze dal suo primo avversario in classifica. Joan Mir ha infatti la possibilità di conquistare il titolo già domani, ma il pilota Suzuki scatterà dalla quarta fila, proprio a fianco del portacolori Petronas. Nonostante le difficoltà dell’avversario, il francese vede sfumare il sogno iridato e non pensa tanto a combattere contro Mir quanto a fare passi avanti con la sua M1: “Onestamente non penso a Joan, ma a pensare di migliorare il più possibile nel warmup, con qualche cambiamento ancora più grande rispetto ad oggi. Ma credo nelle modifiche, il team sembra fiducioso. La strategia sarà quella di divertirsi e di finire il più in alto possibile. Ma al momento non penso molto al campionato né a Mir, ma a fare un passo avanti per domani mattina. Se riusciamo a fare lo step, posso pensare a Joan, altrimenti no”.
“Non penso che stiamo facendo cose stupide – conclude Quartararo parlando del lavoro nel box – semplicemente i cambiamenti che facciamo non portano miglioramenti. Quindi penso che domani sarà importante sapere e vedere se la moto andrà meglio. Penso sempre positivo e credo che questo sia il modo corretto di affrontare la gara di domani”.
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

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Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: MotoGP
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

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Riguardo questo articolo
Serie | MotoGP |
Evento | GP di Valencia |
Location | Valencia |
Piloti | Fabio Quartararo |
Team | Petronas Yamaha SRT |
Autore | Lorenza D'Adderio |
Quartararo: “Non penso a Mir, prima devo migliorare la mia M1”
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