Quartararo: "Non penso a battere Vinales"
Fabio Quartararo ha spiegato che al momento non sta pensando a battere Maverick Vinales nel 2020, in vista della sfida interna alla Yamaha del 2021.
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Gold and Goose / Motorsport Images
Quartararo si unirà a Vinales nel Factory Team Yamaha l'anno prossimo, dopo che entrambi hanno firmato un accordo biennale con il costruttore giapponese nel mese di gennaio.
Nonostante una stagione d'esordio nella quale ha conquistato sette podi con la Yamaha Petronas, Quartararo non è riuscito a vincere un Gran Premio nel 2019, mentre Vinales si è imposto due volte, chiudendo terzo nel Mondiale.
Da allora, però, Quartararo ha vinto tre volte nel 2020 e conduce la classifica con 8 punti di vantaggio, mentre Vinales lo ha battuto solamente una volta in pista, quando si è imposto nel Gran Premio dell'Emilia Romagna.
Parlando in esclusiva con Motorsport.com, Quartararo ha spiegato di essere di non essere concentrato sulla sua posizione rispetto a quella di Vinales, perché crede che comunque la Yamaha sia fiduciosa sul suo potenziale.
"No, non ci sto pensando in questo momento" ha risposto Quartararo quando gli è stato chiesto se per lui fosse importante battere Vinales prima di diventare il suo compagno di squadra.
"Credo che la Yamaha mi abbia preso perché sto guidando la loro moto in modo davvero buono, sanno che ho il potenziale per lottare al vertice".
Prima della vittoria al Gran Premio di Catalogna dello scorso fine settimana, Quartararo ha affrontato un filotto di cinque gare difficili tra Brno e la seconda di Misano.
Dopo aver conquistato 50 punti con le due vittorie nelle prime due gare di Jerez, in quelle successive ne aveva messi insieme appena 33, senza riuscire a salire sul podio neanche una volta (ha tagliato il traguardo terzo, ma è stato retrocesso quarto per una violazione ai track limits).
Durante questo periodo difficile, che si è concluso con il ritorno alla vittoria di Barcellona, Quartararo aveva spiegato che si stava abituando a guidare nonostante i problemi della Yamaha (che sembrano derivare dall'impossibilità di utilizzare il setting elettronico di Jerez per i problemi di affidabilità del motore), ma anche che le lezioni imparate negli anni difficili in Moto2 e Moto3 lo hanno aiutato in questo.
"Il tempo passato in Moto2 e Moto3 è stato davvero difficile" ha aggiunto Quartararo. "Ma ho imparato da questo. Il 90% del mio 2016 e del mio 2017 è stato negativo, ma ho mantenuto un 10% positivo ed è da questo che ho imparato".
"Quindi, sì, credo che mi aiuti in questo momento in cui so di poter essere più veloce, ma non posso utilizzare quello che mi permetterebbe di esserlo".
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