Quartararo: “La media resta la gomma giusta per la gara”
Fabio Quartararo ha avuto un venerdì di alti e bassi ad Aragon, dove è passato dal 17esimo crono del primo turno al quarto tempo del pomeriggio. Il pilota Yamaha conferma la mescola più adatta alla gara, nonostante i problemi accusati la scorsa settimana e spiegati da Michelin.

Il venerdì del Gran Premio di Teruel non è stato esplosivo per Fabio Quartararo, che è rimasto attardato soprattutto nella prima sessione di prove libere, dove non è andato oltre il 17esimo tempo. Nel secondo turno, il pilota del team Yamaha Petronas si è ripreso, chiudendo in quarta posizione grazie ad un buon giro secco.
Al termine della prima giornata di questo secondo fine settimana sul tracciato di MotorLand Aragon, il francese spiega per quale motivo si è trovato a chiudere il turno mattutino così indietro rispetto ai suoi rivali: “La giornata è stata difficile, ma alla fine è stata buona perché nelle FP1 abbiamo provato tantissime cose che non hanno funzionato ed ero completamente perso. Oggi abbiamo provato molte cose, alcune positive, altre meno. Ma nelle FP2 abbiamo montato due medie nuove, il passo non è stato malissimo, perché il mio tempo era di 42”9 al 15esimo giro”.
“In generale sono contento del mio secondo run nelle FP2 – prosegue Quartararo – Per noi è piuttosto buono, perché la scorsa settimana il crollo della gomma è stato importante dopo dieci o 12 giri, invece oggi dopo 15 giri era ancora in buone condizioni. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, però bisogna concentrarsi sul passo, perché sul giro secco siamo veloci. Comunque sono contento delle FP2 nel complesso”.
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Proprio la questione gomme è stata al centro dell’attenzione in questi giorni, avendo condizionato la gara del portacolori Petronas. Taramasso ha poi spiegato a Motorsport.com le cause del risultato negativo e Quartararo afferma: “La media era la corretta da usare in gara e posso confermarlo anche oggi, è meglio della morbida. La gomma che avevamo scelto era giusta. Solo che non avevamo molta esperienza, non avevamo identificato degli elementi molto chiari, ma credevamo fosse una cosa legata al mio stile di guida. Franco Morbidelli ed io abbiamo un protocollo che ci obbliga a partire con una pressione minima, quindi siamo partiti entrambi con la stessa pressione. Quella di Franco però è rimasta in buone condizioni, la mia è diventata ingestibile”.
Ad ogni modo, il pilota d’oltralpe è proiettato verso un nuovo weekend, dove afferma di non avere nulla da perdere in ottica mondiale: “Non ho niente da perdere, sono solo al mio secondo anno in MotoGP. Se mi avessero detto che sarei stato secondo in classifica a quattro gare dal termine alla mia seconda stagione, non ci avrei creduto. Farò del mio meglio e se avremo il potenziale per essere lì, lotteremo. Lo abbiamo e non ci arrenderemo. Per noi questa è una pista difficile, ma sappiamo che a Portimao e Valencia saremo forti”.
I principali rivali in questo momento sono i piloti Suzuki, con Joan Mir al comando della classifica generale. Quartararo ha approfittato delle sessioni di prove libere per seguirli e carpire qualche informazione che gli potesse essere utile ai fini della gara: “Per me è stato buono seguire i piloti Suzuki, perché è chiaro dove perdiamo tempo, abbiamo visto che siamo molto simili su quasi tutta la pista, ma ci sono due o tre punti in cui perdiamo rispetto a loro. Questo aspetto è da migliorare per quanto riguarda il passo gara ed è molto importante”.
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP, Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

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Riguardo questo articolo
Serie | MotoGP |
Evento | GP di Teruel |
Sotto-evento | Prove Libere 2 |
Location | Motorland Aragon |
Piloti | Fabio Quartararo |
Team | Petronas Yamaha SRT |
Autore | Lorenza D'Adderio |
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