Quartararo: “Il 70% del risultato è dato dalla mentalità”
Fabio Quartararo ha conquistato la seconda vittoria della stagione, la quinta in MotoGP, e diventa leader del mondiale. Quest’anno il francese non vuole lasciarsi sfuggire la grande opportunità.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Quartararo ha vinto lo scorso anno le prime due gare dell’anno prendendosi anche il comando della classifica, ma nella seconda parte della stagione è crollato fino a perdere ogni speranza mondiale. Questa fragilità mentale sembra essere sparita quest’anno e il francese ha mostrato una grande guida questa domenica a Portimao.
Nel Gran Premio del Portogallo, il pilota Yamaha ha tirato fuori i muscoli, conquistando la seconda vittoria consecutiva e portando la Casa di Iwata a vincere le prime tre gare della stagione. Questa cosa non accadeva dal 2010, anno in cui vinse il titolo con Jorge Lorenzo.
Quartararo commenta così la sua gara: “Sono partito bene, ma abbiamo avuto molte difficoltà ad essere veloci come gli altri nei primi metri. Questo è un piccolo dettaglio da migliorare. In gara ho spinto al massimo, sapevo che potevo forzare senza pensare alle gomme, ma lavorando con le mappe. Penso che come ritmo non sono mai andato così forte. Con la pressione di Rins alle spalle era molto difficile, però è valsa la pena spingere così perché è stata una gara incredibile”.
In gara si è visto che il team chiedeva a Quartararo di cambiare la mappa, a partire da quel momento, è cambiato il ritmo e ha fatto la differenza: “Abbiamo un piano per cui il team mi avvisa quando devo cambiare mappa, ma è più un promemoria che mi ricorda di doverlo fare. Già lo avevo fatto prima, ma a volte quando sei in gara non ti ricordi e questo è un segnale che abbiamo per poter pensare, respirare e restare concentrati”.
A differenza dell’anno scorso su questa pista, in cui la gara è stata disastrosa, El Diablo si è mostrato efficace, dando prova di aver fatto dei miglioramenti: “Ora è più una questione mentale. La moto sicuramente va meglio e il feeling è ottimo. Yamaha ha fatto un lavoro perfetto, ma è più una questione di mentalità. L’anno scorso sono arrivato qui in un momento in cui avevo perso l’opportunità di vincere il mondiale, ero caduto due volte a Valencia, andavo molto male e avevo una mentalità molto negativa”.
“Il 70% del risultato sta nella testa e il resto nella moto. Ho imparato molto, l’anno scorso non ero così frustrato di perdere l’occasione di essere campione, però abbiamo imparato molte cose e sono contento di questo”.
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