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Intervista

Come Quartararo è diventato il leader di cui aveva bisogno Yamaha

Sono passati sei anni da quando Jorge Lorenzo ha dato alla Yamaha il suo ultimo titolo MotoGP nel 2015. Dalla sua partenza alla fine del 2016, lo stato di forma della Yamaha non è stato costante, ma ora ha finalmente trovato un nuovo talismano per tornare in vetta sotto la forma di un giovane francese talentuoso.

Il vincitore della gara Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Il vincitore della gara Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Dorna

Sulla base del risultato degli ultimi quattro anni, non sarebbe ingiusto dire che la Yamaha è rimasta senza un vero leader da quando Jorge Lorenzo ha portato il suo talento da tre volte campione MotoGP alla Ducati nel 2017.

Maverick Vinales, la giovane stella che si è fatta strada da campione della Moto3 nel 2013 e arrivando a vincere la sua prima gara in MotoGP con la Suzuki nel 2016, doveva essere il sostituto plug-and-play di Lorenzo.

Ma le sue tre vittorie nei primi cinque round del 2017 hanno dimostrato di essere l'unico punto in cui Vinales è parso un vero contendente al titolo. Problemi di costanza sia del pilota che della moto hanno portato ad un inacidimento dei rapporti, che è culminato nel suo addio shock alla fine del 2021, un anno prima della conclusione del contratto.

Dopo che la sua candidatura al titolo del 2015 si è sbriciolata sotto il peso dei suoi deliri paranoici di una cospirazione tra Lorenzo e Marc Marquez volta a sabotare le sue speranze iridate, Valentino Rossi non è più stato lo stesso pilota di una volta. Le vittorie si sono prosciugate e le apparizioni sul podio sono diminuite tra il 2017 e la fine del 2020, quando la Yamaha aveva già deciso che non avrebbe più avuto un posto nella sua squadra ufficiale.

Nel 2019, Yamaha ha avuto la fortuna che la direzione di Petronas SRT ha visto in Fabio Quartararo qualcosa che nessun altro aveva notato prima. La carriera del francese fino a quel punto era stata ben al di sotto delle aspettative, con la pressione esercitata su di lui come il "prossimo Marquez" per gentile concessione della sua tempestosa carriera pre-GP che aveva pesato molto su di lui.

Ma su un mezzo inferiore - la M1 'B-spec' della Yamaha - Quartararo ha ottenuto sette podi e ha lottato per la vittoria fino alla fine con Marc Marquez sia a Misano che a Buriram. La sua velocità era tale che Petronas ha messo mano al portafoglio per fargli avere una M1 Factory per il 2020, anche se Yamaha ha perso l'occasione producendo una moto con uno scarso feeling sull'anteriore e troppo poco costante a livello di rendimento per essere degna del titolo. Per non parlare dei motori illegali che ha utilizzato nelle prime gare del campionato, limitando gravemente l'allocazione del suo pilota e costringendolo a correre con un regime di rotazione ridotto su un motore che già pagava diversi cavalli alla concorrenza.

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

"Penso che sia una grande differenza, perché l'anno scorso tutti si aspettavano la mia prima vittoria", ha detto Quartararo a Motorsport.com in una chiacchierata sulla prima metà di una stagione 2021 che ha finora dominato.

"Ne ho vinte due in meno di una settimana (a Jerez). E non ho avuto davvero alcun tipo di pressione, ma in Yamaha erano in difficoltà, nel momento peggiore, quando io invece ero davvero in un buon momento per me. Ero lì, ma non mi sentivo grande, perché sapevo di non essere in grado di guidare come volevo".

Il Quartararo del 2020 e quello che siede dall'altra parte di una chiamata Zoom prima del GP d'Olanda del mese scorso sono quasi due persone completamente diverse.

I suoi punti più alti del 2020 - le tre vittorie - hanno avuto troppi corrispettivi negativi. Dopo aver guidato il campionato molto a lungo, è entrato in una spirale infernale nelle ultime sei gare, che lo ha fatto precipitare all'ottavo posto finale nel Mondiale. In quei momenti, Quartararo è sembrato spesso arrabbiato ed instabile. Una situazione che è solo peggiorata visto che non riusciva a far lavorare la moto come avrebbe voluto lui.

All'improvviso, la decisione della Yamaha di promuoverlo nella sua squadra ufficiale nel 2021 è stata messa sotto esame: Quartararo può gestire la pressione? La sua velocità del 2019 era stata solo un colpo di fortuna?

"Penso che per me la pressione sia diventata qualcosa di normale", spiega. "Ho avuto pressione per tutta la mia vita e ora sento che è qualcosa di normale. Quindi diciamo che ci sono abituato".

"Sicuramente arriverà un momento in cui sarà molto più pesante se ti stai giocando il campionato in una gara, ma al momento sento che la pressione è la stessa ed è normale. E la responsabilità è enorme. Prendendo il posto di Valentino poi, tutti aspettavano che facessi grandi risultati e tutto il resto".

"Ma sono lì, penso che sto facendo un ottimo lavoro e sento che la Yamaha è felice non solo di me, ma della mia squadra, del modo in cui stiamo lavorando. L'atmosfera nella squadra in entrambi i lati del box è buona. Tutta la squadra sta lavorando in modo corretto e penso che questo ci stia aiutando molto".

Fabio Quartararo celebrates Doha GP victory with his team

Fabio Quartararo celebrates Doha GP victory with his team

Photo by: Yamaha MotoGP

Gestire quella pressione è stata un'arma chiave nell'arsenale di Quartararo di quest'anno. Durante l'inverno ha cambiato approccio ed ha scelto di lavorare con uno psicologo dello sport. Per quanto frustrante possa essere la moto, Quartararo sapeva che non gli serve a niente arrabbiarsi quando la situazione non è quella giusta.

"Onestamente, ci sono stato solo due volte da novembre 2020, ma è abbastanza per me", ha detto sulle sue sessioni dallo psicologo. "Il mio obiettivo principale era che lui mi aiutasse a rimanere calmo, mi ha dato alcuni esercizi che faccio prima delle prove o quando sento che ho bisogno di fare questi esercizi".

"In quel momento per me è solo un promemoria che quando sono arrabbiato o infelice, basta fare questi esercizi e mi mantiene calmo - non è niente di più. Ci vogliono meno di cinque secondi per fare l'esercizio, quindi posso farlo quando voglio, anche in moto".

Ma tutto questo auto-aiuto sarebbe andato un po' sprecato se la Yamaha non avesse tenuto fede alla sua parte dell'accordo e migliorato la sua moto. Anche se non ha potuto toccare il motore durante l'inverno a causa delle misure di riduzione dei costi legate al COVID-19, la Yamaha è stata in grado di apportare dei miglioramenti all'anteriore della M1, che hanno restituito a Quartararo il feeling che aveva sulla moto 2019.

Questo è stato dimostrato in Qatar. Scendendo ai margini della top 10 nel GP di Doha, Quartararo è risalito attraverso il gruppo per andare a prendersi la vittoria, facendo eco al modo in cui Vinales ha vinto il GP del Qatar che ha aperto la stagione. A Portimao, una delle peggiori piste per la Yamaha nel 2020, Quartararo ha vinto ed era lanciato verso un altro trionfo a Jerez prima di essere colpito da un problema di "arm pump" che lo ha fatto arretrare fino al 13esimo posto.

Dopo aver faticato sul bagnato nel GP di Francia 2020, nel quale è arrivato nono, Quartararo ha conquistato il terzo posto nell'edizione 2021, sempre sull'umido. Una vittoria dominante al Mugello è stata una significativa dimostrazione della forza della Yamaha 2021 nelle mani di Quartararo, mentre un problema alla tuta e una penalità per aver violato limiti di pista a Barcellona gli hanno negato un'altra sicura possibilità di podio. Faticando tutto il fine settimana al Sachsenring, Quartararo si è preso il terzo posto mentre il compagno Vinales era ultimo. Il francese poi ha dominato ad Assen per arrivare con un vantaggio di 34 punti alla pausa estiva.

Oltre ad essere in grado di capitalizzare quando la moto è al suo meglio, la limitazione dei danni di Quartararo è stata quasi sempre abbastanza buona per il podio, cosa lontana anni luce da ciò di cui la M1 2020 era capace nei suoi giorni peggiori. Ma, ancora una volta, è Quartararo ad aver fatto la differenza: il secondo pilota su una M1 2021 nel Mondiale è Vinales in sesta posizione, 61 punti più indietro, mentre Rossi ne paga addirittura 139 in 19esima posizione.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Dorna

"Guido diversamente dall'anno scorso, non è proprio naturale, ma funziona bene", ha rivelato. "Riesco a sentire il limite, sento che posso andare molto veloce e per il momento penso che stia andando alla grande. Normalmente sono più un pilota che va super-veloce in percorrenza di curva e in questo momento cerco di essere un po' più come un animale, frenando super tardi, cercando di guidare un po' in modo diverso".

"C'erano curve in Germania su cui avrei potuto essere più veloce, ma stavo solo pensando alla moto, sapendo che se fossi andato più forte non avrebbe girato bene, quindi ho bisogno di fare le cose in modo diverso per pensare di più all'uscita. In alcune piste succede, quindi non è totalmente naturale, ma è necessario adattarsi. Se sei più lento in una curva, in un'altra sarai più veloce. Non è naturale e facile, ma quando capisci la moto va forte e guidi in modo più veloce".

La situazione di Vinales e la sua rottura con Yamaha evidenzia ulteriormente ciò che ha reso Quartararo così forte quest'anno. Non solo è stato in grado di adattarsi alla moto quando non è perfetta, ma è stato disposto a farlo. È stato disposto ad accettare che non tutti i problemi possono essere risolti dagli ingegneri giapponesi e che ha dovuto aiutare anche se stesso. Ed è qui che si comincia a capire perché la Yamaha ha ritenuto che lui fosse il suo futuro.

"Penso che in quei momenti... questo era il mio problema l'anno scorso", ha aggiunto. "Ero infelice di finire 12°, 14°, e sono caduto, ho spinto al limite. Ma in molte gare devi lottare per tre, quattro punti, anche uno solo. Ricordo che nel 2013 ho vinto per un punto nel campionato spagnolo".

C'è ancora molta strada da fare nel 2021 e il doppio appuntamento in Austria con cui inizierà la seconda parte della stagione non è un posto ideale per Quartararo per continuare costruire il suo vantaggio in campionato. Ma lui ci andrà attrezzato per affrontare eventuali difficoltà che possono sorgere e si considera abbastanza forte da poter imparare da esse.

Quartararo e Lorenzo non potrebbero essere più diversi come personaggi. Lorenzo è l'egoista sfacciato che ha una convinzione quasi divina delle sue capacità. Quartararo è molto più con i piedi per terra, veloce ma convinto di poter essere più veloce e disposto a esplorare qualsiasi mezzo per raggiungere questa cosa. Ovunque Lorenzo sia andato, sembrava quasi emanare tensione dal suo garage, mentre Quartararo ha coltivato un'atmosfera molto più positiva nel suo box.

Se Lorenzo fosse rimasto oltre il 2016, Yamaha probabilmente avrebbe goduto di più successi rispetto a quello che ha fatto. Ma ora finalmente sembra che in Quartararo abbia trovato il leader di cui aveva bisogno da tempo...

Race winner Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Race winner Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Dorna

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