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Puig: "A Valentino costa accettare che il suo momento è passato"

Il direttore della HRC ha detto senza troppi dubbi che in questo momento il numero uno è Marc Marquez. E che il "Dottore" sta faticando a farsene una ragione...

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Alberto Puig, Team Principal Repsol Honda Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
La caduta di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

A 39 anni, Valentino Rossi ha chiuso la sua prima stagione senza vittorie in sella ad una Yamaha. Tuttavia, questo non è stato per lui un ostacolo a chiudere il Mondiale al terzo posto, come miglior pilota del marchio, in una stagione complicata che è fruttata solo la vittoria di Maverick Vinales a Phillip Island alla Casa di Iwata.

Sia dentro che fuori dalla pista, la stagione del pilota di Tavullia non è stata per niente semplice. Fin dal primo giorno non si è sentito a proprio agio con la M1 e dopo il Gran Premio di Argentina si è anche riaperta la guerra con Marc Marquez, dopo che un contatto con il pilota della Honda lo ha fatto finire a terra. A Misano lo spagnolo ha cercato di fare pace, ma il #46 ha evitato la stretta di mano con un gesto che rimarrà nella storia.

Da parte sua, Marquez ha concluso il 2018 conquistando la sua quinta corona in sei anni in MotoGP, battendo ancora una volta tutti i record di precocità. Con Alberto Puig nuovo direttere della HRC, la Honda ha completato la tripla corona, portandosi a casa anche il titolo team e quello costruttori.

L'ex pilota spagnolo non ha nascosto la sua ammirazione per Marquez, che si è dovuto difendere dagli attacchi di Rossi dopo ciò che è successo a Termas, aggiungendo che Marc è stato bravo a non farsi influenzare da tutto questo.

"Marquez non si preoccupa affatto della corrente di pensiero che cercano di generare nell'ambiente di Vale" ha detto Puig in un'intervista concessa a La Vanguardia. "Al contrario, non ho mai visto Marquez fare delle azioni cattive nei confronti di Rossi, sono sempre stati incidenti di gara".

Il manager di Barcellona poi ha detto di avere rispetto per Valentino, anche se ritiene che ormai il nove volte campione del mondo abbia messo i suoi anni migliori alle spalle.

"Valentino è stato un grande pilota. Ha tutto il mio rispetto. Alla sua età ha ancora tanta voglia e rifiuta di non essere in grado di vincere pur essendo veloce. Però gli sta costando accettare che il suo momento è passato. A volte i modi che usa per seguire i suoi obiettivi non sono giusti. Rispetto Rossi, ma nella vita tutto ha il suo momento. E, gli piaccia o no, ora Marc è il numero uno. A volte uno deve fermarsi e pensare".

Una bacchettata anche a Pedrosa

Nel suo primo anno alla guida della HRC, Puig ha anche dovuto affrontare il rinnovo di Marc Marquez e decidere il suo compagno per i prossimi anni. Il catalano ha deciso di mettere fine al percorso di Dani Pedrosa in Honda, innescando il ritiro del pilota di Castellar del Valles.

Nelle sue 13 stagioni con la squadra, Pedrosa ha ottenuto 31 vittorie ed 81 podi, ma ha mancato il titolo. Secondo Puig, questa non è stata una questione di talento, ma forse il fatto che gli altri lo hanno voluto più intensamente.

"Sono stato con Dani fino al 2013. Quest'anno ho lavorato con lui ed ho visto un Dani diverso da quello che ricordavo. Ad ogni modo, per essere un campione della MotoGP devi fare cose che lui non ha fatto. Nella vita nessuno ti regala niente. Penso che avrebbe potuto fare di più, perché ha tanto talento" ha concluso.

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