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Primi giri sulla KTM RC16 per Randy De Puniet a Jerez

Il francese l'ha provata nella terza ed ultima giornata sull'asciutto. Prima sul bagnato si sono alternati alla guida Kallio ed Hofmann. I feedback sembrano positivi, visto che tutto l'ambiente parla di una moto in crescita costante.

Mika Kallio, KTM RC16

Mika Kallio, KTM RC16

KTM

Mika Kallio and Alex Hofmann, KTM
Mika Kallio, KTM
Alex Hofmann, KTM RC16
Mika Kallio, KTM con il team
Alex Hofmann, KTM RC16
Alex Hofmann and Pit Beirer, KTM Head of Motorsport
Sebastian Risse, Alex Hofmann e Pit Beirer, Capo di KTM Motorsport

Questa settimana è proseguito a Jerez de la Frontera lo sviluppo della KTM RC16, il prototipo con cui la Casa austriaca farà il suo esordio sulla scena della MotoGP nella stagione 2017. Nonostante qualche rallentamento dovuto al maltempo, la tre giorni andalusa è stata anche l'occasione per il debutto nei panni di collaudatore di Randy De Puniet, che è sceso in pista ieri, dopo che nei primi due giorni invece si erano alternati in sella Mika Kallio ed Alex Hofmann.

"Nei primi due giorni abbiamo lavorato sull'ergonomia e sul set-up in condizioni estremamente difficili, ma questo ci ha permesso di confermare molti di questi cambiamenti con le condizioni migliori della terza giornata. Abbiamo provato delle novità anche a livello di traction control di anti-wheelie, senza dimenticare alcuni nuovi elementi delle sospensioni portate dalla WP e la piastra della forcella. Sono molto felice sia delle prestazioni che dei feedback importanti che siamo riusciti a dare ai tecnici" ha detto Kallio.

Il primo a portarla al debutto però era stato Hofmann e il tedesco non ha potuto di fare a meno di notare degli evidenti miglioramenti: "Rispetto alle prime due uscite del Red Bull Ring e di Valencia, la moto è stata sviluppata ulteriormente, non solo in termini di estetica. Anche tecnicamente la base mi sembra già molto buona. Ora si tratta di andare avanti ed iniziare anche a cercare di fare qualche tempo di riferimento".

Per De Puniet si è trattato di un ritorno importante, visto che ha partecipato allo sviluppo della Suzuki GSX-RR nel 2014, ma che lo scorso anno ha corso in SBK sempre con la Casa di Hamamatsu: "Ormai era più di un anno che non salivo su una MotoGP, ma mi sono subito sentito a mio agio sulla moto. Come al solito, per prima cosa l'abbiamo dovuta adattare alle mie esigenze personali, poi però abbiamo provato anche un paio di cose di elettronica. Ora credo che siamo un filino più pronti per i test delle prossime settimane".

Infine, non potevano mancare le considerazioni di Mike Leitner sull'andamento di questa tre giorni: "Purtroppo questa volta abbiamo avuto poca fortuna con il meteo, ma abbiamo fatto un buon uso delle condizioni mutevoli per lavorare con entrambe le squadre e farlo anche un po' sotto pressione. Abbiamo raccolto i primi dati sul bagnato, che ci saranno utili in termini di elettronica e guidabilità. Randy De Puniet ci ha dato qualche input molto importante per lo sviluppo della RC16 nel terzo ed ultimo giorno, che abbiamo disputato sul bagnato".

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