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Pol Espargaró: “Non posso permettermi un’ottava posizione”

Pol Espargaro, ottavo alla sua prima gara con il team Repsol Honda, afferma di essere stato condizionato in gara dalla sua brutta qualifica e dall’essere stato troppo conservativo la domenica.

Pol Espargaro, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Le restrizioni derivate dall’impatto del Covid-19 hanno concentrato i test solamente in cinque giorni e sempre sulla pista di Losail. Questo ovviamente ha avuto un impatto negativo su Pol Espargaro, che si è dovuto adattare in maniera molto più rapida alla RC213V.  

Nonostante i test fossero stati positivi per lui – ha concluso con il decimo crono a sette decimi dal più rapido – la mancanza di chilometri sulla Honda ha influito quando è arrivato il momento di affrontare la prima gara della stagione, in Qatar. 12esimo griglia, lo spagnolo ha deciso di prendere le cose con calma nei primi giri, con l’obiettivo di accumulare più esperienza possibile e non prendere rischi che potessero farlo cadere.

Il piazzamento del pilota Honda è stato determinato dalla qualifica brutta del giorno prima. Tuttavia, come affermato successivamente, la cosa più importante era accumulare chilometri e passare sotto la bandiera a scacchi per la prima volta con i nuovi colori.

“Se avessimo fatto una buona qualifica, saremmo stati lì. Ho pagato molto caro il risultato del sabato e l’aver preso con troppa calma i primi sei giri. Non volevo cadere, era importantissimo arrivare al traguardo per raccogliere informazioni. Ho imparato più in questa gara che in tutti i test accumulati”, ha affermato Espargaro, che ha chiuso a poco meno di sei secondi dal vincitore Vinales.

 

“Se teniamo in considerazione i quattro secondi che ho perso nei primi giri, Maverick mi ha guadagnato solamente 2.9 secondi negli altri 20 giri. È quasi nulla – prosegue il catalano – sono arrabbiato per il risultato, ma soddisfatto per l’esperienza nell’insieme”.  

Alberto Puig, team manager HRC, insiste sul fatto che se Honda ha ingaggiato Pol Espargaro perché formi squadra con Marc è perché si aspetta da lui che contribuisca alla lotta per il titolo. Pol si è sempre mostrato impegnato verso l’obiettivo e ha accettato tutto il resto, essendo consapevole del fatto che per ottenerlo è necessario lottare per il podio regolarmente.

“Se vogliamo lottare per il titolo, non posso permettermi di chiudere in ottava posiziona. Ma questo era un passaggio che dovevo fare. Bisogna migliorare la qualifica e sono sicuro che la settimana prossima le cose andranno meglio e tutto sarà molto diverso”, ha concluso Polyccio.

Pol Espargaro, Repsol Honda Team
Pol Espargaro, Repsol Honda Team
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Pol Espargaro, Repsol Honda Team,  MotoGP
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